Rachel sta per sposarsi

Provo a vedere questo film sotto una luce appena diversa da quella piu' immediata. Azzardo il confronto con "Indovina chi viene a Cena", dove Tracy ed Epburn ricevevano in casa il futuro sposo della figlia, nero. Di tempo ne' e' passato da quell'America del 67 che cercava di essere polically correct in una commedia di costume, fotografia dello spirito di quegli anni. L'America del primo Presidente nero si specchia in questo prezioso diamantino dalle mille sfaccettature, dove domina l'aspetto multiculturale. Un grande matrimonio di culture, piu' ancora che un contenitore di vicende personali, familiari, caratteriali. In piu' c'e' la tecnica di ripresa con handy-cam che amplifica la spontaneita' della recitazione e che dimostra come questa tecnica di cinema, oggi ancora confinata ad uno sparuto gruppo di creativi e puristi di fotografia, dia una valido contributo espressivo. Non mi stupisco che nell'attuale quadro culturale italiano, impegnato a delimitare le diversita' etniche, questo film sia stato completamente ignorato. Un film nostalgico e quasi retro' per la multicultura americana contemporanea, ma invece troppo dirompente per quella italiana, endemicamente intrisa di segregazionismo e "apartheid" ed indietro di quasi 100 anni rispetto al "nuovo mondo".