John Rambo

Dopo il riuscito Rocky Balboa, Stallone ripropone il suo leggendario Rambo, ormai ritirato a vita monastica in Thailandia. Non c'è più nessuno per lui, tutti sono morti, anche il colonnello trautman è sparito, lasciando il guerriero in una specie di letargo. Dopo 20 anni di assenza dal grande schermo ecco il ritorno di questo eroe. Stallone si dirige per la prima volta in Rambo, e firma il film più riuscito con il primo episodio. A differenze del secondo e del terzo episodio questo John Rambo è più sincero, più vero anche come personaggio. Rambo soffre, nel fisico e nell'animo. I ricordi del passato sono sempre vivi, e le atrocità vissute lo tormentano sempre. Solo grazie alle parole di una donna missionaria, Rambo comprenderà che non tutto è perduto, e che forse le cose possono cambiare. Ambientato in Birmania, scenario della più sanguinaria guerra, Stallone gira un film iperviolento, ma molto riuscito. Usando la più sanguinosa guerra in atto come luogo di ritiro del soldato fa sì che il film si armi di un interessante tema su cui discutere, un tema che sempre è attuale. L'atrocità della guerra. Mostrando quanto accade in Birmania, Stallone accusa apertamente questi massacri inutili e sanguinari. In questo mondo in cui tutti sanno e nessuno agisce contro queste barbarie, Stallone manda Rambo a salvare le vite degli innocenti. Rambo è stufo di queste guerre, e si riarma forse per l'ultima volta,e fa piazza pulita del male, usando le sue armi predilette, ovvero l'arco e il coltello. Ho amato molto questo film non perchè è violento o altro, ma perchè in questo mondo dominato dal digitale, dagli effetti troppo speciali, un eroe vecchio e dimenticato torna a farsi sentire, e lo fa alla grande, molto di più di tanti eroi tornati dal passato di recente, come John Mc Clane. Rambo combatte per qualcosa, per un'identità per troppo tempo negatagli, un urlo di rabbia in quest'assurdo mondo. Rambo è tornato e tutti tremano, io invece son contento, perchè il suo secondo ritorno dopo il mito Rocky è riuscito alla grande. Rambo acquista finalmente dignità (anche nel titolo, finalmente nome e non numero), e può tornare a casa, per poter costruire un futuro più sereno. Grande film, grande azione e grande Sly che a sessant'anni e passa riesce a conquistare l'animo di chi, come me, prova un brivido quando sente l'indimenticabile tema di Jerry Goldsmith... Bentornato Rambo... Capo Pattuglia chiama Corvo...questi film sono miti, questo per me è cinema! Un cinema fatto di emozioni e non solo!!