ashtray_bliss
|
mercoledì 3 ottobre 2012
|
potente family-dramma che convince.
|
|
|
|
Reservation Road e' il nome della strada sulla quale si consuma un involontario ma inesorabile delitto. Sulla strada verso casa dopo una partita di baseball, Dwight Arno (Ruffalo), padre amorevole e premuroso, nonche' avvocato divorziato, investe accidentalmente un bambino e poi in preda al panico e allo shock si mette in fuga per salvaguardare il suo di bambinio che sta dormendo, in auto, affianco a lui. Cosi inizia il film, dalla trama apparentemente banale e scontata ma che invece si rivelera' essere un film potente e molto verosimile e realistico. Su come un incidente mortale possa contemporaneamente distruggere due famiglie, su quanto sottile sia la linea che divide la vittima dal carnefice.
[+]
Reservation Road e' il nome della strada sulla quale si consuma un involontario ma inesorabile delitto. Sulla strada verso casa dopo una partita di baseball, Dwight Arno (Ruffalo), padre amorevole e premuroso, nonche' avvocato divorziato, investe accidentalmente un bambino e poi in preda al panico e allo shock si mette in fuga per salvaguardare il suo di bambinio che sta dormendo, in auto, affianco a lui. Cosi inizia il film, dalla trama apparentemente banale e scontata ma che invece si rivelera' essere un film potente e molto verosimile e realistico. Su come un incidente mortale possa contemporaneamente distruggere due famiglie, su quanto sottile sia la linea che divide la vittima dal carnefice. Perche' l'avvocato Arno ha spezzato la vita di un bambino innoente, Josh, divenendo cosi un infanticida (seppur involontario), ma al contempo e' la vittima del suo stesso errore ed e' consapevole che la sua vita si e' rovinata per sempre e che la sua liberta' non durera' ancora per molto.
Dall'altra parte invece, ci sono due genitori dapprima straziati dal dolore per la perdita del figlio e lacerati dai sensi di colpa (=vedi la madre, Grace, che continua a sentirsi colpevole di aver incoraggiato il figlio a scendere dall'auto e liberare delle lucciole da un vaso). Ma pian piano il padre, Ethan (Phoenix) si lascera' impossessare dal sentimento di rabbia e vendetta che lo portera' a investigare privatamente per ritrovare l'assassino di suo figlio. Grace, invece, piu' saggia e realista, si rassegna all'idea che suo figlio e' morto ma che lei deve tenere duro e guardare avanti per il bene della piccola Emma (una tenerissima Elle Fanning) e per tenere il resto della famiglia unita dopo la disgrazia. Ethan, deluso dal fatto che dopo un mese dall'incidente la polizia non abbia ancora in mano elementi per trovare il l'assassino, si rivolgera' ad un avvoccato della zona, che altri non e' se non lo stesso Arno. E pian piano, grazie al fatto che l'ex moglie di Arno e' l'insegnante privata della piccola Emma, la verita' verra' in superficie e stravolgera' ulteriormente la falsa armonia che si era creata.
Il film, anche se adatta una storia semplice, puo' vantare delle splendide interpretazioni degli attori. Ruffalo incarna in modo magistrale il personaggio di Arno, padre divorato dal rimorso e i sensi di colpa che fugge dalla scena del crimine pur di ''proteggere'' suo figlio e sucessivamente colmera' quest'ultimo di attenzioni. Phoenix e Conelly si riconfermano come attori tremendamente talentuosi e versatili e s'immedesimano al meglio nei rispettivi ruoli di genitori addoloriti dopo la assurda e imprevedibile morte del loro figlio maggiore.
Un elemento particolarmente apprezzabile del film e' lo scontro tra le due personalita' principali; quelle dei due padri, entrambi padri-modello, affezzionati ai propri figli e pronti a tutto pur di proteggerli e vendicarli. Il film, in realta', e' incentrato sui sensi di colpa (principalmente incarnati dal personaggio di Ruffalo) e sul percorso senza ritorno verso l'inferno personale : Ethan e' ossessionato dalla vendetta, sentimento che lo portera' al degradamento morale quando quest'ultimo acquista una pistola con l'intenzione di uccidere Arno e rivendicare il figlio perduto. Dwight invece, nel momento dell'incidente, ha perso la cosa piu' preziosa che avesse, ovvero il suo unico figlio Lucas. Non si fermera' al momento del fatale incidente per proteggere suo figlio, ma e' consapevole che non potra' nascondere per molto questo 'segreto'.
Dunque l'elemento chiave della trama, che unisce e divide i due genitori, e' proprio la perdita dei rispettivi figli. Nel primo caso la perdita del figlio avviene tramitte l'incidente mortale. Nel secondo, la perdita avviene con l'arresto del colpevole Arno.
Film veramente meritevole che riesce a fotografare la psiche di due individui apparentemente diversi ma anche uguali tra loro, perche' entrambi perdono tutto cio' a cui tengono, esattamente nello stesso momento. Ottimi gli interpreti e impeccabile la regia. Molto realistici anche i dialoghi, non-banali o scontati. Buona la fotografia.
E nonostante non tratti una tematica originale, quest'ultima viene trattata con dignita', umanita' e sopratutto verosimiglianza.
Consigliato.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ashtray_bliss »
[ - ] lascia un commento a ashtray_bliss »
|
|
d'accordo? |
|
ceciliacor
|
mercoledì 9 settembre 2009
|
quando il dolore paga
|
|
|
|
Due uomini comuni, due famiglie normali, due storie che si intrecciano sulla Reservation Road, luogo di un incidente mortale in cui Dwight Arno (Mark Ruffalo), avvocato divorziato padre di Lucas, investe il piccolo Josh, figlio maggiore di Ethan Learner (Joaquin Phoenix) e, preso dalla paura, se ne va, lasciandolo sul ciglio della strada.
E' un film sul dolore, sul vuoto, sul riscatto.
Da una parte un uomo, lacerato dal lutto che, contrariamente alla moglie (un'intensa Jennifer Connelly), non reagisce, ma seppellisce il suo dolore nella ricerca disperata del colpevole e nella voglia di vendetta. Dall'altra il colpevole: anche lui padre, che agisce condizionato dalla presenza del figlio (presente al momento dell'incidente, ma che non si rende conto dell'accaduto), a cui inizialmente mente per proteggerlo e per proteggersi.
[+]
Due uomini comuni, due famiglie normali, due storie che si intrecciano sulla Reservation Road, luogo di un incidente mortale in cui Dwight Arno (Mark Ruffalo), avvocato divorziato padre di Lucas, investe il piccolo Josh, figlio maggiore di Ethan Learner (Joaquin Phoenix) e, preso dalla paura, se ne va, lasciandolo sul ciglio della strada.
E' un film sul dolore, sul vuoto, sul riscatto.
Da una parte un uomo, lacerato dal lutto che, contrariamente alla moglie (un'intensa Jennifer Connelly), non reagisce, ma seppellisce il suo dolore nella ricerca disperata del colpevole e nella voglia di vendetta. Dall'altra il colpevole: anche lui padre, che agisce condizionato dalla presenza del figlio (presente al momento dell'incidente, ma che non si rende conto dell'accaduto), a cui inizialmente mente per proteggerlo e per proteggersi. Ma sarà poi proprio l'amore per il figlio che lo spingerà a fare l'unica cosa giusta per meritare l'affetto e la stima di questo ragazzino, unica luce della sua grigia esistenza.
E' un film sul dolore essenzialmente, dicevo. Il dolore per la perdita di una persona cara, l'elaborazione del lutto personale delle persone coinvolte in questo dolore: la madre che reagisce per amore della figlia più piccola, e il marito che non accetta la morte del figlio e si nasconde dientro la ricerca febbrile del colpevole, chiudendosi sempre più in se stesso, rifiutando i familiari e traendo conforto dalla chat di gruppi di persone colpite dalla stessa sciagura.
Ma c'è anche un altro dolore, quello del pirata della strada, un uomo che ispiegabilmente fugge di fronte all'incidente da lui provocato. Un uomo normale, "per bene", che conosce la pena per l'assenza del figlio, un uomo insospettabile di un'azione del genere, ma che inaspettatamente fugge preso dalla paura.
Una fuga che in realtà non lo allontanerà dai sensi di colpa ma lo trascinerà ancor più nell'agonia del baratro che egli stesso ha generato col suo gesto; agonia resa ancor più viva e pungente dalla causale relazione a cui le due famiglie vanno incontro, e da cui uscirà con l'unica azione che lo può riscattare agli occhi del figlio.
Un film che scorre bene, ben interpretato e che merita assolutamente tre stelle.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ceciliacor »
[ - ] lascia un commento a ceciliacor »
|
|
d'accordo? |
|
dano25
|
lunedì 17 gennaio 2011
|
il dolore che sconvolge la vita
|
|
|
|
Joaquin Phoenix è un padre a cui un pirata della strada strappa un figlio di 10 anni e con lui, la stessa vita. La coppia Joaquin Phoenix - Jennifer Connelly danno vita a due genitori di due splendidi figli che vivono la gioia e l'armonia di una vita riempita dai frutti del loro amore; questa armonia viene stravolta da Mark Ruffalo, avvocato e padre disastrato e separato di un figlio da cui non riesce ad avere il rispetto che vuole e che si ritrova a vivere il dramma di aver investito da pirata il figlio maggiore dei due. Gli interpreti sono egregi nell'impersonare i propri ruoli dimostrando di saper vivere e trasmettere il dolore. Il film tratta fra i temi più drammatici immaginabili, la morte di un figlio e delinea quanto sconvolgente può essere tale tragedia.
[+]
Joaquin Phoenix è un padre a cui un pirata della strada strappa un figlio di 10 anni e con lui, la stessa vita. La coppia Joaquin Phoenix - Jennifer Connelly danno vita a due genitori di due splendidi figli che vivono la gioia e l'armonia di una vita riempita dai frutti del loro amore; questa armonia viene stravolta da Mark Ruffalo, avvocato e padre disastrato e separato di un figlio da cui non riesce ad avere il rispetto che vuole e che si ritrova a vivere il dramma di aver investito da pirata il figlio maggiore dei due. Gli interpreti sono egregi nell'impersonare i propri ruoli dimostrando di saper vivere e trasmettere il dolore. Il film tratta fra i temi più drammatici immaginabili, la morte di un figlio e delinea quanto sconvolgente può essere tale tragedia. Un padre in cerca di vendetta è un uomo disperato e offuscato dal dolore e non ragiona su quelle che possono essere le conseguenze del gesto ma, tanto dolore deve avere uno sbocco. E' un film che lascia il segno, ben costruito, ben ambientato ed ottimamente interpretato.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a dano25 »
[ - ] lascia un commento a dano25 »
|
|
d'accordo? |
|
davide chiappetta
|
mercoledì 5 dicembre 2012
|
spartitraffico fisico e simbolico
|
|
|
|
Film molto ben fatto il cui punto forte sono un ottima interpretazione di tutti gli attori (a parte Phoenix che tende ad andare un po troppo sopra le righe) e le coincidenze perfettamente orchestrate.
Il titolo che indica una barriera divisoria che separa una strada nei due sensi di marcia e che nel film l'invasione nella corsia sbagliata provoca la morte di un ragazzino innocente; nel corso del film si scoprirà che tale barriera simboleggia anche un confine tra la vita del pirata della strada, che è un padre di famiglia, e la vita del padre del bambino ucciso, e vedremo come tali padri invadino, in modo alternato e per alcune ragioni, il campo dell'altro, e cosi faranno rispettivamente le loro famiglie.
[+]
Film molto ben fatto il cui punto forte sono un ottima interpretazione di tutti gli attori (a parte Phoenix che tende ad andare un po troppo sopra le righe) e le coincidenze perfettamente orchestrate.
Il titolo che indica una barriera divisoria che separa una strada nei due sensi di marcia e che nel film l'invasione nella corsia sbagliata provoca la morte di un ragazzino innocente; nel corso del film si scoprirà che tale barriera simboleggia anche un confine tra la vita del pirata della strada, che è un padre di famiglia, e la vita del padre del bambino ucciso, e vedremo come tali padri invadino, in modo alternato e per alcune ragioni, il campo dell'altro, e cosi faranno rispettivamente le loro famiglie. E' proprio tramite questo sconfinamento che emerge in modo rinnovato e potente e ogni volta sotto una nuova luce e sfaccettatura i due temi principali del film: la nostra responsabilità di colpa con i suoi strascichi emotivi e la volontà di redenzione, e il senso di vuoto di una grossa perdita e il possibile desiderio di vendetta.
Anche se questo film ricorda un pò 'In the Bedroom' e 'Mystic River' per le tematiche trattate, la storia scorre sequenza dopo sequenza in maniera imprevedibile verso un finale veramente commovente e liberatorio; ottime quasi tutte le sequenze, scontate qualcuna; a mio avvisto gli ultimi secondi, prima dei titoli di coda, potevano essere gestiti un pò meglio.
Eccezionale e straordinariamente intenso Ruffalo con il suo tormento interiore che non gli da tregua.
Da vedere, commuoversi e riflettere.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a davide chiappetta »
[ - ] lascia un commento a davide chiappetta »
|
|
d'accordo? |
|
filippo catani
|
lunedì 6 aprile 2015
|
vite distrutte per sempre
|
|
|
|
Rientrando da una partita dei Boston Red Sox, un uomo alla guida di un suv con a bordo il figlio finisce con l'investire un ragazzino e fugge a tutta velocità. Il padre del ragazzo farà di tutto per individuare il colpevole mentre quest'ultimo non riesce a decidersi sul da farsi.
Uno è un avvocato con alle spalle una famiglia difficile e un matrimonio finito male ma che gli ha regalato un figlio a cui vuole un gran bene. L'altro è un professore universitario che ha una famiglia praticamente perfetta composta dall'amata moglie e dai due amatissimi figli. Una sera però tutto cambia drammaticamente e le vite dei personaggi finiranno inevitabilmente in mille pezzi.
[+]
Rientrando da una partita dei Boston Red Sox, un uomo alla guida di un suv con a bordo il figlio finisce con l'investire un ragazzino e fugge a tutta velocità. Il padre del ragazzo farà di tutto per individuare il colpevole mentre quest'ultimo non riesce a decidersi sul da farsi.
Uno è un avvocato con alle spalle una famiglia difficile e un matrimonio finito male ma che gli ha regalato un figlio a cui vuole un gran bene. L'altro è un professore universitario che ha una famiglia praticamente perfetta composta dall'amata moglie e dai due amatissimi figli. Una sera però tutto cambia drammaticamente e le vite dei personaggi finiranno inevitabilmente in mille pezzi. La pellicola affronta con coraggio la terribile piaga dei pirati della strada che tanto fa discutere anche da noi per quanto concerne l'inasprimento delle pene previste dalla legge. La polizia che fatica nelle indagini, forum su internet che invitano a farsi giustizia da soli e pistole che finiscono in mano a persone inesperte ma soprattutto disperate. Quindi il confronto tra due padri. Uno (il bravissimo Phoenix) incapace di superare il trauma del figlio ucciso e pronto a tutto pur di trovare il colpevole senza però accorgersi che la moglie e l'altra figlia hanno bisogno di lui e si sentono abbandonate. L'altro padre (bravo Ruffalo) è un uomo che già provato dalla vita non riesce a costituirsi pur se consumato dai sensi di colpa per paura di perdere l'amato figlio. Il tutto impreziosito da un finale per nulla banale.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a filippo catani »
[ - ] lascia un commento a filippo catani »
|
|
d'accordo? |
|
|