100spindle
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martedì 13 aprile 2010
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sorpresa
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Ho iniziato la visione del film pensando che fosse una stupiaggine. Dopo il primo quarto d'ora sembrava che la mia impressione fosse confermata. andando avanti ho iniziato a sorridere pensando che il film avesse superato le mie aspettative in quanto stupidità, ma più passava il tempo e le scene e più desideravo vedere dove mi stava portando. Ad un tratto mi sono trovato nel film a partecipare all'assurdo della trama.
Bel film, bravi gli attori e la sceneggiatura.
Merita di essere visto da chi ancora crede che i rapporti umani siano importanti.
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blue3yes
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sabato 3 ottobre 2009
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da vedere
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dony64
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lunedì 21 settembre 2009
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film....assurdo
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Decisamente un film mediocre perche'banale, assurdo introverso e sopratutto noioso.Voto 5
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ivankio
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sabato 11 luglio 2009
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l'amore psicologico
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Lars è più di una semplice storia, non è il classico cinema americano degli ultimi tempi giovanile, in cui troppo spesso si mescola sesso, amore e comicità, e si dimentica troppo spesso si descrivere a pieno i sentimenti.
Nella sua imprevedibilità, Lars racconta come spesso i propri problemi vengono creati da noi stessi.
Perfetta l'interpretazione di Patricia Clarkson nel ruolo della Dottoressa Dagmar.
In concusione, la storia è originale ed interessante con un finale neanche troppo prevedibile ma che farà riflettere sulla nostra psicologia.
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atticus
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lunedì 11 maggio 2009
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paradossale ma non evita la noia
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All'inizio intriga ma pian piano ci si rende conto dell'assurdità dell'insieme. Ok la profondità e la delicatezza, ma ogni tanto mi sono sentito preso in giro come spettatore e la noia ha regnato sovrana. Strepitoso come sempre Ryan Gosling.
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des_demona
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domenica 12 aprile 2009
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il mestiere del crescere
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Dolce e toccante parabola sull’arduo mestiere del crescere, firmata dall’esordiente Craig Gillespie ed interpretata da un insolitamente affettato Ryan Gosling - a dir poco irriconoscibile dopo i ruoli tragici in The Believer e Formula per un delitto. Protagonista è Lars Lindstrom, giovane abitante di una piccola cittadina del Wisconsin; un ragazzo di ventisette anni che teme a tal punto il contatto con il prossimo da coltivare esclusivamente la sua solitudine, fra le quattro pareti di un garage. Nonostante l’insistenza della cognata Karin (Emily Mortimer) e le attenzioni dell’intera comunità affinché Lars fuoriesca dalla bolla d’inviolabilità che si è costruito, la situazione sfuggirà ad ogni controllo, assumendo le forme procaci e “gommose” di Bianca.
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Dolce e toccante parabola sull’arduo mestiere del crescere, firmata dall’esordiente Craig Gillespie ed interpretata da un insolitamente affettato Ryan Gosling - a dir poco irriconoscibile dopo i ruoli tragici in The Believer e Formula per un delitto. Protagonista è Lars Lindstrom, giovane abitante di una piccola cittadina del Wisconsin; un ragazzo di ventisette anni che teme a tal punto il contatto con il prossimo da coltivare esclusivamente la sua solitudine, fra le quattro pareti di un garage. Nonostante l’insistenza della cognata Karin (Emily Mortimer) e le attenzioni dell’intera comunità affinché Lars fuoriesca dalla bolla d’inviolabilità che si è costruito, la situazione sfuggirà ad ogni controllo, assumendo le forme procaci e “gommose” di Bianca. Una bambola di gomma, per l’appunto.
Quella di Lars non è patologia, malattia mentale: è la “sindrome della realtà distorta”, come sentenzia la Dr. Dagmar (Patricia Clarkson), che lo tiene in cura. Per amici e parenti non rimane altra alternativa che assecondare il giovane fino al giorno in cui, volente o nolente, dovrà capire.
Ottima impostazione per un soggetto che, data la presenza di un sex toy di tali dimensioni, avrebbe facilmente corso il rischio di diventare una commediaccia per ragazzi. L’intero racconto si immerge in un’atmosfera bigia e invernale, ai limiti dell’onirico; ed è la realtà stessa, menzionata con ironia nel titolo originale - Lars and the real girl -, a sfumare man mano che il rapporto fra Bianca ed il tenero protagonista diventa più intenso. Gillespie, tuttavia, si tiene ben lontano dagli stereotipi del grottesco: il suo scopo è commuovere, suscitare simpatia per il giovane sociofobico, spingere lo spettatore quasi alla catarsi. Lars è un bambino ostinato a rimanere tale perché ha terrore del mondo che lo circonda, perché la prospettiva di riporre fiducia in esso e di veder tradite le sue aspettative lo atterrisce. Nel comprendere questo, che crescere vuol dire proprio questo, vi è uno sprazzo di maturità che probabilmente manca a molte persone cosiddette ‘adulte’, ossessionate dalla normalità e dalle convenzioni. In fondo, cosa c’è di strano nel fare la rianimazione ad un orsacchiotto di pezza, o nel chiacchierare con se stessi allo specchio? Lo facevamo da bambini, e niente ci vieta di farlo ancora ogni tanto, quando ci va.
“I fiori sono finti. Meglio no? Così dureranno per sempre”
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bea
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lunedì 5 gennaio 2009
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a me il film non è piaciuto cmq
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La Metafora..chiamiamola così..vuol dire.se lo trattate come un pazzo..finisce che lo diventa sul serio...se guardate le cose più simbolicamente..una via di guarigione esiste...in questo modo la dottoressa agisce parlandogli e cominciandolo a toccare..toccando i suoi terrori.Il tutto avviene in un paesino..dove il "matto" fa parte della comunità.Il tutto portato all'eccesso.. in fondo di eventi lì nn ne accadevano quasi..e parlando di un disturbato tranquillo..non turbolento. Una sorta di contenimento della malattia. Un genere nuovo, ma io l'ho trovato molto sgradevole.
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gordon comstock
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venerdì 26 dicembre 2008
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un filmone
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Film straordinario e poetico.
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rinaieskj
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giovedì 4 dicembre 2008
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velocità doppia
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Cavoli, sei così superficiale nelle tue aggressive osservazioni che è impossibile risponderti seriamente. Tanto vale prendere una tua frase a caso, tipo "Lars, il protagonista, è talmente impedito che non capisce minimamente il mondo vero che lo circonda", che usi come parametro negativo per giudicare il film. Perché secondo te i bei film si possono fare solo con protagonisti non impediti che capiscano il mondo che li circonda? Mah, forse leggendo le tue argomentazioni a velocità doppia la situazione può migliorare...
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jeronimo
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sabato 1 novembre 2008
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emozionante
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E' una solenne cagata !!!
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