Tutte le donne della mia vita

Dalla Izzo non c'era da aspettarsi granchè, ma una chance non si nega a nessuno. E si fa male perchè, in questo caso, si resta cornuti e mazziati. Il povero Zingaretti ha un debito di riconoscenza con Tognazzi (che gli ha dato la sua prima occasione) e non ha potuto dire di no.... Onore alla lealtà ma un professionista non può, anche per onore, macchiare così la propria carriera. Il film è brutto, gli interpreti non ci azzeccano nulla, non si ride, non si piange, si soffre e basta guardando ripetutamente l'orologio. C'è una sorta di omaggio ad una caricatura di Tognazzi (Ugo)che non rende merito all'attore. Figure femminili improbabili, attrici fuori ruolo, seni e nudità in eccesso: sempre in evidenza senza alcun necessità ne motivo nè giustificazione. In compenso c'è tanta pubblicità, ahimè non occulta. Capisco che nessuno abbia voluto produrre il film ma è davvero un mancanza di rispetto nei confronti dello spettatore costringerlo a subire i numerosi sketch promozionali volgarmente gridati in tutta la pellicola (ormai passati di moda dalla fine degli anni '80, tra l'altro). Eeeeeeeeeehhh.... verò è che il talento non si eredita biologicamente, ne per linea diretta ne per parentela acquisita.