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riccardo
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sabato 14 aprile 2007
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quando l'amore è magia
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Se quel magnifico gioiello uscito nel periodo natalizio che era "The prestige" non fosse stato gradito al pubblico, probabilmente non avremmo assistito nel giro di pochi mesi ad un'altra lezione sull'illusionismo. Quando i distributori si scottano è raro ritrovarli sul luogo del delitto.
Per fortuna il film di Nolan con un cast di prima classe ha vinto e convinto e allora via libera a questo nuovo esperimento. La seconda opera di Neil Burger ha caratteri narrativi meno machiavellici del film "magico" che lo ha preceduto: è noto che il montaggio e l'alinearità è una matrice già classica nelle mani del regista di "Batman Begins".
"The Illusionist" ci fa immergere nella Vienna d'inizio '900 fotografata con tinte oro-ocra che sembrano appartenere a documentari di scienza.
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Se quel magnifico gioiello uscito nel periodo natalizio che era "The prestige" non fosse stato gradito al pubblico, probabilmente non avremmo assistito nel giro di pochi mesi ad un'altra lezione sull'illusionismo. Quando i distributori si scottano è raro ritrovarli sul luogo del delitto.
Per fortuna il film di Nolan con un cast di prima classe ha vinto e convinto e allora via libera a questo nuovo esperimento. La seconda opera di Neil Burger ha caratteri narrativi meno machiavellici del film "magico" che lo ha preceduto: è noto che il montaggio e l'alinearità è una matrice già classica nelle mani del regista di "Batman Begins".
"The Illusionist" ci fa immergere nella Vienna d'inizio '900 fotografata con tinte oro-ocra che sembrano appartenere a documentari di scienza. Ma qui è tutto molto "cinematografico". Edward Norton torna sul grande schermo con un personaggio tra i più affascinanti da interpretare ma anche tra i più ambigui, come del resto lo è la magia. Il suo talento incanta migliaia di persone in ogni spettacolo ma c'è sempre qualche anima scettica sparsa tra la platea. Quando tra queste si nasconde un principe ereditario e un detective la questione assume valenze più scottanti, vitali. Il plot si evolve senza inciampi ma serve un ingrediente che fornisca una linfa a tutto il contesto: l'amore. Qui è incarnato dalla bella Jessica Biel che, anche se il ruolo non lo richiede espressamemente, ha ancora parecchia strada da percorrere per forgiarsi il carisma da primadonna al cinema.
La magia cattura anche lo spettatore meno adulante di alcune manifestazioni che sfiorano il sovrannaturale: la scena dell'albero delle arancie è da strabuzzarsi gli occhi più e più volte. Mago o scienziato, o formidabile imbonitore? Norton preferisce dichiarare le sue fattezze umane con la tesi della pura illusione e sposa la causa sentimentale. Ma allora è sempre l'amore che fa girare tutto quello che ci circonda? Speravamo che Burger pilotasse la storia verso un versante più scientifico e invece Cupido ha ancora l'ultima parola. Forse era una richiesta eccessivamente pericolante per i saggi produttori.
Il regista dosa il tessuto drammatico senza enfasi e senza compiacimenti merito anche di musiche mai sovrastanti come quelle del maestro Philip Glass.
Nel quartetto dei protagonisti (inserisco anche il perfido Sewell) a sopresa è il Paul Giamatti di "Sideways" a trionfare, l'outsider, l'attore di sponda che gravita intorno al Norton protagonista, peraltro bravo ma non eccelso.
I suoi punti interrogativi non sono mai pretestuosi e ci rende partecipe di un personaggio non facile da decifrare.
Il ruolo è stimolante ma non tutti gli attori, sopratutto se Star, lo avrebbero sfumato così.
Non incanta come "The Prestige" ma la media è abbondamente superata. Bravi tutti.
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emanuele
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sabato 14 aprile 2007
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l'illusione fino in fondo
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Appena ci si alza dalla poltrona del cinema si ha per un attimo il sospetto che la visione del film sia stata un'illusione! Il film presenta un'ottima fotografia e scenari che sposano alla grande con la materia magica illusionista. La trama e le scene ribaltano la realtà fino in fondo alternando tecniche cinematografiche d'altri tempi (apertura e chiusura di frame con occhio di bue) ad effetti grafici moderni per trasmettere fedelmente allo spettatore l'illusione e la magia. Tale mescolanza raggiunge il suo risultato e cioè quello di esaltare l'evento magico nel contesto di primo novecento. Da sottolineare un grande Sewell (Leopold) che sembra nato per fare il "cattivo" e l'affascinante e aggraziata Jessica Biel (Sophie) il cui accostamento ad un Norton (Eisenheim) "impizzettato" non sembra un connubio fisico azzeccatissimo.
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Appena ci si alza dalla poltrona del cinema si ha per un attimo il sospetto che la visione del film sia stata un'illusione! Il film presenta un'ottima fotografia e scenari che sposano alla grande con la materia magica illusionista. La trama e le scene ribaltano la realtà fino in fondo alternando tecniche cinematografiche d'altri tempi (apertura e chiusura di frame con occhio di bue) ad effetti grafici moderni per trasmettere fedelmente allo spettatore l'illusione e la magia. Tale mescolanza raggiunge il suo risultato e cioè quello di esaltare l'evento magico nel contesto di primo novecento. Da sottolineare un grande Sewell (Leopold) che sembra nato per fare il "cattivo" e l'affascinante e aggraziata Jessica Biel (Sophie) il cui accostamento ad un Norton (Eisenheim) "impizzettato" non sembra un connubio fisico azzeccatissimo. Il ritmo a volte è un pò lento, forse un'occasione sprecata per coinvolgere maggiormente il pubblico che resta in attesa di un finale adeguato e sorprendente che stranamente arriva! e fa crescere il rimpianto :)
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roberta
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venerdì 13 aprile 2007
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fra illusione e magia : la psicoanalisi
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Ho visto l'illusionista e mi è piaciuto molto. L'atmosfera preannuncia l'alveo che introdurrà con l'ipnosi i primi studi di Freud e della psicoanalisi, si sente il fermento di questa nuova stupefacente scienza che supplirà la filosofia e la sua visione del mondo. Le luci sono dosate sapientemente e, se ho ben capito Praga è lo scenario magico della possibile Vienna del periodo.
Edward Norton recita con occhi magnetici perchè è questa la sua missione : a me gli occhi!
Poi fa piacere che il mito, talvolta, finisca bene e che Giulietta e Romeo si possono ricongiungere, altrove e anche che Orfeo non si volti a guardare Euridice.
Philip Glass è un moderno Bach.
Visione consigliata a studenti delle scuole medie superiori per introdurre il concetto di storia e psicoanalisi
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riccardo
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giovedì 12 aprile 2007
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carino
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A poca distanza dall'uscita nelle sale (era la fine di dicembre) di "The prestige" , viene proposto ora "The illusionist" dell'esordiente regista Neil Burger. Il film è ben diretto, impreziosito da una sceneggiatura curata e una buona recitazione, ma diversamente dall'opera di Nolan i fatti non vengono spiegati correttamente, parlo soprattutto dei meravigliosi prestigi compiuti davanti al pubblico affascinato, magie che lasciano senza fiato e stupiscono, avvolte da uno spesso tessuto di mistero. Troviamo comunque un Edward Norton sorprendente, un bravo Paul Giamatti e una Jessica Biel, famosa per la sua interpretazione nel telefilm "Seventh Heaven- Settimo cielo", a suo agio. Anche la fotografia è apprezzabile, col suo alternarsi di tetre atmosfere e luminosi paesaggi.
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A poca distanza dall'uscita nelle sale (era la fine di dicembre) di "The prestige" , viene proposto ora "The illusionist" dell'esordiente regista Neil Burger. Il film è ben diretto, impreziosito da una sceneggiatura curata e una buona recitazione, ma diversamente dall'opera di Nolan i fatti non vengono spiegati correttamente, parlo soprattutto dei meravigliosi prestigi compiuti davanti al pubblico affascinato, magie che lasciano senza fiato e stupiscono, avvolte da uno spesso tessuto di mistero. Troviamo comunque un Edward Norton sorprendente, un bravo Paul Giamatti e una Jessica Biel, famosa per la sua interpretazione nel telefilm "Seventh Heaven- Settimo cielo", a suo agio. Anche la fotografia è apprezzabile, col suo alternarsi di tetre atmosfere e luminosi paesaggi. E' davvero un peccato che la spiegazione finale di ciò che è realmente accaduto si limiti a poche, confuse e rapide sequenze finali, che lasciano molti interrogativi e abbandonano lo spettatore al dubbio. Dunque il protagonista si dimostra essere un vero e proprio mago e non un semplice illusionista; i trucchi non vengono svelati e il mistero continua a ottenebrare la vicenda anche dopo il finale. Buona è l'idea di inserire una storia d'amore in un contesto magico e fantasioso. Pellicola, tuttavia, scorrevole e godibile.
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[+] "mago"? "illusionista"?..rivedilo...
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doctor love
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giovedì 12 aprile 2007
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sazi di illusioni
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Prima di commentare “The Illusionist” va ricordato un dettaglio non irrilevante: la lavorazione di questo film è iniziata prima di “The Prestige”, quindi tra le accuse deve essere scartata quella di copiatura o furbo sfruttamento del filone “magia tardo ‘800”. È tuttavia evidente come lo spettatore sia influenzato nelle aspettative dal film di Nolan, con il quale perde indubbiamente il confronto in termini di stile, intensità narrativa e profondità dei personaggi. Del resto i presupposti erano del tutto differenti, considerata l’inesperienza dell’autore e il taglio “favolistico” orientato sul dualismo eroe-antieroe. Il risultato si può generosamente definire mediocre, considerando tra i punti a favore la presenza di Edward Norton, senza il quale sarebbe stato impossibile dare interesse a un personaggio di per sé monocorde e inespressivo.
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Prima di commentare “The Illusionist” va ricordato un dettaglio non irrilevante: la lavorazione di questo film è iniziata prima di “The Prestige”, quindi tra le accuse deve essere scartata quella di copiatura o furbo sfruttamento del filone “magia tardo ‘800”. È tuttavia evidente come lo spettatore sia influenzato nelle aspettative dal film di Nolan, con il quale perde indubbiamente il confronto in termini di stile, intensità narrativa e profondità dei personaggi. Del resto i presupposti erano del tutto differenti, considerata l’inesperienza dell’autore e il taglio “favolistico” orientato sul dualismo eroe-antieroe. Il risultato si può generosamente definire mediocre, considerando tra i punti a favore la presenza di Edward Norton, senza il quale sarebbe stato impossibile dare interesse a un personaggio di per sé monocorde e inespressivo. L’intreccio è di una semplicità d’altri tempi: dopo il breve prologo sulla gioventù del mago, che propone subito il tema della gentil pulzella contesa, la storia entra nel vivo con l’inizio del triangolo amoroso tra i protagonisti, affiancati dal poliziotto cattivo ma non troppo. In qualche breve momento la tensione ha uno squillo, come nella scena del suicidio del brutale Leopold, ma nel complesso la trama si presenta troppo povera, con dialoghi superficiali e personaggi inespressi o del tutto inutili (come i cinesi o l’impresario). Sono invece apprezzabili la colonna sonora e l’ottima fotografia, che durante le incredibili esibizioni del mago riesce a trasmettere a tratti un'impressione di irrazionale inquietudine. Anche la ricostruzione storica delle strade di Vienna e dell’arredamento sono esteticamente lodevoli, facendo intuire una ricerca e una ricostruzione attenta e accurata, anche se non impeccabile sul versante del trucco e dei costumi (cappotti di taglio moderno, baffi carnevaleschi). Il colpo di scena con lieto fine è talmente prevedibile (almeno per chi va al cinema ultimamente ed ha più di 8 anni) che risulta quasi tenero nella sua ingenuità, per non parlare dell’allegra fattoria dove il mago e la bella “vissero felici e contenti ed ebbero tanti bambini”. Invitiamo Norton a scegliere meglio i registi esordienti da aiutare, per non sprecare il suo talento in altri film non sgradevoli ma senza pretese. Voto 5,5 di stima (per Norton) e di incoraggiamento (per Burger)
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daniele
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giovedì 12 aprile 2007
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il "the prestige" di serie b
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Scopiazzato dal capolavoro di Nolan, questo film non mi ha appassionato per due motivi principali: 1) durante lo svolgimento dei fatti non c'è tensione; 2) tutto viene raccontato troppo, togliendo curiosità Personalmente, quando tutto ti viene svelato, perdo interesse in ciò che vedo. Per questo ritengo The Illusionist un film normalissimo, dove i personaggi non lasciano mai il segno (a cominciare da un ingessatissimo Edward Norton) e dove tanti, troppi elementi riportano al già citato The Prestige, film francamente di altre categorie. Se avete visto quello, potete risparmiarvi 5 euro.
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(di lorenzo78)
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bobtheheat
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giovedì 12 aprile 2007
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tra tante illusioni,una certezza:norton e'il n.1
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Il problema principale di "The Illusionist" e' quello innanzitutto di giungere in sala dopo l'immenso film dei fratelli Nolan, con il quale non c'e' semplicemente confronto. In realta' i punti di contatto tra i due film sono molto pochi. Ruotano e' vero entrambi sul tema della magia e sul fascino esercitato, specie in quell'epoca (qui siamo sempre a fine '800 ma a Vienna invece che a Londra) dall'arte dell'illusionismo. Ma in "The Illusionist" il tutto e' al servizio( o meglio dovrebbe) della storia d'amore tra il mago Eisenheim e la nobile Sophie, purtroppo molto poco appassionante. I rimandi vorrebbero essere per certi versi dunque piu' al (magnifico) melodramma amoroso del Dracula di Coppola.
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Il problema principale di "The Illusionist" e' quello innanzitutto di giungere in sala dopo l'immenso film dei fratelli Nolan, con il quale non c'e' semplicemente confronto. In realta' i punti di contatto tra i due film sono molto pochi. Ruotano e' vero entrambi sul tema della magia e sul fascino esercitato, specie in quell'epoca (qui siamo sempre a fine '800 ma a Vienna invece che a Londra) dall'arte dell'illusionismo. Ma in "The Illusionist" il tutto e' al servizio( o meglio dovrebbe) della storia d'amore tra il mago Eisenheim e la nobile Sophie, purtroppo molto poco appassionante. I rimandi vorrebbero essere per certi versi dunque piu' al (magnifico) melodramma amoroso del Dracula di Coppola. Ma questa volta alla regia c'e' solo Neil Burger e cosi', complice una sceneggiatura di ben poco spessore e di vere sorprese (tutto e' sin troppo risaputo, finale compreso) la storia d'amore non riesce quasi mai a far palpitare lo spettatore e il film finisce per avere (ironia della sorte) ben poca magia (sulla plausibilita' delle illusioni ottiche presentate...inutile infierire) anche sotto questo punto di vista. Ma funzionano invece alla meraviglia le suggestive musiche di Philip Glass e la splendente direzione della fotografia di Dick Pope. Nel ruolo del protagonista c'e' poi il carismatico Ed Norton, al solito sublime nonostante la pochezza del soggetto. E bravissimo e' anche Paul Giamatti, che si conferma uno dei migliori caratteristi in circolazione. Il resto ...a parte la bellezza di Jessica Biel...e' poca cosa.
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shiva
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mercoledì 11 aprile 2007
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the illusionist... ottimo film!!!!
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Non mi sento di dire che il tema dell'amore tra uomo e donna sia trito e ritrito soprattutto in un film che si svolge nell'800, anzi...
Ottimi attori, scene molto belle, emozioni molto forti.
Per chi ama i film in costume, l'amore che non muore mai e che riesce a superare tutte le barriere questo è il film adatto.
Grandi musiche di Glass che aiutano la storia e si mescolano alla vicenda, trascinanti e avvolgenti.
Grande performance di Giamatti.
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antilope
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mercoledì 11 aprile 2007
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l illusionista
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A me piace molto andare al cinema, ma ultimamente, ho potuto constatare ke c sono poki film, per cui valga la pena andare a guardarli in sala...L altra sera, però ho deciso d andare al cinema con degli amici, senza sapere cosa vedere...siamo stati attratti dalla locandina dell illusionista... posso dire che è un bel film...anke perchè nn è il solito film scontato... m andava di pensare ke lei nn fosse morta, ma nn non potevo darlo per scontato...insomma è stata tutta un illusione anke per gli spettatori...Inoltre nn è per niente da criticare l interpretazione d Edward Norton, perchè a parer mio s è calato bene nella parte...in ogni suo atteggiamento e sguardo...
[+] non sei al cellulare
(di fiorella)
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tarpa
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mercoledì 11 aprile 2007
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bello!!!
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Mi è piaciuto moltissimo, non ci saranno grandi attori famosi, ma è proprio un bel film, una bellissima storia d'amore!
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