Salvatore - Questa è la vita

diciamolo...basti cercare su internet che si trova il "papà" politico del regista...l'onorevole supremo Nicola Bono, che nella precedente legislatura era il sottosegretario ai beni culturali del Ministero.....complimenti perchè è difficile andare avanti a calci nel sedere....il regista ci sta riuscendo...vergogna per la produzione, da anni, ha collezionato successi, adesso invece colleziona "fiaschi" e "raccomandazioni". Un regista da premiare e da ammirare....

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Un film realizzato con i contributi statali, da un amico di un onorevole di Alleanza Nazionale, brava l'attrice Galatea Ranzi che in cambio del film ha ottenuto il posto al "Teatro di Noto", e del regista Gabriele Lavia che in cambio cerca chi gli produce il suo film da realizzare in sicilia......... in cambio di contributi naturalmente...

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si dice che chi parla male sia geloso...ma bisogna sapere di chi si parla male, se di uno che è raccomandato....e patetico nel modo di lavorare...non vale la frase...... Un film noioso, senza buoni sentimenti, si tratta il tema dei bambini per sfruttarli in giro per i festival del mondo. Complimenti....

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su tutta la pubblicità che c'è stata su questo film, l'unica cosa che hanno dimenticato a dire è il fatto che il regista è il portaborse di un onorevole che è stato nella precedente legislatura il responsabile che assegnava i soldi del ministero.....guarda caso......così vanno a finire i soldi delle tasse che paghiamo. Vergogna alla Walt Disney che tenta di stare a passo con lo schifo del Cinema Italiano..una vergogna per una casa di produzione che ha la sua storia. Bravo il regista, uscito dal niente, anzi dalla scuola della politica, che si crede un regista di "film d'autore", èiù che di "film d'autore" io direi di "film d'onorevole".... Bravo regista raccomandato....bravo...continua così. [+]

su tutta la pubblicità che c'è stata su questo film, l'unica cosa che hanno dimenticato a dire è il fatto che il regista è il portaborse di un onorevole che è stato nella precedente legislatura il responsabile che assegnava i soldi del ministero.....guarda caso......così vanno a finire i soldi delle tasse che paghiamo. Vergogna alla Walt Disney che tenta di stare a passo con lo schifo del Cinema Italiano..una vergogna per una casa di produzione che ha la sua storia. Bravo il regista, uscito dal niente, anzi dalla scuola della politica, che si crede un regista di "film d'autore", èiù che di "film d'autore" io direi di "film d'onorevole".... Bravo regista raccomandato....bravo...continua così...sei l'orgolio del cinema italiano [-]

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Dalla Sicilia Come non riconoscere in Salvatore i nostri alunni della casa famiglia, come non emozionarsi durante i dialoghi. La scuola che si prende anche il ruolo di chiedere l'affido! vedo nel film una pericolosa commistione di ruoli. La problematica è scottante e attuale, positivo nella prima parte mi sembra il ruolo del maestro, ascolta, cerca, corre verso il bambino, apprende da lui. E' inaccettabile la sua azione nella parte finale del film. Non solo tale finale è inverosimile, ma lo dico a ragion veduta avendo osservato la reazione di alcuni alunni, può fornire a chi si trova in tale situazione, delle false speranze . Snatura altresì agli occhi della società il ruolo degli insegnanti e della scuola.

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le lezioni di vita spesso valgono più del tempo trascorso a scaldare i banchi. corre sul filo dell'emozione legata a un'infanzia negata, ambientato nella sicilia d'oggi, ma provoca tante riflessioni e spordici brividi. su tutti spicca lo sguardo acceso dell'esordiente alessandro mallia, nel ruolo lindo di salvatore, bambino sensibile e lavoratore indifeso, che dopo essere stato salvato dal padre in un incidente in una cava, assume il difficile ruolo di capofamiglia. nulla spaventa a questo ragazzino sveglio non ancora 14enne, abile in tuti i lavori, al quale, a bordo di un scassatissimo furgoncino si alza prima dell'alba per trasportare cassette di pomodori da rivendere ai grossisti dei mercati che lucrano sul prezzo. [+]

le lezioni di vita spesso valgono più del tempo trascorso a scaldare i banchi. corre sul filo dell'emozione legata a un'infanzia negata, ambientato nella sicilia d'oggi, ma provoca tante riflessioni e spordici brividi. su tutti spicca lo sguardo acceso dell'esordiente alessandro mallia, nel ruolo lindo di salvatore, bambino sensibile e lavoratore indifeso, che dopo essere stato salvato dal padre in un incidente in una cava, assume il difficile ruolo di capofamiglia. nulla spaventa a questo ragazzino sveglio non ancora 14enne, abile in tuti i lavori, al quale, a bordo di un scassatissimo furgoncino si alza prima dell'alba per trasportare cassette di pomodori da rivendere ai grossisti dei mercati che lucrano sul prezzo. una cosa sola spaventa il bambino:sapere che la vita è solo un sacrificio. sarà per questo fardello, troppo pesante da treasportare sulle gracili spalle, che il ragazzino si affeziona al maestro marco Brioni, figura paterna dalla psicologia confusa, il quale, in cambio dell'aiuto offerto dopo la scuola, nel lavoro dei campi e in mare, si offre di dare ripetizioni scolastiche. tra i due nasce un forte legame di complicità che rischia di copromettere l'equilibrio psicologico del bambino, su cui premono i servizi sociali per l'affido a una casa famiglia. pannoloni per la nonna e favole della buonanotte alla sorellina, raccolta di lumache all'alba e un amora per il dialetto, maestri che smarriscono il ruolo dell'insegnante e assistenti sociali inadatte ligie al senso del dovere. "tutto quello che si fa da grandi, si costruisce da bambini", è l'ultima lezione di vita impartita dal padre prima di morire. una pillola di saggezza che dovrebbe indurre molti genitori ad essere presenti con più vigore e qualità nelle vite dei loro figli spargendo valori e affetto. e, magari, raccontando più fiabe. sringendo, è questo il messaggio del film che si apre con una metafora: la banda del paese prova il concerto del patrono a bordo di un imbarcazione tirata in secca. prima dei titoli di coda, apre e chiude il film una canzone . la banda esegue lo stesso pezzo, ma stavolta la barca naviga a vista. FINE [-]

[+] una soluzione pericolosa (di eminem) [ - ] una soluzione pericolosa

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è UN FILM BELLISSIMO, FA RIFLETTERE. COME INSIEME FORSE SI PUò DEFINIRE FILM DI NICCHIA, CIOè NON PER TUTTI, MA SOLO PER CHI VUOLE VEDERLO. inoltre è il primo film della Walt Disney girato in italia! il film lo consiglierei a tutti, nella sua semplicità ha un messaggio fortissimo, secondo me, è LA VOGLIA DI VIVERE e di dover affrontare la vita per quello che ci offre!

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Un fiasco sotto molti aspetti

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Il film è assiolutamente interessante e bello ha dei colori ottimi che dal cupo vanno verso il caldo e seguono la storia ,il soggetto è meraviglioso e gli attori bravissimi soprattutto Marco e Salvatore. Dal punto di vista morale,in più,non ci si può dire niente quindi non criticate cose false perchè se guardate il film minimo tre volte allora potete scrivere se no fatevi i fatti vostri perchè neanche sapete di cosa tratta questo capolavoro Vorrei aggiungere che la musica è magnifica e Laura Pausini èha fatto del suo meglio nel fare la musica per il film.

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Mi aspettavo un film drammatico che poteva competere con io non ho paura, ma poi ho visto solo un film realizzato solo per guadagnare

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