alix
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mercoledì 30 agosto 2006
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god bless america
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Allora, bella la sceneggiatura, bravini i personnaggi e "ben fatti" se si puo' dire, i mostricciattoli. Brutta invece tutta quella violenza gratuita da parte sia dei cattivi( perché cannibali poi? ho capito che nel deserto non cè molto da mangiare ma non penso nemmeno passasse tanta gente da quelle parti), poi tutta questa componente politica, il buon democratico che alla fine trionfa a suon di picconate in testa sui cattivi mostri vittime di bombre nucleari....naaaaaa patetico.....anche il cane era un democratico per la cronaca:)
In sala eravamo in tre: io, la mia amica e un vecchio dietro che chissà che film intelligente si aspettava..anzi, la sua presenza era inquietante, poteva anche lui, preso da un attacco di indignazione.
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Allora, bella la sceneggiatura, bravini i personnaggi e "ben fatti" se si puo' dire, i mostricciattoli. Brutta invece tutta quella violenza gratuita da parte sia dei cattivi( perché cannibali poi? ho capito che nel deserto non cè molto da mangiare ma non penso nemmeno passasse tanta gente da quelle parti), poi tutta questa componente politica, il buon democratico che alla fine trionfa a suon di picconate in testa sui cattivi mostri vittime di bombre nucleari....naaaaaa patetico.....anche il cane era un democratico per la cronaca:)
In sala eravamo in tre: io, la mia amica e un vecchio dietro che chissà che film intelligente si aspettava..anzi, la sua presenza era inquietante, poteva anche lui, preso da un attacco di indignazione...bon basta..molto splatter e gore questo film sopratutto la scena in cui Doug è rinchiuso dentro il congelatore, i pop corn sono riuscita finirli pero'...c'erano anche scene comiche(se si puo' dire comiche) per esempio il vecchio della pompa di benzina che si spara nel gabinetto(perché l'i'???) oppure la bambina che dopo avere subito shock, cadute, lanci in aria, rapimenti e spari fosse ancora bella sorridente e pimpante. Voglio un seguitoooooooooooo¨!!!!!!!!!!!!!!!!!
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silvia
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mercoledì 30 agosto 2006
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anche i democratici pacifisti s'incazzano
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Bel film, realistico nel mostrare che tra il dire sono un macho e il proteggere la propria famiglia c'è di mezzo il mare, e che sapere sparare non significa centrare il bersaglio, quando non è un tirassegno ma un cannibale che divora il cadavere di tua madre.
Magari,un po' troppo ottimista nel mostrarti un democratico tutto teoria e girotondi (sempre che ci siano, negli USA) che diventa in 24 ore un uomo vero, ma che vuoi, nel mondo c'è bisogno di speranze.
Mi sarei risparmiato il cane commissario rex, ma sarebbe stato chiedere troppo.
Sul finale...il binocolo sulle colline,che vuol dire che c'è ne sono altri, ancora...ma c'è proprio bisogno di un altro sequel?
Io l'avrei chiuso così, e stop.
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Bel film, realistico nel mostrare che tra il dire sono un macho e il proteggere la propria famiglia c'è di mezzo il mare, e che sapere sparare non significa centrare il bersaglio, quando non è un tirassegno ma un cannibale che divora il cadavere di tua madre.
Magari,un po' troppo ottimista nel mostrarti un democratico tutto teoria e girotondi (sempre che ci siano, negli USA) che diventa in 24 ore un uomo vero, ma che vuoi, nel mondo c'è bisogno di speranze.
Mi sarei risparmiato il cane commissario rex, ma sarebbe stato chiedere troppo.
Sul finale...il binocolo sulle colline,che vuol dire che c'è ne sono altri, ancora...ma c'è proprio bisogno di un altro sequel?
Io l'avrei chiuso così, e stop.
Relitti nucleari o no, alla fine (dopo episodio 1,2,3..) tutto stufa.
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[+] lasciamo fuori la politica
(di gio)
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maurizio crispi
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mercoledì 30 agosto 2006
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la "normalità" assediata dai freaks e dai mostri
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E' questo film una prova decisamente migliore di "Alta tensione", anche se il risultato non è certo soddisfacente. Come in tutti i film di genere, tuttavia (come succede anche in quelli più mediocri) vi sono alcuni elementi che meritano attenzione.
Sono pienamente d'accordo con il commento di Alessandro Regoli che nel film vi è la rappresentazione della disgregazione dei valori "sani" e conservatori della famiglia americana "media" di fronte all'irruzione dell'irrazionale, del diverso, dell'assurdo.
I mostri che s'annidano nel deserto, vivendo nel profondo delle miniere abbandonate oppure in ciò che è rimasto di un illagio "sperimentale" appositamente creato per i test atomici degli anni '50, sono una metafora del "diverso" che va combattuto con ogni mezzo e che è perturbante proprio perchè le sue radici sono all'interno del "normale".
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E' questo film una prova decisamente migliore di "Alta tensione", anche se il risultato non è certo soddisfacente. Come in tutti i film di genere, tuttavia (come succede anche in quelli più mediocri) vi sono alcuni elementi che meritano attenzione.
Sono pienamente d'accordo con il commento di Alessandro Regoli che nel film vi è la rappresentazione della disgregazione dei valori "sani" e conservatori della famiglia americana "media" di fronte all'irruzione dell'irrazionale, del diverso, dell'assurdo.
I mostri che s'annidano nel deserto, vivendo nel profondo delle miniere abbandonate oppure in ciò che è rimasto di un illagio "sperimentale" appositamente creato per i test atomici degli anni '50, sono una metafora del "diverso" che va combattuto con ogni mezzo e che è perturbante proprio perchè le sue radici sono all'interno del "normale".
Gli esseri mostruosi del film, orridi nelle loro sembianze esteriori e dalla psicologia e dai comportamenti del tutto distorti (sino a vivre di cannibalismo delle ignare prede, condotte con l'inganno nel cuore del deserto, fuori dalla strada asfaltata) sono il contraltare della normalità e rimandano immediatamente ai "freaks" portati in giro, di città in città, come fenomeni da baraccone nel corso del XIX° secolo e ancora nei primi decenni del XX°. Le sembianze disumane e mostruose, sembra dire il regista (sbagliando e incorrendo in una rappresentazione del mondo politicamente non correta), distorcono l'anima, rendondola abietta/animalesca.
Poichè il freak evoca gli orrori rimossi della nostra stessa mente va relegato in un "altrove" e tenuto a distanza. Qualsiasi vicinanza è fonte di contaminazione e di distorsione. L'altro "diverso" è il Male e va combattutto con ogni mezzo, isolato, sino alla distruzione: era questa la filosia del McCarthyismo, al tempo della guerra fredda (magistralmente rappresentata con ben altro spirito, arte e finezza di espressione da Joseph Losey in "Il ragazzo dai capelli verdi").
I test nucleari degli anni '50 (e non si sa quanto non furono deliberatamente esposte agli effetti delle radiazioni popolazioni civili residenti nelle zone contigue)hanno probabilmente creato dei mostri: essi vennero considerati cinicamente necessari con il loro corteo di vittime innocenti (alla stregua di meri danni collaterali) proprio per attrezzarsi nel modo migliore e più efficiente per difendersi dal "Male". I mostri così creati sono essi stessi il Male e rappresentano, nel film, la causa della contaminazione della famiglia-modello che si arena nel deserto maledetto.
Le finte cittadine costruite per studiare l'effetto dell'azione distruttiva degli ordigni nucleari erano macabre perchè, allo scopo di rendere veritiero i test, venivano arredate sin nei minimi dettagli e popolate di manichini abbigliati di tutto punto nelle posture più diverse e "naturali". Case piene di "persone" sorridenti, intenti a pranzare o impegnati in mute conversazioni, finti bambini che giocano sulle altalene: una staticità fasulla, allegra e stereotipata, che era appunto l'espressione, nell'immaginario di quegli anni, della "normalità" che va preservata ad ogni costo, anche al prezzo di creare dei mostri.
A conclusione della vendetta, portata a termine dal più "pacifista" della famigliola, sembra voler dire il regista che la storia non è ancora finita: i sopravvissuti sono ancora osservati dagli occhi delle colline.Oppure essi stessi sono ormai definitivamente trasformati e hanno perso la loro "normalità".
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[+] eeeee?!
(di matte"995)
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daniele
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domenica 27 agosto 2006
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ottimo remake!!!!!!!!!
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Grande remake, girato alla grande, il regista dimostra di essere una promessa per il futuro in campo cinematografico.
Un ottimo film che, secondo me, aggiunge qualcosa all'originale, fornendo all'aspettatore le spiegazioni necessarie a capire l'esistenza e l'assurda mutazione fisica di quei "mostri" che abitano sulle colline.
Il regista cerca in tutti i modi di criticare la società Americana, basta vedere una semplice scena dove il bambino che se ne và in giro, alla sua età, con una pistola fra le mani e il padre in tutta tranquillità scherza con lui, come fosse una cosa normalissima...
Nel remake di Alexander Aja , la violenza e la truculenza + impensata, fà da padrone al film e riesce ad accopponare la pelle anche ai fans del genere abituati a certi scene di forte impatto visivo.
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Grande remake, girato alla grande, il regista dimostra di essere una promessa per il futuro in campo cinematografico.
Un ottimo film che, secondo me, aggiunge qualcosa all'originale, fornendo all'aspettatore le spiegazioni necessarie a capire l'esistenza e l'assurda mutazione fisica di quei "mostri" che abitano sulle colline.
Il regista cerca in tutti i modi di criticare la società Americana, basta vedere una semplice scena dove il bambino che se ne và in giro, alla sua età, con una pistola fra le mani e il padre in tutta tranquillità scherza con lui, come fosse una cosa normalissima...
Nel remake di Alexander Aja , la violenza e la truculenza + impensata, fà da padrone al film e riesce ad accopponare la pelle anche ai fans del genere abituati a certi scene di forte impatto visivo...
Certo, stiamo parlando sempre di un remake, bisognerà vedere il prox film di questo talentuoso regista per capire se eriditerà il posto di grandi registi ormai andati in pensione come Tobe Hooper, Wes Craven...
Ma per i prox film a venire, facciamo basta con questi remake e tiriamo fuori dal cilindro qualche idea originale che rivoluzioni con un pò di freschezza un genere, l'horror, che ne ha davvero bisogno per uscire dal business che lo sta facendo appassire e adeguare alle leggi del mercato.
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chop top
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sabato 26 agosto 2006
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ci sono ancora speranze nel cinema horror
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Dopo The Devil's Rejects che definisco il miglior horror dopo molti hanno ho visto Le Colline Hanno Gli Occhi. Incredibile. Anche migliore del primo, pensavo prima di vederlo che mi fosse mancato Michael Berryman ma è stato diverso perché mi ha preso con se questo film..
Alla fine mi sono commosso, ho intenzione di tatuarmi il mitiko eroe del film addosso, l'uomo che ha voluto dimostrare fino in fondo a se stesso quello che è veramente.
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andre88
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venerdì 25 agosto 2006
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il film più splatter che io ricordi
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Non è difficile notare il fulcro attorno cui ruota il film intero; LA VIOLENZA. Una violenza disumana che permea nell'aria e prende subito il sopravvento su qualsiasi altra cosa.......mi è difficile ricordare un film più splatter di questo.
Certe cadute di stile, però,( vedi il cane che in un certo senso vendica la morte della sua compagna )fanno crollare il film in quell' abisso di titoli riusciti a metà.
Insomma, lo consiglio agli amanti del genere e a chi abbia voglia d vedersi un sano horror.
Attenzione però......lo guardi una volta e poi via nel dimenticatoio.
qusi 2 ore spese bene...tutto sommato
[+] ciao
(di vittorio)
[ - ] ciao
[+] il cane sembrerà pure ridicolo, ma
(di la parda flora)
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