Bel film argentino che il dotato regista uruguaiano Israel Adrián Caetano (classe 1969), costruisce sul romanzo autobiografico "Pase libre: la fuga de la Mansión Seré" di Claudio Tamburini. Il film, approdato a Cannes nel 2006, racconta il sequestro, la tortura e la fuga di uno studente universitario nonché portiere di calcio, “risucchiato” dagli squadroni della morte paramilitari (1976-1983). La “prodezza” è più unica che rara, in Argentina, in un’epoca segnata da 30.000 scomparsi.
Dopo La notte delle matite spezzate e Garage Olimpo, la cinepresa si piazza in poche stanze di un centro clandestino di detenzione e racconta con grande talento artigianale, ritmo incandescente ed economia narrativa l’orrore in un interno.
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Bel film argentino che il dotato regista uruguaiano Israel Adrián Caetano (classe 1969), costruisce sul romanzo autobiografico "Pase libre: la fuga de la Mansión Seré" di Claudio Tamburini. Il film, approdato a Cannes nel 2006, racconta il sequestro, la tortura e la fuga di uno studente universitario nonché portiere di calcio, “risucchiato” dagli squadroni della morte paramilitari (1976-1983). La “prodezza” è più unica che rara, in Argentina, in un’epoca segnata da 30.000 scomparsi.
Dopo La notte delle matite spezzate e Garage Olimpo, la cinepresa si piazza in poche stanze di un centro clandestino di detenzione e racconta con grande talento artigianale, ritmo incandescente ed economia narrativa l’orrore in un interno. La labilità fra il Bene e il Male, fra la Vita e la Morte, in una situazione infernale. La suspense irrespirabile si risolve, poco prima che i prigionieri “risucchiati” vengano ammazzati. Caetano non intende far inorridire con inquadrature da documentario, non fa un’analisi ideologica, non pone domande sulla Storia, non fornisce risposte all’interno di un dibattito ancora aperto in Argentina. Cerca qualcos’altro e ci riesce a mio avviso: riesce a trasmettere la forza della vita e la prevalenza dello spirito di squadra: quattro ragazzi nudi e ammanettati, riescono a calarsi da una finestra in strada. Uno da solo non sarebbe riuscito a cogliere l’inattesa occasione buona. Bravissimi gli attori, tra cui Rodrigo de la Serna, l’amico del Che in Diarios de la motocicletta.
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[+] ottima analisi
(di arnolfo)
[ - ] ottima analisi
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