marino
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giovedì 18 gennaio 2007
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allegria velata....
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Simpatico film interpretato da due terribili vecchietti con ancora tanta voglia di amare e divertirsi...Buona dose di ottimismo per chi, come me, entrato nella terza età si sente ormai quasi arrivato al traguardo e sta perdendo piano piano gli stimoli base della vita! L'unica velatura di tristezza della storia, peraltro non indifferente, lascia un po' d'amaro in bocca alla fine, ma non e' sufficiente a sminuire lo smalto di commedia allegra che riveste tutta la trama.
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stella
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lunedì 15 gennaio 2007
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esilarante
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Davvero una commedia da gustare, perché frizzante, perché non banale, perché lascia riflettere senza appesantire la narrazione. Io l'ho assaporata in lingua originale, della traduzione ancora non so nulla.
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elena
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domenica 14 gennaio 2007
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imperdibile!!!!
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Mi scusi Sig. Porro però Lei conosce ben poco della filmografia hispanoamericana.La Signora Zorrilla e ben sì uruguaiana e non argentina ed è la migliore attrice di tutti i tempi. Il film è un capolavoro che interpreta la realtà della borghesia e non la degrada. In fine, il film perde con il doppiaggio al italiano, in lingua originale è un altra cosa.
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pinco pallino
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mercoledì 10 gennaio 2007
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i sogni non invecchiano
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I SOGNI NON INVECCHIANO
"Come era tua moglie?" "Ordinata..." Si ride e ci si commuove; si riflette sulla possibilità e l'irrinunciabile diritto di sognare e innamorarsi essendo molto in là con gli anni; ci si interroga sulle modalità con la quale i figli di genitori anziani esercitino talvolta una irrispettosa intrusività mascherata sotto le apparenze di una ansiosa preoccupazione che può anche, non di rado, celare interessi per niente affettivi e molto concreti. E poi c'è altro: la malattia reale e l'ipocondria; le bugie che svelano una realtà e una realtà che ha nascosto a sé stessi tante verità; il rapporto con il tempo che rimane da vivere e con i propri desideri mai sopiti; la capacità di "investire" sulla propria felicità invece che sul futuro più o meno nebuloso di coloro cui ci legano vincoli di parentela; la possibilità insita nell'amore e nell'attrazione di rivoluzionare la vita propria ed altrui ed il pericolo di conservarsi statici in un viluppo di ricordi e memorie che paralizzano.
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I SOGNI NON INVECCHIANO
"Come era tua moglie?" "Ordinata..." Si ride e ci si commuove; si riflette sulla possibilità e l'irrinunciabile diritto di sognare e innamorarsi essendo molto in là con gli anni; ci si interroga sulle modalità con la quale i figli di genitori anziani esercitino talvolta una irrispettosa intrusività mascherata sotto le apparenze di una ansiosa preoccupazione che può anche, non di rado, celare interessi per niente affettivi e molto concreti. E poi c'è altro: la malattia reale e l'ipocondria; le bugie che svelano una realtà e una realtà che ha nascosto a sé stessi tante verità; il rapporto con il tempo che rimane da vivere e con i propri desideri mai sopiti; la capacità di "investire" sulla propria felicità invece che sul futuro più o meno nebuloso di coloro cui ci legano vincoli di parentela; la possibilità insita nell'amore e nell'attrazione di rivoluzionare la vita propria ed altrui ed il pericolo di conservarsi statici in un viluppo di ricordi e memorie che paralizzano. Un film tenero e romantico, da vedere...
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pinco pallino
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mercoledì 10 gennaio 2007
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i sogni non invecchiano
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"Come era tua moglie?"
"Ordinata..."
Si ride e ci si commuove; si riflette sulla possibilità e l'irrinunciabile diritto di sognare e innamorarsi essendo molto in là con gli anni; ci si interroga sulle modalità con la quale i figli di genitori anziani esercitino talvolta una irrispettosa intrusività mascherata sotto le apparenze di una ansiosa preoccupazione che può anche, non di rado, celare interessi per niente affettivi e molto concreti.
E poi c'è altro: la malattia reale e l'ipocondria; le bugie che svelano una realtà e una realtà che ha nascosto a sé stessi tante verità; il rapporto con il tempo che rimane da vivere e con i propri desideri mai sopiti; la capacità di "investire" sulla propria felicità invece che sul futuro più o meno nebuloso di coloro cui ci legano vincoli di parentela; la possibilità insita nell'amore e nell'attrazione di rivoluzionare la vita propria ed altrui ed il pericolo di conservarsi statici in un viluppo di ricordi e memorie che paralizzano.
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"Come era tua moglie?"
"Ordinata..."
Si ride e ci si commuove; si riflette sulla possibilità e l'irrinunciabile diritto di sognare e innamorarsi essendo molto in là con gli anni; ci si interroga sulle modalità con la quale i figli di genitori anziani esercitino talvolta una irrispettosa intrusività mascherata sotto le apparenze di una ansiosa preoccupazione che può anche, non di rado, celare interessi per niente affettivi e molto concreti.
E poi c'è altro: la malattia reale e l'ipocondria; le bugie che svelano una realtà e una realtà che ha nascosto a sé stessi tante verità; il rapporto con il tempo che rimane da vivere e con i propri desideri mai sopiti; la capacità di "investire" sulla propria felicità invece che sul futuro più o meno nebuloso di coloro cui ci legano vincoli di parentela; la possibilità insita nell'amore e nell'attrazione di rivoluzionare la vita propria ed altrui ed il pericolo di conservarsi statici in un viluppo di ricordi e memorie che paralizzano.
Un film tenero e romantico, da vedere...
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