stefano burini
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martedì 14 giugno 2011
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walking tall
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Quando va in scena Dwayne Johnson alias The Rock non si può certo pensare di accingersi alla visione di un film con la benché minima pretesa intellettuale e questo “Walking Tall” non fa certo eccezione, va tuttavia rimarcato che trovare, al giorno d'oggi, tra le nuove leve, qualcuno che sappia menare le mani come questo simpatico ex wrestler samoano è impresa quantomeno ardua. Il menu del film è presto elencato: botte, spari e ancora botte, servite con qualsiasi mezzo possibile e con una certa estetica distruttiva e sanguigna che dà tanta soddisfazione allo spettatore medio: niente coreografie, niente effetti speciali, solo “sana” violenza scacciapensieri, e in più la presenza fresca e divertente del clownesco Johnny Knoxville come spalla del protagonista.
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Quando va in scena Dwayne Johnson alias The Rock non si può certo pensare di accingersi alla visione di un film con la benché minima pretesa intellettuale e questo “Walking Tall” non fa certo eccezione, va tuttavia rimarcato che trovare, al giorno d'oggi, tra le nuove leve, qualcuno che sappia menare le mani come questo simpatico ex wrestler samoano è impresa quantomeno ardua. Il menu del film è presto elencato: botte, spari e ancora botte, servite con qualsiasi mezzo possibile e con una certa estetica distruttiva e sanguigna che dà tanta soddisfazione allo spettatore medio: niente coreografie, niente effetti speciali, solo “sana” violenza scacciapensieri, e in più la presenza fresca e divertente del clownesco Johnny Knoxville come spalla del protagonista.
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elgatoloco
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sabato 21 gennaio 2017
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the rock is the rock
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"Walking Tall"(2004)è un film dal ritmo indiavolato(non a caso dura decisamente meno del normale;almeno riferendomi al film visto in TV, ho calcolato 75 minuti al massimo, almeno dieci in meno rispetto a quelli"dichiarati"; quasi un mediometraggio non dichiarato come tale), molto veloce fin dall'inizio, dove le scene d'azione affidate al wrestler"The Rock"trovano in questo interprete, molto corporale(è veramente"the rock, ossia la roccia, come ho cercato di evidenziare nella tautologia scelta come frase di lancio)forse la migliore espressione: molto"macho", alto, prestante, "la roccia"(mentre il rock sembra essergli abbastanza estraneo, quasi quale simbolo di corruzione, mentre preferisce nettamente il country, identificato con il bene della campagna incorrotta e incorruttibile), dalla produzione di senso inequivoca: buoni i puri di cuore, cattivi i cattivi specultatori, chi costruisce ricchezze sulla disgrazia altrui(traffico di droga, giochi, casinò).
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"Walking Tall"(2004)è un film dal ritmo indiavolato(non a caso dura decisamente meno del normale;almeno riferendomi al film visto in TV, ho calcolato 75 minuti al massimo, almeno dieci in meno rispetto a quelli"dichiarati"; quasi un mediometraggio non dichiarato come tale), molto veloce fin dall'inizio, dove le scene d'azione affidate al wrestler"The Rock"trovano in questo interprete, molto corporale(è veramente"the rock, ossia la roccia, come ho cercato di evidenziare nella tautologia scelta come frase di lancio)forse la migliore espressione: molto"macho", alto, prestante, "la roccia"(mentre il rock sembra essergli abbastanza estraneo, quasi quale simbolo di corruzione, mentre preferisce nettamente il country, identificato con il bene della campagna incorrotta e incorruttibile), dalla produzione di senso inequivoca: buoni i puri di cuore, cattivi i cattivi specultatori, chi costruisce ricchezze sulla disgrazia altrui(traffico di droga, giochi, casinò). Tesi indiscutibili ma esposte in modo aprioristicamente"placcato", senza remore, senza riserve o distinguo di sorta; pare che"Walkin Tall"sia il remake di un film di trent'anni prima(che non conosco), ma certamente il tema e il suo"svolgimento"(il"plot", volendo)ricordano molto"Rambo", intendendo soprattutto il primo film con Stallone(a mente non ricordo il nome del regista), con il reduce, ovviamente"buono"che torna al paesello e lo trova"cambiato"molto in peggio... solo che qui, ben più che in "Rambo"(e Rambo number one è comunque essso stesso film degli anni Ottanta, anzi dell'inizio di quegli anni, dunque ha più di 20 anni in più del film di Kevin Bray), il tema della corruzione è quantomeno accennato, se non"svolto adeguatamente", solo che poi le soluzioni proposte, a colpi di pugni e altro, ricordano la ricetta"stalloniana"(poi proposta molte volte da Stallone anche e in parte soprattutto regista e sceneggaitore): "Tu sei la malattia, io sono la cura!"rivolto ai"vilains", ai"cattivoni"di turno...Poche novità, dove anche gli altri interpreti(le altre interpreti, perché in un film maschile anche "maschilista"la presenza femminile è comunque ampia)sono soprattutto"di contorno"rispetto a The Rock, il grande "facitore", il dominus della situazzione, l'attore in base al quale il film è realizzato. Interprete dalla sfaccettature invero scarse(sempre la stessa espressione o quasi, il"detto e parlato"non è giudicabile visto il doppiaggio...), "The Rock"è emblema di un certo cinenma, che non "si fa troppi problemi", che risolve le questioni in modo semplice e forse(solo forse?) troppo semplicistico, che certo non si preoccua di spaccare il"capello in quattro", ossia di analizzare, ma risolve tutto a colpi di locali spaccati, di "rotture"e di "spedizioni punitive", decisamente molto dure per chi le subisce... Un cinema al quale, peraltro, forse non è lecito chiedere di più, ossia degli approfondimenti. El Gato
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mercoledì 1 novembre 2017
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comunque un film
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"Walking Tall"di Kevin Bray(2004)è un film comunque efficace, nella rappresentazione di un mondo in disfacimento, dove i megapoteri(anche e soprattutto criminali)hanno totalmente soppiantato la legalità e la normalità di una cittadina di montagna e di campagna(il veccho sogno, anche hippie ma già prima della"beat generation", ma potremmo risalire fino a Mark Twain, almeno )inquinata da criminalità, ipermodernizzazione e diffusione massiccia della droga-il lontano esempio filmico è "The Midnight Cowboy"("Un uomo da marciapiede", 1969)di John Schlesinger con Jon Voight(padre di Angelina Jolie, inter cetera)e Dustin Hoffman, dove la situazione è contraria(il"campagnolo"arriva in città e ne scopre la corruzione)ma speculare a questa(l'eroe di guerra torna al suo paese e lo scopre in mano ai corrotti e corruttori), ma, per dire così, "il prodotto non cambia" , ma le forme sono molto diverse.
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"Walking Tall"di Kevin Bray(2004)è un film comunque efficace, nella rappresentazione di un mondo in disfacimento, dove i megapoteri(anche e soprattutto criminali)hanno totalmente soppiantato la legalità e la normalità di una cittadina di montagna e di campagna(il veccho sogno, anche hippie ma già prima della"beat generation", ma potremmo risalire fino a Mark Twain, almeno )inquinata da criminalità, ipermodernizzazione e diffusione massiccia della droga-il lontano esempio filmico è "The Midnight Cowboy"("Un uomo da marciapiede", 1969)di John Schlesinger con Jon Voight(padre di Angelina Jolie, inter cetera)e Dustin Hoffman, dove la situazione è contraria(il"campagnolo"arriva in città e ne scopre la corruzione)ma speculare a questa(l'eroe di guerra torna al suo paese e lo scopre in mano ai corrotti e corruttori), ma, per dire così, "il prodotto non cambia" , ma le forme sono molto diverse. Qui"in ballo"c'è Dwayne Johnson, detto non a caso"The Rock", fisico statuario, wrestler anche di terza generazione, campione sportivo, veramente, come dice il soprannome"una roccia", un "luchador", un combattente, affascinante o comunque capace di"bucare lo schermo"non solo per la statura e il fisico ma anche per le origini samoane che si riflettono nel colore della pelle, un attore e non solo che-ritengo-non si serve di alcno"stantman", ma fa tutto da sé. Convincente, dunque, anche se molto ingenua anche per come è presentata, la tesi di fondo fa quasi il pari con i vecchi film dove Charles Bronson(anche diretti da Michael Winner, che comuqnue era un signor regista...) faceva il super-vendicatore... IL pubblico, in ogni caso, vedendo il"buono"che rovescia il tavolo dei super-vilains, dei veri "cattivoni",fa chiaramente il tifo per il"buono"anche in mod rumoroso e nel 2004, rispettoa ad oggi, le multisale c'erano ma non nei piccoli centri, per es.(negli USA la situazione è molto diversa, ma comunque non del tutto opposta). Rimane un film emblematico, con tutti i suoi limiti, di come si possa fare cinema...un cinema non "di qualità", ma popolare, a patto che si chiarisca il concetto, lo si definisca un po'meglio.... El Gato
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