Ghosts of the abyss è un bel documentario sui resti del Titanic, ma non solo. Non sono del tutto sicuro che si tratti di un documentario data la falsa drammaticità della storia. Cameron e Bill Paxton si imbarcano in un'avventura sub oceanica per rivedere e ristudiare il leggendario transatlantico con gli occhi meravigliati di due bambini alle prese con il loro giocattolone preferito. Con loro ci sono scienziati ed esperti di riprese sottomarine. Durante il documentario si fondono armoniosamente le immagini dei resti del Titanic, immagini dell'ormai ex film più retribuito della storia, ed immagini originali con foto e filmati dell'epoca in cui avvenne la tragedia. A queste immagini segue la storia del prodigio tecnologico di una cinepresa sottomarina comandata a distanza che Cameron spinge al limite delle sue possibilità di navigazione sino ad andare incontro alla "tragedia", quando la telecamera di rompe in una sala del Titanic fantasma. Così anche la cinepresa fa la stessa fine del Titanic, salvo un miracoloso recupero da parte dello stesso Cameron. Ma la gioia dura poco, perchè dopo il miracolo, Cameron e il resto dell'equipaggio dovranno fronteggiare un Dramma reale, che li spiazzerà. Documentario fino ad un certo punto, perchè il regista crea una storia divertente in un crescendo di drammaticità che confluirà in un'esperienza catartica per Bill Paxton e il resto dell'equipaggio. Non è un film banale non soltanto per il montaggio sapiente, ma anche per elementi visivi che mettono a confronto natura e persone, cercando sempre di farle conciliare, anticipando, in una versione più realistica e cruda, ma entusiastica, la meraviglia tecnologica di Pandora. Imperdibile per i fan accaniti la scena in cui il re del mondo gioca a pallavolo seminudo sul ponte della nave.
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