elder
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giovedì 17 gennaio 2008
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un film da quarantena? non credo proprio!
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Immaginate un gruppo di giovani che, finita la scuola, decidono di darsi alla "baldoria" e che, per questo, affitano uno chalet in montagna. Beh, non credo che ci voglia molta fantasia per scoprire come andrà a finire: è il tipico contesto da film horror. Cabin Fever, a mio parere, non sviluppa niente di originale o di innovativo da questo punto di vista, accozzando come fa, tutti insieme, spunti orrorifici truculenti e sostanzialmente privi di senso. Cioè che mi affascina del film è l'assurdità delle situazioni. A conti fatti, in tutto il film, non c'è niente che debba realmente fare paura! Il virus non viene dall'inferno; gli abitanti del posto non peccano che di stupidità; il vicesceriffo non è che un sempliciotto col distintivo e anche l'uomo infetto non è che una persona sfortunata bisognosa d'aiuto.
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Immaginate un gruppo di giovani che, finita la scuola, decidono di darsi alla "baldoria" e che, per questo, affitano uno chalet in montagna. Beh, non credo che ci voglia molta fantasia per scoprire come andrà a finire: è il tipico contesto da film horror. Cabin Fever, a mio parere, non sviluppa niente di originale o di innovativo da questo punto di vista, accozzando come fa, tutti insieme, spunti orrorifici truculenti e sostanzialmente privi di senso. Cioè che mi affascina del film è l'assurdità delle situazioni. A conti fatti, in tutto il film, non c'è niente che debba realmente fare paura! Il virus non viene dall'inferno; gli abitanti del posto non peccano che di stupidità; il vicesceriffo non è che un sempliciotto col distintivo e anche l'uomo infetto non è che una persona sfortunata bisognosa d'aiuto. Tutto ciò significa che l'ingrediente più importante non è che l'aspettativa di chi guarda: stiamo guardando un film horror e siamo come convinti che debba spaventarci! Mi ha decisamente affascinato questo aspetto che, in qualche modo, si sublima in due scene: quella iniziale in cui il vecchio dice di aver conservato il fucile per i "negri" e quella in cui si scopre che il fucile doveva darlo ad un gruppo di cacciatori di colore. Insomma: sono le nostre orecchie a far suonare strane le parole del vecchio, quando tutto è normale...La scena finale, tra l'altro, non è che una gloriosa presa per i fondelli di tutti i film horror che pretendono di avere un senso...Cabin Fever è un film malato, assurdo, ma mi ha saputo sorprendere...
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lucylilù
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domenica 16 maggio 2004
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in balia della .... confusione
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Parto veramente infelice di una molto confusa regia con ancor più confusi attori, questo film non si può collocare nemmeno nella lista dei peggior horror mia visti. Privo totalmente della benchè minima originalità,la storia è solo un susseguirsi di avvenimenti devastanti, piaghe in già evidente stato di putrefazione e squartamenti vari senza alcun filo conduttore. L'unico imput relativamente interessante per la sopravvivenza al disgusto del film può esser dato dalla personalità del biondo bambino(cos'è, un Letcher in erba??) Orrore più che mai per il finale senza senso ove non si comprende l'assoluta mancanza di ricerca di fronte ad una preannunciata apocalittica catastrofica fine del mondo scaturita da un'innocente limonata.
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Parto veramente infelice di una molto confusa regia con ancor più confusi attori, questo film non si può collocare nemmeno nella lista dei peggior horror mia visti. Privo totalmente della benchè minima originalità,la storia è solo un susseguirsi di avvenimenti devastanti, piaghe in già evidente stato di putrefazione e squartamenti vari senza alcun filo conduttore. L'unico imput relativamente interessante per la sopravvivenza al disgusto del film può esser dato dalla personalità del biondo bambino(cos'è, un Letcher in erba??) Orrore più che mai per il finale senza senso ove non si comprende l'assoluta mancanza di ricerca di fronte ad una preannunciata apocalittica catastrofica fine del mondo scaturita da un'innocente limonata. Da perdere assolutamente.
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(di fra07)
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fluturnenia
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sabato 13 giugno 2009
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virus letale affligge branco di dementi
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Io di originale qua nn ci vedo un piffero. Solito virus cancrenoso solite vttime idiote. Un tizio malconcio chiede aiuto e questi che fanno? Lo ammazzano presi dal panico. Lo scemo di turno nn prima di qualche ora lo avave preso a fucilate sempre preso dal panico, oddio che schifo ha le verruche, e credendolo morto se ne torna a casa cm niente fossse, firulì firulà. Ma che razza di storyboard è mai questa? Eli Roth nel lontano 1995 scrive, con l'amico Randy Pearlstein, la storia di un misterioso virus che contagia un gruppo di studenti in vacanza, alias Cabin Fever che avrà incassi record in tutto il mondo. Mi chiedo come si può avere come sogno nel cassetto una stronzata di film come questo ma la cosa davvero tragica è questo successo globale.
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Io di originale qua nn ci vedo un piffero. Solito virus cancrenoso solite vttime idiote. Un tizio malconcio chiede aiuto e questi che fanno? Lo ammazzano presi dal panico. Lo scemo di turno nn prima di qualche ora lo avave preso a fucilate sempre preso dal panico, oddio che schifo ha le verruche, e credendolo morto se ne torna a casa cm niente fossse, firulì firulà. Ma che razza di storyboard è mai questa? Eli Roth nel lontano 1995 scrive, con l'amico Randy Pearlstein, la storia di un misterioso virus che contagia un gruppo di studenti in vacanza, alias Cabin Fever che avrà incassi record in tutto il mondo. Mi chiedo come si può avere come sogno nel cassetto una stronzata di film come questo ma la cosa davvero tragica è questo successo globale. Ma la gente ne ha di cervello. Questa pellicola vale tanto quanto le necrosi che procura il virus.
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nino p.
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domenica 1 marzo 2009
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un film dall'originale idea di base
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Premesso che questo film non lo reputo un capolavoro ne tantomeno un ottimo film, allo stesso modo non è da disprezzare. Diciamo che esso presenta un copione già abbondantemente visto in altre pellicole del genere ossia una casa isolata, un virus misterioso, un gruppo di superstiti che tenta di sopravvivere e l'indifferenza se non addirittura ostilità dell'ambiente esterno. Di questo film io elogio l'idea di base che definisco una novità assolutamente originale: un virus che a contatto col sangue determina la decomposizione del corpo; diciamo una sorta di metafora rappresentativa del decadimento scaturito da una società nella quale regna sovrana l'incomprensione e lo sfracelo dei valori anche se tutto cio' rappresentata, a tratti, in maniera esageratemente truculenta, ma del resto l'horror moderno è ormai fatto così.
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(di fiertel91)
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