luca scialò
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lunedì 1 novembre 2010
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uno psicologo alle prese con una figlia ribelle
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Lorenzo Caruso è un esimio psicologo vedovo, che ha un buon rapporto con la figlia tredicenne Giulia. Almeno finquando non scopre che quest'ultima è solo all'apparenza un'alunna diligente, mentre in realtà fa parte di una baby-gang dedita a piccoli furti nei supermercati. Di qui il loro rapporto si complica non poco, con il povero Caruso che non sa proprio che pesci prendere, arrivando però anche a sacrificarsi per lei pur di tentarne una disperata redenzione.
Ultimo film di Nuti prima della tragica piega che prenderà la sua vita negli anni successivi: depressione, alcool, tentativi di suicidio, fino al coma del 2006 durato oltre 2 mesi e che ancora oggi segna la sua vita dal punto di vista fisico, pima che professionale.
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Lorenzo Caruso è un esimio psicologo vedovo, che ha un buon rapporto con la figlia tredicenne Giulia. Almeno finquando non scopre che quest'ultima è solo all'apparenza un'alunna diligente, mentre in realtà fa parte di una baby-gang dedita a piccoli furti nei supermercati. Di qui il loro rapporto si complica non poco, con il povero Caruso che non sa proprio che pesci prendere, arrivando però anche a sacrificarsi per lei pur di tentarne una disperata redenzione.
Ultimo film di Nuti prima della tragica piega che prenderà la sua vita negli anni successivi: depressione, alcool, tentativi di suicidio, fino al coma del 2006 durato oltre 2 mesi e che ancora oggi segna la sua vita dal punto di vista fisico, pima che professionale. La trama sembra quasi voler essere un seguito di Caruso Pascoski, dato che si tratta di uno psicologo con il suo stesso nome. Anche gli anni trascorsi da quel film corrispondono con quelli della figlia Giulia: 13. Ma sono solo vaghe ipotesi, per una storia altrettanto vaga e mal sviluppata. Nuti ha tentato di cambiare strada, questa volta raccontando il difficile rapporto con le donne ma con una figlia in primis, e in seconda battuta con le sue ex e una prorompente cliente (Olga interpretata da Cecilia Dazzi).
Infine, anche il titolo sembra sconnesso alla storia, poichè Caruso è il vero succube e non colui che genera danni.
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elgatoloco
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domenica 21 gennaio 2018
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punulimo fim di nuti, stanco
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Nell'anno 2000 i problemi di salute di Francesco Nuti non erano esplosi, anzi erano ancora"nascosti"o addirittura di là a venire...Tuttavia, nel film"Caruso, zero in condotta"si avverte qualcosa di malinconico, di "depressivo", di irrisolto(volutamente)che rompe con la comicità dei film precedenti. Lungi dal far ridere o almeno sorridere(se non in pochisismi passaggi)il film, che a tratti ha qualche cenno comico(la domestica, forse martinicana, è l'elmento comico più forte, dovremmo dire, mentre Platinette si limita a una comparsata fantasmatica...), è un film angosciato-angoscioso, di uno psicologo "irrisolto"anche sul piano sentimentale, che, rimasto vedovo, non sa gestire la figlia ormai quattordicenne, entra in crisi, immaginando chissà quali disastri, che in parte sono semi-reali, in parte invece minime trasgressioni che potrebbero far presentire piccoli drammi.
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Nell'anno 2000 i problemi di salute di Francesco Nuti non erano esplosi, anzi erano ancora"nascosti"o addirittura di là a venire...Tuttavia, nel film"Caruso, zero in condotta"si avverte qualcosa di malinconico, di "depressivo", di irrisolto(volutamente)che rompe con la comicità dei film precedenti. Lungi dal far ridere o almeno sorridere(se non in pochisismi passaggi)il film, che a tratti ha qualche cenno comico(la domestica, forse martinicana, è l'elmento comico più forte, dovremmo dire, mentre Platinette si limita a una comparsata fantasmatica...), è un film angosciato-angoscioso, di uno psicologo "irrisolto"anche sul piano sentimentale, che, rimasto vedovo, non sa gestire la figlia ormai quattordicenne, entra in crisi, immaginando chissà quali disastri, che in parte sono semi-reali, in parte invece minime trasgressioni che potrebbero far presentire piccoli drammi. Poi la questione della pistola trovata dalla figlia, di cui si assume la responsabilità, dove poi tutto lo scagiona, rispetto a un omicidio avvenuto vari anni prima della vicenda narrata. Storia comunque quasi"abborracciata", in bilico tra la volontà di divertire e quella di essere invece"seria"a pieno titolo, con qualche risvolto grottesco, come nella "misura"nutiana tipica. Lontani i tempi di storie più tipicamente"sue", Nuti oscilla tra diversi stati d'animo, che rende solo parzialmente. Da notare Nuti anche come interprete(ça va de soi, diremmo), Remo Remotti, Apamulto Cafua(la governante)e la giovanissima Giulia Serafini. El Gato
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elgatoloco
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sabato 30 gennaio 2021
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film con dei"buchi neri"
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"Caruso, zero in condotta"(Franesco Nuti, scritto dal regista con Ugo Chiti e Carla Giulia Casalini, 2001), penuttimo film(sperando in un recupero...)del comico.attore-regista.autore fioreltino, interpreta qui uno psicologo, vedovo, che dunque educa da solo una figlia che, adolescente(a 13 anni)comincia a preoccupare il padre, facendo parte di una baby-gang e alro ancora(ragazzzi, etc.), ma sarà lo stessopadre, indeciso nella scelta di una futura partner, a finire nei guai per una pistola trovata per caso su una spieggia, che anni prima aveva ucciso qualcuno... Ovviamente lui è fuori da ogni"giro"di colpevolezza possibile, ma un poì'di carcere se lo dovrà sorbire.
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"Caruso, zero in condotta"(Franesco Nuti, scritto dal regista con Ugo Chiti e Carla Giulia Casalini, 2001), penuttimo film(sperando in un recupero...)del comico.attore-regista.autore fioreltino, interpreta qui uno psicologo, vedovo, che dunque educa da solo una figlia che, adolescente(a 13 anni)comincia a preoccupare il padre, facendo parte di una baby-gang e alro ancora(ragazzzi, etc.), ma sarà lo stessopadre, indeciso nella scelta di una futura partner, a finire nei guai per una pistola trovata per caso su una spieggia, che anni prima aveva ucciso qualcuno... Ovviamente lui è fuori da ogni"giro"di colpevolezza possibile, ma un poì'di carcere se lo dovrà sorbire. Pieno di rimandi a film passati dello stesso autore(in prmi "Caruso Pascoski, di padre polacco"del 1988, da cui"capta"varie sequenze, pieno di fantasmi(la donna ce era sua moglie ed è morta, la ragazza che frequenta), di temi-leitmotiv già strajsati(i palloncini, un "eterno ritorno"da film precedenti). il film purtroppo manca di quello che potremmo definire"filo logico portante", di una struttura orientante quale l'educazione(esempi), la vedovanza, il rapporto con la propria psiche e quella degli altri(è psicologo e psicanalista), con i fantasmi della propria ediucazione, con un padre autoritario che non parla mai, con le forze"dell'ordine ,con la stessa psicologia e psicanalisi"etc., né s'arrischi veramentea, come invece faceva in altri casi, a rasentare il"fondo del burrone"; ossia l'a-senso, la mancanza di senso logico, il nonsense, in altri termini. Comunque piacevole in singole situazioni, quest'opera di Nuti resta al di qua di altre, che invece sono molto più decisamente"risolte"proprio nell'accezione che indicavo prima("Ad Ovest di Paeperino"di Benvenuti, del 1981, a parere di chi scrive, rimane il suo film migliore ma là Nuti era solo interprete protagonista con altri, o meglio con gli altri degli allora"GIancattivi"). Gustose, appunto, singole situazioni, come l'irruzione della girl-firiend nelle situazioni più imbarazzanti, come durante la retata in casa o invece della figlia quanto è a letto con l'amante... O le sequenze dell'analisi, quando si trova di fronte un trans.suora(o aspirante tale)resa da Paltinette in modo decisamente notevole. Ma è in complesso che illm, che ha avuto scarso riscontrtro di pubblico e di critica, si deve considerare un"flop"... Peccato per Nuti, che rimane un personaggio centrale dello spettacolo italiano, in quanto esponente asoslutamente"di punta" della comicità toscana, in quanto "altro"rispetto all0industria cinematografica e anche televisiva, a varue akte"istanze", Da recuperare certamente, in occasione d un'antologica sull'autore/attore, speriamo mai in chiave commemorativa, ovviamente... Bene Giulsia Serafini, Cecilia Dazzi, bene Nuti cantante oltre che interprete, Remo Remotti, detto"Freud", che ha letto in carcere tutti i libri della(forse ricca^)biblioteca . El Gato
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