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Lorenzo Caruso è un esimio psicologo vedovo, che ha un buon rapporto con la figlia tredicenne Giulia. Almeno finquando non scopre che quest'ultima è solo all'apparenza un'alunna diligente, mentre in realtà fa parte di una baby-gang dedita a piccoli furti nei supermercati. Di qui il loro rapporto si complica non poco, con il povero Caruso che non sa proprio che pesci prendere, arrivando però anche a sacrificarsi per lei pur di tentarne una disperata redenzione.
Ultimo film di Nuti prima della tragica piega che prenderà la sua vita negli anni successivi: depressione, alcool, tentativi di suicidio, fino al coma del 2006 durato oltre 2 mesi e che ancora oggi segna la sua vita dal punto di vista fisico, pima che professionale. La trama sembra quasi voler essere un seguito di Caruso Pascoski, dato che si tratta di uno psicologo con il suo stesso nome. Anche gli anni trascorsi da quel film corrispondono con quelli della figlia Giulia: 13. Ma sono solo vaghe ipotesi, per una storia altrettanto vaga e mal sviluppata. Nuti ha tentato di cambiare strada, questa volta raccontando il difficile rapporto con le donne ma con una figlia in primis, e in seconda battuta con le sue ex e una prorompente cliente (Olga interpretata da Cecilia Dazzi).
Infine, anche il titolo sembra sconnesso alla storia, poichè Caruso è il vero succube e non colui che genera danni.
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