taniamarina
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mercoledì 15 settembre 2010
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la morte si innamora della vita
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La morte entra in punta di piedi nella vita di un uomo ricchissimo, facendolo riflettere sulle cose ontologiche della vita stessa. Il film gioca sul segreto desiderio di ognuno di noi di poter interagire con una vita dopo la morte, condendo il tutto con l'amore idilliaco ed impossibile tra due bellissime creature. E' una pellicola delicatissima, gli attori sono bravissimi tra i quali spicca (inutile dirlo) l'intensissima recitazione di Hopkins. Alcune frasi si ricordano per la grande profondità, e la fotografia appare francamente impeccabile. Ma il finale sembra voler forzatamente accontentare la schiera di persone innamorate dell'amore platonico, riducendo il film ad un messaggio pregievolmente patinato ed aristocratico, precipitando nel tunnel delle telenovelas impacchettate ad arte.
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La morte entra in punta di piedi nella vita di un uomo ricchissimo, facendolo riflettere sulle cose ontologiche della vita stessa. Il film gioca sul segreto desiderio di ognuno di noi di poter interagire con una vita dopo la morte, condendo il tutto con l'amore idilliaco ed impossibile tra due bellissime creature. E' una pellicola delicatissima, gli attori sono bravissimi tra i quali spicca (inutile dirlo) l'intensissima recitazione di Hopkins. Alcune frasi si ricordano per la grande profondità, e la fotografia appare francamente impeccabile. Ma il finale sembra voler forzatamente accontentare la schiera di persone innamorate dell'amore platonico, riducendo il film ad un messaggio pregievolmente patinato ed aristocratico, precipitando nel tunnel delle telenovelas impacchettate ad arte. Ma rimane un film notevolissimo, calmo, intenso e sottilmente ironico. I difetti si fanno perdonare
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weach
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sabato 21 agosto 2010
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quando lei arriva si pronto??
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Bello il tema : quando arreva lei sei pronto? ma chi? Si lei, la morte.
Questo è il tema sviluppato dal regista Martin Brest .
Una commedia sentimentale , di riflessione, intelligente su un tema universale e misterioso: l'ultima chiamata prima del riposo..................lungo.
Due attori eccelenti Anthony Hopkins e Brad Pitt per interpretare il tema dell' incontro fra la morte e chi la deve accettare il tutto condito di eleganta ,ironia , profondità ,nostalgia ,brio!
Ma sorprende una morte che prende le sembianze di Brad Pitt e sorprende quando la morte vuole abbraccia quell'attore infinito che è Anthony Hopkin:da questo gioco delle parti scaturisce un dialogo prima impossiblile, poi difficile ,poi amichevole , poi di accettazione .
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Bello il tema : quando arreva lei sei pronto? ma chi? Si lei, la morte.
Questo è il tema sviluppato dal regista Martin Brest .
Una commedia sentimentale , di riflessione, intelligente su un tema universale e misterioso: l'ultima chiamata prima del riposo..................lungo.
Due attori eccelenti Anthony Hopkins e Brad Pitt per interpretare il tema dell' incontro fra la morte e chi la deve accettare il tutto condito di eleganta ,ironia , profondità ,nostalgia ,brio!
Ma sorprende una morte che prende le sembianze di Brad Pitt e sorprende quando la morte vuole abbraccia quell'attore infinito che è Anthony Hopkin:da questo gioco delle parti scaturisce un dialogo prima impossiblile, poi difficile ,poi amichevole , poi di accettazione . .
Tutto però si complica quando Joe Black ( alias la morte impersonato come detto da Brad Pitt) si innamora .
Lieto fine perchè la storia vuole essere a lieto fine : il corpo di Joe Black viene restituito al legittimo propetario che avrà nuova vita e l'opportunità di innamorarsi.
C'è altro da dire : assolutamente film equilibrato , gradevole e nello stesso tempo profondo ,che nel finale perde qualche punto per alcuni eccessi nel sentimentalismo retorico tipicamente americano.
Ribadisco un film che ci regala comunque due ore veramente speciali!
weach
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aratos
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giovedì 29 aprile 2010
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strepitosa novella d'amore
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Un gran film sull’immenso, imprevedibile ed affascinante tema dell’amore, spiegato in una colta chiave metaforica fondata su una trama inedita. Sontuose recitazioni di Anthony Hopkins e Brad Pitt, rispettivamente nei ruoli di un ricchissimo uomo di successo e di un giovane che impersoni fica la Morte. Numerose le scene che trasmettono impetuosi sentimenti di ogni tipo, con l’obiettivo di colpire numerosamente il cuore dello spettatore.
Impareggiabile la scena d’amore tra Pitt e la Forlani, il tutto accompagnato da una strepitosa colonna sonora tra le più sentimentali che si siano mai sentite.
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algorad
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giovedì 22 aprile 2010
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l'umanizzazione della morte
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Un film magistralmente interpretato da due attori quali Brad Pitt e Anthony Hopkins, il carnefice e la vittima, e da una sorprendente, per bravura e bellezza, Claire Forlani. L'intuizione dell'autore nel rendere la storia originale sta nel fatto che la Morte viene umanizzata con pregi e difetti materiali, tipici dell'essere umano, ovvero talora si denotano l'arroganza e la presunzione (nell'imporre le proprie decisioni, irrevocabili, a Hopkins), nonché il tradimento e l'egoismo (nel mancare di parola e decidere di portare con se anche una seconda vita, quella della figlia del magnate, interpretata da Claire Forlani); poi osserviamo i lati positivi come la dolcezza e la pietà (nella fase di innamoramento della stessa Forlani e nel dialogo con l'anziana paziente in ospedale), nonché nella sorprendente e manifesta curiosità per la vita di un uomo famoso, trascorsa sempre in auge.
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Un film magistralmente interpretato da due attori quali Brad Pitt e Anthony Hopkins, il carnefice e la vittima, e da una sorprendente, per bravura e bellezza, Claire Forlani. L'intuizione dell'autore nel rendere la storia originale sta nel fatto che la Morte viene umanizzata con pregi e difetti materiali, tipici dell'essere umano, ovvero talora si denotano l'arroganza e la presunzione (nell'imporre le proprie decisioni, irrevocabili, a Hopkins), nonché il tradimento e l'egoismo (nel mancare di parola e decidere di portare con se anche una seconda vita, quella della figlia del magnate, interpretata da Claire Forlani); poi osserviamo i lati positivi come la dolcezza e la pietà (nella fase di innamoramento della stessa Forlani e nel dialogo con l'anziana paziente in ospedale), nonché nella sorprendente e manifesta curiosità per la vita di un uomo famoso, trascorsa sempre in auge. L'ispirazione del film è chiaramente rivolta ad un classico della cinematografia, ovvero "Il Settimo Sigillo" di Ingmar Bergman, dove la Morte concede la possibilità di sopravvivenza alla sua vittima, il Cavaliere, sotto forma di una partita a scacchi. L'unica nota che fa un po' riflettere, in quanto piuttosto improbabile nel contesto generale di tale simbologia, è data dal fatto che un soggetto come la Morte possa avere curiosità di questo tipo e sia piuttosto impacciata con le faccende terrene, dando per scontato il suo trascorso, ovvero l'infinita esperienza di tutto ciò che avrebbe dovuto sicuramente aver visto nei millenni!
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dian71cinema
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sabato 24 ottobre 2009
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film originale e buon finale
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UN FILM CHE PRENDE NEL CUORE DECISAMENTE.. GRAZIE AD UN FELICE CONNUBIO TRA I DIVERSISSIMI BRAD PITT ED ANTHONY HOPKINS. PROBABILMENTE UNA DELLE PIU' FELICI INTERPRETAZIONI DEL GIOVANE E BELLO BRAD.. ANCHE PERCHE' LA SCENEGGIATURA GLIELO CONSENTE..SCENEGGIATURA CHE RISULTA ORIGINALE E TOCCANTE CHE TOCCA UN TEMA COSI' INQUIETANTE E PARTICOLARE MA LO FA CON UN TONO DELICATO E QUASI NOBILE. COMMEDIA DECISAMENTE A SFONDO ROSA CHE COMMUOVERA' MOLTO LE DONNE MA PIACERA' ANCHE AL SESSO MASCHILE. SCENA FINALE TOCCANTE CON MESSAGGIO SPIRITUALE POSITIVO PER I CREDENTI. VOTO 8
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alessio
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sabato 7 marzo 2009
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il fascino della morte
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Superba interpretazione di Hopkins e Pitt in un film che è come un'affresco pittorico in cui l'elemento affascinante che raffigura la morte soverchia l'intero film trascinando lo spettatore in un vortice di eleganza descrittiva e sensazioni legate a una forma espressiva che solitamente allontana l'uomo. In questo film invece l'uomo ne è avvicinato con ammaliante bellezza(vedi Brad Pitt) e ne esorcizza tutte le sue paure.
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a17540
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venerdì 27 febbraio 2009
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joe black/la morte
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Vi Presento Joe Black è un film interessante. Certo colpisce è la visione tutta “americana” della vita e della morte: il denaro, la posizione sociale, le gerarchie riverberano anche nell’ultraterreno. Brad Pitt/Joe Black/La Morte in vacanza nel mondo sceglie un bel corpo, la casa di un ricco e potente e giudica il valore della vita su parametri molto terreni e materialisti. Che poi il personaggio interpretato da A. Hopkins sia un imprenditore corretto, sia un uomo amato dalle figlie e stimato daglia amici è soltanto un di più. Viene scelto come guida da Joe Black, spinto quaggiù dalla noia, perchè ritenuto una persona interessante che ha vissuto una vita piena. Come quasi sempre nelle produzioni americane, si parla elementi ultraterreni lasciando Dio fuori dalla porta.
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Vi Presento Joe Black è un film interessante. Certo colpisce è la visione tutta “americana” della vita e della morte: il denaro, la posizione sociale, le gerarchie riverberano anche nell’ultraterreno. Brad Pitt/Joe Black/La Morte in vacanza nel mondo sceglie un bel corpo, la casa di un ricco e potente e giudica il valore della vita su parametri molto terreni e materialisti. Che poi il personaggio interpretato da A. Hopkins sia un imprenditore corretto, sia un uomo amato dalle figlie e stimato daglia amici è soltanto un di più. Viene scelto come guida da Joe Black, spinto quaggiù dalla noia, perchè ritenuto una persona interessante che ha vissuto una vita piena. Come quasi sempre nelle produzioni americane, si parla elementi ultraterreni lasciando Dio fuori dalla porta.
A livello di sceneggiatura il film soffre di qualche debolezza e pesa un po’ la lunga durata ma se vista come una piacevole favola sentimentale risulta assolutamente fruibile. Il comparto degli attori è tutto di alto profilo con A. Hopkins su tutti.
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xamu
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martedì 17 febbraio 2009
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..mi scioglie sempre..
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..devastante..
..sono convinto che potrei guardarlo e riguardarlo..
..e ancora..
..ma avrebbe sempre la forza di emozionarmi..
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luca
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mercoledì 21 gennaio 2009
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caramelllinaaaaaaaa
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kermitt
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mercoledì 21 gennaio 2009
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...senza parole..
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