lu pichi
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domenica 24 settembre 2023
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vincent gallo non è jim jarnusch e si vede.
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Dai tanti complimenti letti nelle recensioni mi ero illuso di vedere un bel film invece non è così, è un discreto film reso migliore dal finale. Christina Ricci, la Mercoledi del film "la famiglia Adams" qui interpreta una ragazzina pienotta che viene rapita e che poi pian piano si affeziona a Billy, personaggio solitario, problematico e nevrotico, interpretato da Vincent Gallo. Il film non l'ho trovato coinvolgente come c'è scritto nelle recensioni se non per il finale con il colpo di scena, sorvolando su alcuni errori nelle inquadrature che comunque non disturbano più di tanto, alla fine la trama e che l'amore vince su tutto e dico per fortuna, ma avrei preferito vedere altro, questo è un innamoramento di due persone sole e sfortunate ma se invece di un ragazzo e una ragazzina c'erano due barboni, due drogati, due circensi, due senzatetto era lo stesso, il film non ha bisogno proprio di questi due soggetti ha bisogno della loro sfortuna.
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Dai tanti complimenti letti nelle recensioni mi ero illuso di vedere un bel film invece non è così, è un discreto film reso migliore dal finale. Christina Ricci, la Mercoledi del film "la famiglia Adams" qui interpreta una ragazzina pienotta che viene rapita e che poi pian piano si affeziona a Billy, personaggio solitario, problematico e nevrotico, interpretato da Vincent Gallo. Il film non l'ho trovato coinvolgente come c'è scritto nelle recensioni se non per il finale con il colpo di scena, sorvolando su alcuni errori nelle inquadrature che comunque non disturbano più di tanto, alla fine la trama e che l'amore vince su tutto e dico per fortuna, ma avrei preferito vedere altro, questo è un innamoramento di due persone sole e sfortunate ma se invece di un ragazzo e una ragazzina c'erano due barboni, due drogati, due circensi, due senzatetto era lo stesso, il film non ha bisogno proprio di questi due soggetti ha bisogno della loro sfortuna. Ho visto film indipendenti fatti meglio. Come opera prima gli do pure qualche punto in più ma come film fine a se stesso è impossibile che lo riveda una seconda volta, gli unici che lo fanno o hanno una cotta per Christina Ricci in questa veste o per Vincent Gallo. Gli darei 2 stelle ma gliene do 1 perché non sono d'accordo con le 3,7 stelle dei commenti, davvero troppo generose per questo film.
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leonka
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domenica 6 maggio 2018
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molto originake
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L'ho visto tempo fà su Sky e mi è piaciuto molto. Film molto originale, forse in dei momenti manca un pò di ritmo ma comunque sempre gradevole ed anche imprevedibile. La scena dove poi Christina, vestita da Barbie cattiva balla sulle note di Moon child dei King Crimson secondo me è un piccolo capolavoro. CONSIGLIATO
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stefano capasso
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lunedì 8 giugno 2015
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l'amore che guarisce
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Billy esce di prigione senza saper esattamente cosa fare e dove andare. Nutre un vago sentimento di vendetta verso l’ex giocatori di football che col suo errore gli fece perdere tanto denaro da costargli la galera. Incontra Layla, una giovane ragazza che costringe a recitare la parte di sua moglie per poter andare a trovare i suoi genitori. Layla comincia ad affezionarsi a Billy e poco a poco anche lui riesce ad entrare in contatto con lei fino a rinunciare definitivamente ai suoi piani di vendetta.
Bel film questo di Vincent Gallo, una storia che calamita l’attenzione con la semplice narrazione degli eventi. E se per gran parte del film viene raccontata l’angoscia esistenziale di Billy e di Layla nel finale c’è spazio ad emozioni di altra natura.
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Billy esce di prigione senza saper esattamente cosa fare e dove andare. Nutre un vago sentimento di vendetta verso l’ex giocatori di football che col suo errore gli fece perdere tanto denaro da costargli la galera. Incontra Layla, una giovane ragazza che costringe a recitare la parte di sua moglie per poter andare a trovare i suoi genitori. Layla comincia ad affezionarsi a Billy e poco a poco anche lui riesce ad entrare in contatto con lei fino a rinunciare definitivamente ai suoi piani di vendetta.
Bel film questo di Vincent Gallo, una storia che calamita l’attenzione con la semplice narrazione degli eventi. E se per gran parte del film viene raccontata l’angoscia esistenziale di Billy e di Layla nel finale c’è spazio ad emozioni di altra natura. La perseveranza di lei nell’accettare lui cosi come è diventa una grande occasione di riparazione di vecchie ferite mai sanate. E per entrambi c’è spazio per una nuova vita. Molto interessante e congruente l’uso della macchina da presa, davvero insolito e che descrive esattamente il senso di instabilità e incompletezza dei protagonisti
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leonka
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martedì 13 maggio 2014
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un film dolcissimo e bizzarro
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L' ho visto tempo fa, forse questo influisce sul ricordo dei particolari, ma lo ritengo un bel film, in dei momenti un pochino lento ma comunque particolare e dolcissimo. Poi la danza della Ricci "lolita pienotta" ma graziosissima sulle note di "Moonchild" dei King Crimson per me è una scena indimenticabile!!
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francesco2
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giovedì 28 febbraio 2013
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se l'autoreferenzialità non è solo nostra(na)
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Al cinema italiano (si) rimprover(i)a(mo), con una certa frequenza di avere accentuato -Almeno a partire dagli anni '80- un'autoreferenzialità di fondo, complice anche- E soprattutto- l'assenza di grandi autori, eccetto la vecchia guardia, e col dilagare dei vari Pierini, gli unici fenomeni a stelle e strisce che riempissero i botteghini. Ma al di là dell'antiamericanismo che a volte investe anche la sfera cinematografica, non sempre -Ma a volte sì- sembriamo interrogarci sull'inconsistenza, persino forse un pò pretenziosa, di certe produzioni statunitensi.
L'opera prima di Gallo, nonostante il fascino visivo che lasciano trapelare certe immagini, sembrerebbe autoinserirsi in questa tendenza.
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Al cinema italiano (si) rimprover(i)a(mo), con una certa frequenza di avere accentuato -Almeno a partire dagli anni '80- un'autoreferenzialità di fondo, complice anche- E soprattutto- l'assenza di grandi autori, eccetto la vecchia guardia, e col dilagare dei vari Pierini, gli unici fenomeni a stelle e strisce che riempissero i botteghini. Ma al di là dell'antiamericanismo che a volte investe anche la sfera cinematografica, non sempre -Ma a volte sì- sembriamo interrogarci sull'inconsistenza, persino forse un pò pretenziosa, di certe produzioni statunitensi.
L'opera prima di Gallo, nonostante il fascino visivo che lasciano trapelare certe immagini, sembrerebbe autoinserirsi in questa tendenza. Il messaggio, certo, non è stoltamente ottimistico, e questo non è neanche poco; ma il quado familiare che dipinge, l'incontro col personaggio della Ricci e quello, fugacisimo, con una vecchia fiamma interpretata dalla più grande delle sorelle Arquette, ed il rapporto-Appena abbozzato, ed anche maluccio- con il macchiettistico personaggio ciccione, richiamano il peggiore Jim Jarmusch, una voglia più o meno consapevole -Pensiamo- di imitare, ma senza lasciar traccia, i fratelli Coen, etc.
Ma volendo essere più cattivi, si avverte nel personaggio un vittimismo di fondo che potrebbe essere quellodello stesso Gallo. E'vero che non costruisce certo il suo personaggio come un santo, anzi; ma è come se il suo disagio finisse per rappresentare quello dello stesso regista, che rischia di girare -Nel senso letterale e metaforico!_ un tantino a vuoto, senza trovare però una strada vera, se non nel già menzionato finale. Ma , è chiaro, questa -In ogni caso- è solo la sua opera prima.
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picassa
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domenica 27 gennaio 2013
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un cioccolatino!
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non capisco perchè il commento di Di Martino abbia una percentuale così bassa.
E' molto bello il film ed è molto bello leggere la recensione che te lo fa assaporare com fosse un dessert
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(di francesco2)
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mickey!
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sabato 22 gennaio 2011
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la storia di billy
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Paragonabile ad uno di quei racconti brevi che facilmente stuzzicano la curiosità umana, questa è la storia di Billy. Inizialmente sappiamo ben poco della figura infreddolita dagli stivaletti rossi che vaga silenziosamente per lo schermo: egli è appena uscito di prigione e ha estremissima urgenza di andare in bagno. Come scalando un colle, passo dopo passo veniamo a conoscenza dei pezzettini della sua sfortunata esistenza da outsider: per una scommessa maledetta finisce in gattabuia per 5 anni, mentre regala agli occhi dei genitori un presente illusorio che lo vede lavorare per il governo e un matrimonio felice con Wendy Balsam, immagine della storia d’amore che non ha mai vissuto realmente.
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Paragonabile ad uno di quei racconti brevi che facilmente stuzzicano la curiosità umana, questa è la storia di Billy. Inizialmente sappiamo ben poco della figura infreddolita dagli stivaletti rossi che vaga silenziosamente per lo schermo: egli è appena uscito di prigione e ha estremissima urgenza di andare in bagno. Come scalando un colle, passo dopo passo veniamo a conoscenza dei pezzettini della sua sfortunata esistenza da outsider: per una scommessa maledetta finisce in gattabuia per 5 anni, mentre regala agli occhi dei genitori un presente illusorio che lo vede lavorare per il governo e un matrimonio felice con Wendy Balsam, immagine della storia d’amore che non ha mai vissuto realmente. La vicenda narrata si svolge in meno di 24 ore, eppure il tempo concesso dal regista sembra sufficiente da permettere alla dolce malcapitata, Layla, di avvicinarsi al cuore di Billy e di riportare la sua anima all’insorgere della vita. Il sentimento rivendicativo viene soffocato e il portamento fallimentare di quest’uomo brusco e maldestro subisce una metamorfosi rapida e piacevole. Melodie pacate accarezzano ritmicamente sensazioni amare essenzialmente recepite dai violenti e brevi dialoghi e dalle inquadrature sproporzionate: è dunque così che prendiamo coscienza della debole natura di un protagonista freneticamente ripetitivo e insicuro, un uomo che preferisce mantenere lo sguardo basso e il capo incassato nelle fragili spalle che non aspettano altro che essere strette teneramente.
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batman77
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sabato 3 aprile 2010
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nevrotico
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Il titolo si riferisce ai Buffulo, la squadra di football; ossessione della madre e la rovina del protagonista.
Storia di un ragazzo nevrotico, turbato da un infanzia infelice.
Ottimo cast e regia. Lo consiglio.
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elvis shot jfk
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giovedì 8 gennaio 2009
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filmone!
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Mi aspettavo una mattonata sonnolenta....invece....che gran film! con quei discorsi senza senso, un pò ripetitivi e un pò poetici mi ha attaccato al televisore per tutta la sua durata.......bellissime le scene del bowling dove la Ricci balla il tip tap e quella dove Billy incontra per caso la sua ragazza (immaginaria?) delle superiori......una sola cosa.....non poteva fare pipì dietro ad un muro senza girare 10 locali diversi?
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riccardo
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martedì 6 gennaio 2009
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commovente
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mi ha talmente emozionato che ha fatto si che iniziassi una nuova professione
devo molto a questo film.....www.arteraul.com
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