entropy
|
martedì 1 dicembre 2015
|
imperdibile
|
|
|
|
Uno dei migliori film di sempre, il migliore nel suo genere. Un grande Matt Damon e un ancor più grande Robin Williams. A completare il già immenso cast c'è Ben Affleck, che fa bene il suo. Bellissima la disputa psicologo/professore e il confronto tra i due geni del film: Matt Damon e Robin Williams. Bellissimo il monologo sulla panchina. Dialoghi impeccabili, attori da oscar, scenoggiatura eccellente. Grazie per questo bellissimo film, toccante e avvincente.
|
|
[+] lascia un commento a entropy »
[ - ] lascia un commento a entropy »
|
|
d'accordo? |
|
toty bottalla
|
sabato 21 novembre 2015
|
storia intensa, prevedibile ma ben recitata!
|
|
|
|
Will è un ragazzo vent'enne orfano con un passato di maltrattamenti e abusi dai suoi genitori adottivi vive una vita di violenza e solitudine ma, ha un dono straordinario d'intelligenza e conoscenze matematiche uniche e geniali...Un film intenso ben diretto da Gus Van Sant sulla sceneggiatura di Damon e Affeck premiati con l'oscar, storia che si spalma in due ore di visione impegnata e che ci lascia apprezzare l'ottimo Robin Williams
( anch'egli premiato con l'oscar 98) e un'ottima prova corale del cast, forse la storia è un pò troppo prevedibile ma in fondo non è un thriller! Saluti.
|
|
[+] lascia un commento a toty bottalla »
[ - ] lascia un commento a toty bottalla »
|
|
d'accordo? |
|
filippo catani
|
sabato 13 dicembre 2014
|
vivere la vita
|
|
|
|
Boston. Un ragazzo di un quartiere povero fa le pulizie al MIT. Un giorno riesce a risolvere una difficilissima dimostrazione matematica redatta nella lavagna del corridoio. Il professore vorrebbe consacrarne la genialità ma il ragazzo ha un carattere difficile e, su disposizione del giudice, viene mandato da uno psicologo. Dopo una serie di fallimenti, quello giusto risulterà essere un vecchio compagno di corso del professore che cercherà di stabilire un contatto con il ragazzo.
Sceneggiatura originale premio Oscar e mai come in questo caso si può parlare di scelta azzeccata (recentemente Affleck in una intervista ha rivelato che quell'Oscar è stato una sorta di spartiacque per la sua carriera).
[+]
Boston. Un ragazzo di un quartiere povero fa le pulizie al MIT. Un giorno riesce a risolvere una difficilissima dimostrazione matematica redatta nella lavagna del corridoio. Il professore vorrebbe consacrarne la genialità ma il ragazzo ha un carattere difficile e, su disposizione del giudice, viene mandato da uno psicologo. Dopo una serie di fallimenti, quello giusto risulterà essere un vecchio compagno di corso del professore che cercherà di stabilire un contatto con il ragazzo.
Sceneggiatura originale premio Oscar e mai come in questo caso si può parlare di scelta azzeccata (recentemente Affleck in una intervista ha rivelato che quell'Oscar è stato una sorta di spartiacque per la sua carriera). Il film colpisce duro e non solo mostra i bassifondi di una città come Boston ma tocca temi sensibili. Primo di tutti quello della violenza in famiglia che tante anzi troppe scorie lascia nelle vittime. Ecco allora che Will non si fida di nessuno se non del gruppo di teppistelli con cui fa comunella ma che sono la sua famiglia. Per il resto evita di sfruttare il suo talento e di contraccambiare l'amore di una ragazza nascondendosi dietro un cinismo che in realtà nasconde qualcosa di più profondo. Ecco allora entrare in scena lo psicologo Williams (altro sacrosanto Oscar per il film). Le sedute saranno materia di scontro e crescita ma un punto prevarrà su tutti: è necessario vivere la propria vita cercando di fare quello che più ci piace senza obbligatoriamente percorrere la strada che porta a fama e ricchezza. L'importante è non rinunciare a vivere ma soprattutto a provare emozioni per quelle che sono per noi le persone speciali.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a filippo catani »
[ - ] lascia un commento a filippo catani »
|
|
d'accordo? |
|
mira3
|
lunedì 15 settembre 2014
|
rompere gli schemi
|
|
|
|
Peccato per il solito finale americano e scontato, è uno di quei film che ti lascia un messaggio, un messaggio che è facile da comprendere, ma difficile da interiorizzare. Il monologo dello psicologo al lago è il centro dal quale si articola il resto della storia, è un'esplicita critica all'insegnamento meccanico, degna di nota e dal significato più esplicativo la frase di Plutarco: " La mente non ha bisogno, come un vaso, di essere riempita, ma piuttosto , come legna, di una scintilla che l'accenda.
[+]
Peccato per il solito finale americano e scontato, è uno di quei film che ti lascia un messaggio, un messaggio che è facile da comprendere, ma difficile da interiorizzare. Il monologo dello psicologo al lago è il centro dal quale si articola il resto della storia, è un'esplicita critica all'insegnamento meccanico, degna di nota e dal significato più esplicativo la frase di Plutarco: " La mente non ha bisogno, come un vaso, di essere riempita, ma piuttosto , come legna, di una scintilla che l'accenda.
Ho percepito un bellissimo invito, un invito a fare. A non nascondersi dietro a qualche schema fittizio premeditato, per la sola paura di essere feriti o di provare emozioni, inoltre condanna la presunzione di sapere qualsiasi cosa, anche come andrà a finire la fine di un film che si sta guardando.
L'indole dell'uomo è quello di supporre, e lo fa in continuazione, anche e soprattutto nelle relazioni. Si immagina e si va oltre, a volte per puro bisogno di evadere, ma questo meccanismo ci distrae da quello che è il flusso della vita, anzi cerchiamo quasi di controllarlo, disconoscendo le miriadi di possibilità ed emozioni che si nascondono dietro ad ogni scelta.
La paura del protagonista di farsi conoscere è giustificata, non è facile esprimere se stessi all'interno di una società malsana, pronta solamente a giudicare e ad incanalare ogni cosa in uno standard da rispettare con assoluto rigore, e il solo ribellarsi alle regole denota diversità ed emarginazione ai confini della società stessa.
Questo film, se interpretato sotto una giusta chiave di lettura, può funzione da risveglio per la coscienza.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a mira3 »
[ - ] lascia un commento a mira3 »
|
|
d'accordo? |
|
paolp78
|
domenica 24 agosto 2014
|
robin williams magnetico
|
|
|
|
Film di straordinaria intensità emotiva.
Il protagonista Will (ragazzo problematico, dotato di qualità eccelse, ma penalizzato da un'infanzia difficile) conquista lo spettatore, che prende a cuore le sue sorti.
L'indole del protagonista è anche l'ostacolo da superare per l'altro personaggio di spicco del film, lo psicologo Sean, che deve vincere l'ostilità e la diffidenza del ragazzo per consentirgli di superare le sue paure ed i suoi blocchi psicologici.
La pellicola è godibile in ogni sua parte, ma quando c'è Robin Williams sullo schermo il livello si alza ulteriormente. I duetti con Matt Damon, sapientemente sceneggiati, possonno essere visti numerose volte senza mai stancare.
[+]
Film di straordinaria intensità emotiva.
Il protagonista Will (ragazzo problematico, dotato di qualità eccelse, ma penalizzato da un'infanzia difficile) conquista lo spettatore, che prende a cuore le sue sorti.
L'indole del protagonista è anche l'ostacolo da superare per l'altro personaggio di spicco del film, lo psicologo Sean, che deve vincere l'ostilità e la diffidenza del ragazzo per consentirgli di superare le sue paure ed i suoi blocchi psicologici.
La pellicola è godibile in ogni sua parte, ma quando c'è Robin Williams sullo schermo il livello si alza ulteriormente. I duetti con Matt Damon, sapientemente sceneggiati, possonno essere visti numerose volte senza mai stancare.
Affetto da piccole contraddizioni e qualche forzatura, che però serve a rendere la storia ancor più intensa. Contiene vari monologhi di notevole effetto.
Oltre a Williams e Damon, ottima recitazione degli altri personaggi di rilievo Stellan Skarsgard e Minnie Driver.
Psicologicamente impegnativo, ma appagante.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paolp78 »
[ - ] lascia un commento a paolp78 »
|
|
d'accordo? |
|
great steven
|
giovedì 8 agosto 2013
|
un film intelligente, ricco, maturo, appassionante
|
|
|
|
WILL HUNTING – GENIO RIBELLE (USA, 1997)
Diretto da GUS VAN SANT. Interpretato da MATT DAMON – ROBIN WILLIAMS – STELLAN SKARSGARD – BEN AFFLECK – MINNIE DRIVER
Protagonista di questa interessante storia d’iniziazione e maturità affettiva è il ventenne Will Hunting, ragazzo di un quartiere povero di Boston, che passa le serate con gli amici in birreria e pensa bene di sporcare la sua fedina penale con risse e altri piccoli crimini stradali. Lavora come bidello al Massachusetts Institute of Technology, ma ha un talento straordinario per la matematica: riesce a risolvere teoremi su cui i professori universitari faticano per anni; inoltre, la sua memoria fotografica gli permette di tenere a mente un intero testo dopo averlo letto.
[+]
WILL HUNTING – GENIO RIBELLE (USA, 1997)
Diretto da GUS VAN SANT. Interpretato da MATT DAMON – ROBIN WILLIAMS – STELLAN SKARSGARD – BEN AFFLECK – MINNIE DRIVER
Protagonista di questa interessante storia d’iniziazione e maturità affettiva è il ventenne Will Hunting, ragazzo di un quartiere povero di Boston, che passa le serate con gli amici in birreria e pensa bene di sporcare la sua fedina penale con risse e altri piccoli crimini stradali. Lavora come bidello al Massachusetts Institute of Technology, ma ha un talento straordinario per la matematica: riesce a risolvere teoremi su cui i professori universitari faticano per anni; inoltre, la sua memoria fotografica gli permette di tenere a mente un intero testo dopo averlo letto. Messo davanti alle proprie responsabilità dal tribunale e preso in consegna dal professor Lambeau, uomo avido di ricchezza dai pochi scrupoli, dovrà adempiere a due compiti: coadiuvare gli insegnanti nella risoluzione di problemi matematici di alto livello e parlare con uno psicologo, il simpatico e cordiale Sean McGuire. Il rapporto fra Will e Sean, vedovo da due anni e ancora innamorato della moglie defunta, andrà ben oltre la semplice dinamica dottore-paziente e porterà il ragazzo, nel frattempo innamoratosi di una bella studentessa e compreso amorevolmente dall’amico del cuore Chuckie, a sfoderare un potenziale di emozioni tanto magnifico quanto quello che sa usare coi numeri. Lambeau resterà dunque senza il suo pupillo, che partirà immantinente per la California per inseguire la ragazza che ama.
Un film intenso e godibilissimo, che mescola le caratteristiche di una commedia sobria ed elegante a quelle di un dramma psicologico da salotto, esaminando a fondo ogni personaggio e facendo scaturire da ciascuno un’ottima energia interpretativa. È uno dei rari casi di pellicole americane dove sono i personaggi a dirigere la danza, data la forte predominanza degli attori e dei rapporti che instaurano, assistiti anche dai brillanti dialoghi di M. Damon e B. Affleck, i due giovani interpreti autori anche della sceneggiatura premiata con l’Oscar. Il premio è andato anche meritatamente a R. Williams (attore non protagonista) che, con il suo professore garbato, altruista ed esperto ci regala momenti di sana allegria e di interessante riflessione. Il quadro dei temi affrontati è variegato: si passa dall’emarginazione alla difficoltà nel creare rapporti umani, dalla ricerca di figure parentali stabili e affidabili al diritto, che è poi anche dovere, di lasciarsi alle spalle un’infanzia insoddisfacente, condotta fra la miseria e la criminalità di quartiere, puntando sulle proprie doti e sulla capacità di crescere. Dalla notte dei tempi i geni, o comunque i "diversi", hanno faticato ad essere accettati dalla società e ad integrarsi in un sistema che non è molto clemente e permissivo nei loro confronti.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a great steven »
[ - ] lascia un commento a great steven »
|
|
d'accordo? |
|
iron beatrix
|
giovedì 13 settembre 2012
|
will, genio e sregolatezza
|
|
|
|
'Will Hunting, genio e sregolatezza' avrebbe potuto intitolarsi questo film capolavoro di Gus Van Sant, con la sceneggiatura originale scritta da Matt Damon (Will) e Ben Affleck, il fedele amico Chuckie. E' la storia forte di un carattere fragile come quello del giovane Will, spaccato tra un passato difficile, un presente abbastanza triste e un futuro insondabile. Una mente matematica Will, capace di venire a capo in pochi minuti di teoremi che hanno levato il sonno ai migliori professori del Mit.
[+]
'Will Hunting, genio e sregolatezza' avrebbe potuto intitolarsi questo film capolavoro di Gus Van Sant, con la sceneggiatura originale scritta da Matt Damon (Will) e Ben Affleck, il fedele amico Chuckie. E' la storia forte di un carattere fragile come quello del giovane Will, spaccato tra un passato difficile, un presente abbastanza triste e un futuro insondabile. Una mente matematica Will, capace di venire a capo in pochi minuti di teoremi che hanno levato il sonno ai migliori professori del Mit. Iinsieme al genio, la sregolatezza di una vita di periferia trascorsa assieme ad amici sempliciotti e parecchie pinte di birra. Due incontri cambieranno la sua squallida routine, quello col Prof. Lambeau e con lo psicologo Sean, due facce della stessa medaglia. Il primo vuol farlo diventare quello che lui non è riuscito a essere, un premio Nobel o qualcosa di simile; il secondo invece vuole 'solo' lasciarlo essere ciò che è, aprendo una breccia nel muro di sfiducia dovuta ai tanti abbandoni subiti. E Robin Williams non delude le aspettative conquistando l'Oscar come miglior attore non protagonista per un'interpretazione da brividi, seconda solo a quella de 'L'attimo fuggente' e pronunciando uno dei monologhi sull'amore più entusiasmanti della storia. Lo psicologo da lui interpretato è speculare a Will e per questo riesce a scardinare quella sua guardia alta e impenetrabile, degna di un pugile professionista, in una terapia è reciproca: anche Sean ha infatti un abbandono da elaborare e lo rivive attraverso il suo geniale paziente. Un film da vedere una volta per commuoversi e due volte per riflettere e infinite volte per imparare sempre qualche altra cosa, un quadro impressionista della mente umana e dei suoi incredibili meccanismi distruttivi.
[-]
[+] la miglior prova del buon robin williams
(di bella bartok!)
[ - ] la miglior prova del buon robin williams
|
|
[+] lascia un commento a iron beatrix »
[ - ] lascia un commento a iron beatrix »
|
|
d'accordo? |
|
matilde perriera
|
domenica 9 settembre 2012
|
chiavi inglesi,cinghie,bastoni di matilde perriera
|
|
|
|
Delusioni, amarezze, incertezze intessono la trama di Gus Van Sant. WILL HUNTING cattura chiunque lo assapori, insegna a dare e meritare fiducia, migliora le relazioni interpersonali, a vincere i fantasmi dell'inconscio. Il poliedrico artista, in 126 minuti, fa salire alla ribalta dei nomi che riescono a trovare la strada per rigenerare l'animo di un giovane sbandato particolarmente predisposto per le materie scientifiche deciso a distruggere le maschere sociali. Cosa ne sarebbe stato del GENIO RIBELLE se Sean Macguire avesse rifiutato di tessere la tela avviata da Gerald Lambeau e non avesse aiutato il bidello del Massachusetts Institute of Technology a scoprire l'uomo che giaceva addormentato nel ragazzo prodigio? O se Minnie Driver non avesse intravisto la tenera dolcezza nella coltre di ghiaccio? O se Chuckie Sullivan non l'avesse invogliato a sfuggire dalla realtà sonnolenta che impera nei sobborghi di Boston? USA 1997.
[+]
Delusioni, amarezze, incertezze intessono la trama di Gus Van Sant. WILL HUNTING cattura chiunque lo assapori, insegna a dare e meritare fiducia, migliora le relazioni interpersonali, a vincere i fantasmi dell'inconscio. Il poliedrico artista, in 126 minuti, fa salire alla ribalta dei nomi che riescono a trovare la strada per rigenerare l'animo di un giovane sbandato particolarmente predisposto per le materie scientifiche deciso a distruggere le maschere sociali. Cosa ne sarebbe stato del GENIO RIBELLE se Sean Macguire avesse rifiutato di tessere la tela avviata da Gerald Lambeau e non avesse aiutato il bidello del Massachusetts Institute of Technology a scoprire l'uomo che giaceva addormentato nel ragazzo prodigio? O se Minnie Driver non avesse intravisto la tenera dolcezza nella coltre di ghiaccio? O se Chuckie Sullivan non l'avesse invogliato a sfuggire dalla realtà sonnolenta che impera nei sobborghi di Boston? USA 1997. Il teatro dell'azione è un quartiere povero di Boston, in cui il cervello acutissimo, nel tempo libero, legge libri di ogni genere e possiede una profonda cultura in vari campi del sapere specialmente nella matematica, che riesce a padroneggiare fino ai livelli più sofisticati. Le competenze di Will, a 360° pure nelle discipline giuridiche e nella politica del Paese, lo portano a difendersi da solo in tribunale, a rifiutare colloqui di lavoro che Lambeau gli propone e, fatto ancora più clamoroso, a declinare, con un'analisi spietata, un'attività sottoposta al controllo del governo americano. Meglio spendere le proprie energie più proficuamente, magari difendendo Chuckie dagli attacchi di Clark; il fine per cui Damon interviene è quello di proteggere Sullivan, ma, senza rendersene conto, polarizza su di sé l'attenzione e incanta la studentessa ad Harvard. Il vincitore della medaglia Filtz per il calcolo combinatorio, intanto, lo affida a McGuire, la cui funzione sarà quella di assecondare il processo di liberazione dell'adolescente con alle spalle un passato orribile di bambino seviziato. I primi incontri sono conflittuali, tra di loro nessuna finzione perché ambedue provengono da un retroterra malfamato dominato dalla violenza e conoscono il sapore acido della sofferenza. Matt, lentamente, sfonda la corazza protettiva; l'intelligenza sovraumana, così, comincia ad aggrapparsi a valori nuovi, cementa le basi del suo nuovo edificio spirituale, abbraccia Robin Williams e scarica le ataviche tensioni in un pianto disperato; la sua epifania gli trasmette un benefico senso di liberazione ... Degna di rilievo la locandina italiana, in cui la risata fresca di Will, accompagnata dal sorriso sereno di Robin Williams, è vigorosa prolessi dei messaggi fortemente plastici che ricalcano il percorso spirituale di chi scopre, pur nella genialità, la propria normalità e si salva; altrettanto indicativa la parte posteriore della copertina, in cui Stellan Skarsgård s'intravede solo di scorcio, probabilmente perchè il luminare sollecita il giovane guidato nella velata speranza di trarne dei vantaggi anche per la propria carriera ... Il fertile intelletto, invece, si è ritrovato, ha dimenticato le chiavi inglesi, le cinghie sul tavolo, i bastoni da scegliere, mentre Chuckie è ancora dietro la porta che bussa ... Nessuno gli apre e si sente felice ... L'amico ha ascoltato il cuore ed è volato in California per gustare insieme a Skylar tante succose caramelle ...
[-]
[+] grazie a giacomo augello
(di matilde perriera)
[ - ] grazie a giacomo augello
|
|
[+] lascia un commento a matilde perriera »
[ - ] lascia un commento a matilde perriera »
|
|
d'accordo? |
|
michela papavassiliou
|
giovedì 28 giugno 2012
|
menti superiori
|
|
|
|
Will Hunting, interpretato da un intenso Matt Damon , e' un genio matematico allo stato puro. Al suo attivo qualche furtarello tra i sobborghi di una Boston senza facili orizzonti per un giovane spiantato come lui. In eredita' i segni di un' infanzia all'ombra di un padre violento che gli lasciava la scelta per l'arma delle sue percosse, tra cinghia e chiave inglese. Unico conforto un tris di amici ribelli ed allo sbando. Progetto cinematografico voluto dal duo Damon e Affleck, regala tra realta' e finzione l'immagine piena di cosa sia la sintonia e l'intesa di due amici. Questa pellicola americana del 1997 anticipa di quattro anni l'inglese A beautiful mind che riprendera' l'intrigante tematica di menti superiori e libere e del rischio di essere imbrigliati nella tela del potere sfrutta cervelli.
[+]
Will Hunting, interpretato da un intenso Matt Damon , e' un genio matematico allo stato puro. Al suo attivo qualche furtarello tra i sobborghi di una Boston senza facili orizzonti per un giovane spiantato come lui. In eredita' i segni di un' infanzia all'ombra di un padre violento che gli lasciava la scelta per l'arma delle sue percosse, tra cinghia e chiave inglese. Unico conforto un tris di amici ribelli ed allo sbando. Progetto cinematografico voluto dal duo Damon e Affleck, regala tra realta' e finzione l'immagine piena di cosa sia la sintonia e l'intesa di due amici. Questa pellicola americana del 1997 anticipa di quattro anni l'inglese A beautiful mind che riprendera' l'intrigante tematica di menti superiori e libere e del rischio di essere imbrigliati nella tela del potere sfrutta cervelli. Rimarchevole l'indagine psicologica di questa genialita' spontanea che, grazie alla guida dello psicoterapeuta Robin Williams nei panni di Mcguire, riuscira' a non cadere asservita al mero gioco di potere e denaro. 126 minuti da Oscar per la migliore sceneggiatura sotto la regia di Gus Van Sant. Da vedere. MP
[-]
|
|
[+] lascia un commento a michela papavassiliou »
[ - ] lascia un commento a michela papavassiliou »
|
|
d'accordo? |
|
brando fioravanti
|
giovedì 29 marzo 2012
|
essere diversi
|
|
|
|
Il film parla di un ragazzo con delle attidudini per le scienze matematiche eccezzionali. Un professore lo nota e cerca di inserirlo in qualche campo di ricerca, ma si accorge subito dei problemi comportali del protagonista, dovuti ha una vita difficile e sensa punti di riferimento. Così lo affida ad un suo amico psicologo molto stimato nel suo campo. Fra i due nasce un grande rapporto che va oltre l'amicizia. Lui sarà il padre che che non ha mai avuto. Ma non basta a trovare una soluzione verranno fuori tematiche molto complicate. Perche quando una persona ha qualche caratteristica che lo distingue deve sfruttarla a tutti i costi. se uno è bello deve diventare un modello, se uno è un genio deve diventare scienziato.
[+]
Il film parla di un ragazzo con delle attidudini per le scienze matematiche eccezzionali. Un professore lo nota e cerca di inserirlo in qualche campo di ricerca, ma si accorge subito dei problemi comportali del protagonista, dovuti ha una vita difficile e sensa punti di riferimento. Così lo affida ad un suo amico psicologo molto stimato nel suo campo. Fra i due nasce un grande rapporto che va oltre l'amicizia. Lui sarà il padre che che non ha mai avuto. Ma non basta a trovare una soluzione verranno fuori tematiche molto complicate. Perche quando una persona ha qualche caratteristica che lo distingue deve sfruttarla a tutti i costi. se uno è bello deve diventare un modello, se uno è un genio deve diventare scienziato. Anche i lavori per cos' dire normali hanno la loro importanza, ed è necessario che ci siano persone capaci a farli. Purtroppo chiunque noti queste sue capacità cercherà di spronarlo sensa capire il suo stato interiore. é comprensibile rimanere attaccato alla propria vita dopo tutto i soldi e il successo non sono tutto. Ma alla fine si arrendererà ad un mondo incomprensibile che pur considerandolo un genio non gli lasciano il diritto di scegliere per conto proprio.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a brando fioravanti »
[ - ] lascia un commento a brando fioravanti »
|
|
d'accordo? |
|
|