dqitos
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domenica 20 settembre 2015
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aggrappati... alla fine riescono.
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questo è un film di discreto divertimento con tante
sfaccettature dal sottofondo sociale e di classico ottimismo, un
gruppetto di amici trovatisi in difficoltà, decidendo di
vestirsi da operai e in qualche modo, senza togliere nulla al
diventato noto nella moda nonchè re
armani... prendendo le dovute distanze..., ovvio per i gusti
e tendenze da altre persone, si
denudano cantando adiacenti al palco per il gusto del
pubblico che apprezzandone le doti trasformano un
secondo lavoro in professione senza prendersi cura
della loro dignità, perchè quando qualcuno è sul palco,
che balli e canti ricorda che è meglio di
prendere ordini dal capofficina direi,
marchiando.
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questo è un film di discreto divertimento con tante
sfaccettature dal sottofondo sociale e di classico ottimismo, un
gruppetto di amici trovatisi in difficoltà, decidendo di
vestirsi da operai e in qualche modo, senza togliere nulla al
diventato noto nella moda nonchè re
armani... prendendo le dovute distanze..., ovvio per i gusti
e tendenze da altre persone, si
denudano cantando adiacenti al palco per il gusto del
pubblico che apprezzandone le doti trasformano un
secondo lavoro in professione senza prendersi cura
della loro dignità, perchè quando qualcuno è sul palco,
che balli e canti ricorda che è meglio di
prendere ordini dal capofficina direi,
marchiando... cilindri dovendo magari
vedere qualche manager in briefing per
rendersi conto dell'andamento e magari non essere
soddisfatto... vedendo il funzionamento di qualche nastro
guida prendendo... magari, non solo nota delle
problematiche non risolte
col ferro, o altre componenti di
fabbrica, essenziale e leggerissimo con voce
delicata e stridula uscito da quell'x
dell'anonimato non rompe alcun clichè, se non quello di
rendere comprensibile che
chiunque oggi se il livello di volontà è
accentuato disperatamente può trovarsi sul palco, che sia
jonhatan del grande f. od e. john, o non, anche se
stralunato, con tenerezza, e ottenere altrettanto
quel che non avrebbe creduto nessuno, micidiale.
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aristoteles
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giovedì 30 luglio 2015
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full enjoyment
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Il film tratta del delicato problema della disoccupazione ma con estrema leggerezza.
Gaz e' un nullafacente cronico ma simpaticissimo,e aggiungo vagamente somigliante a nino d'angelo.
Nel tentativo di risollevare la propria condizione ,anche per non perdere l'affido congiunto del figlio che ama tanto,insieme all'amico Dave mettera' su un gruppo di spogliarellisti tutti disoccupati ,assolutamente meravigliosi.
Si passa infatti dal ciccione ,all' afro con anca sporgente,dal superdotato all'aspirante suicida,etc. Tutti di una simpatia disarmante.
Il risultato e' un'ora e mezza di allegria.
Ambientato in una meravigliosa Sheffield.
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no_data
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giovedì 8 maggio 2014
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lo rivedrei mille volte
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leggero, divertente, anche realisitco!
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samuele capannolo
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venerdì 29 novembre 2013
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quando la disoccupazione ti lascia in mutande
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Gaz, un operaio inglese disocuppato, insieme al suo amico Dave, mette su insieme ad ex colleghi e amici incontrati da poco, uno spogliarello per sole donne. Un film che risolve grazie all'umorismo il problema della disoccupazione. La pellicola riesce benissimo a coinvolgere lo spettatore e tenerlo incollato alla sedia soprattutto grazie alle divertentissime battute e alla simpatia e la spontaneità dei protagonisti. Ottime anche le inquadrature che riescono ad immortalare perfettamente tutte le scene, specialmente l'ultima. Nota di merito va inoltre alle musiche azzeccatissime, purtroppo però per dei piccoli movimenti fuori tempo durante le coreografie. In ogni caso rimane comunque un ottimo film, teoria dimostrata dal box office e dall'oscar guadagnato.
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Gaz, un operaio inglese disocuppato, insieme al suo amico Dave, mette su insieme ad ex colleghi e amici incontrati da poco, uno spogliarello per sole donne. Un film che risolve grazie all'umorismo il problema della disoccupazione. La pellicola riesce benissimo a coinvolgere lo spettatore e tenerlo incollato alla sedia soprattutto grazie alle divertentissime battute e alla simpatia e la spontaneità dei protagonisti. Ottime anche le inquadrature che riescono ad immortalare perfettamente tutte le scene, specialmente l'ultima. Nota di merito va inoltre alle musiche azzeccatissime, purtroppo però per dei piccoli movimenti fuori tempo durante le coreografie. In ogni caso rimane comunque un ottimo film, teoria dimostrata dal box office e dall'oscar guadagnato.
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bart simpson
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giovedì 18 luglio 2013
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una commedia divertente ma anche molto riflessiva.
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Siamo a Sheffield(Regno Unito)e in città vige la dissocupazione,due operai Gaz(Carlyle)e Dave(Addy)insieme ad altri disoccupati come loro decidono di fare un numero di striptease per guadagnare qualche sterlina,lo spettacolo sarà un successo.
Una commedia molto divertente diretta da Peter Cattaneo e prodotta dall'italiano Uberto Pasolini che affronta con molta leggerezza ed ironia un tema molto delicato come la dissocupazione,ma personalmente credo il film faccia riflettere su una cosa:l'amore che ha un padre per il proprio figlio.
Pensiamoci un attimo,perchè Gaz decide di fare un numero di striptease?,la risposta è molto semplice:
Come ogni essere umano Gaz per vivere deve pagare gli alimenti,mantenere il figlio e la moglie,ma a causa della disoccupazione Gaz non riesce più a mantenere i suoi familiari e allora la moglie lo lascia e si mette con uno più benestante,ma nonostante tutto il nostro protagonista è disposto a tutto per avere una vita felice con il figlio e quindi Gaz decide di fare questo spogliarello fregandosene di quello che pensa la gente perchè in realtà non lo fa per accontentare le donne in cerca di sesso,ma lo fa per l'amore che prova per il figlio.
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Siamo a Sheffield(Regno Unito)e in città vige la dissocupazione,due operai Gaz(Carlyle)e Dave(Addy)insieme ad altri disoccupati come loro decidono di fare un numero di striptease per guadagnare qualche sterlina,lo spettacolo sarà un successo.
Una commedia molto divertente diretta da Peter Cattaneo e prodotta dall'italiano Uberto Pasolini che affronta con molta leggerezza ed ironia un tema molto delicato come la dissocupazione,ma personalmente credo il film faccia riflettere su una cosa:l'amore che ha un padre per il proprio figlio.
Pensiamoci un attimo,perchè Gaz decide di fare un numero di striptease?,la risposta è molto semplice:
Come ogni essere umano Gaz per vivere deve pagare gli alimenti,mantenere il figlio e la moglie,ma a causa della disoccupazione Gaz non riesce più a mantenere i suoi familiari e allora la moglie lo lascia e si mette con uno più benestante,ma nonostante tutto il nostro protagonista è disposto a tutto per avere una vita felice con il figlio e quindi Gaz decide di fare questo spogliarello fregandosene di quello che pensa la gente perchè in realtà non lo fa per accontentare le donne in cerca di sesso,ma lo fa per l'amore che prova per il figlio.
Ottimo il cast,Ottima la Colonna Sonora di Anne Dudley e memorabile la sequenza dei balli all'ufficio di collocamento.
Premiato con l'Oscar per la Miglior Colonna Sonora nella categoria Commedia Musicale nel 1998.
Concludo dicendo che per me questo film non è un capolavoro ma è sicuramente un buon film è che quindi merita la visione.
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valequeen
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venerdì 11 maggio 2012
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a voi il servizio completo!
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Sheffield - Inghilterra. Una città divenuta grande grazie all'industria del metallurgico subisce, 25 anni dopo, la famosa "crisi" lasciando numerosi operai in mezzo alla strada. Tra di essi ci sono i protagonisti principali di questo film: Gaz, separato e con un figlio col quale ha difficoltà a relazionarsi dati i pomeriggi "inusuali" che i due si trovano a trascorrere insieme, Dave, sposato con l'amata Jean ma fortemenre depresso, e Gerald, che non ha mai detto a sua moglie Linda di aver perso il lavoro. Un giorno, Gaz, suo figlio Nathan e Dave scoprono che in città sono arrivati i Chippendales, un famoso gruppo di spogliarellisti per i quali tutte le donne impazziscono e pagano un sacco di soldi per assistere ai loro spettacoli.
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Sheffield - Inghilterra. Una città divenuta grande grazie all'industria del metallurgico subisce, 25 anni dopo, la famosa "crisi" lasciando numerosi operai in mezzo alla strada. Tra di essi ci sono i protagonisti principali di questo film: Gaz, separato e con un figlio col quale ha difficoltà a relazionarsi dati i pomeriggi "inusuali" che i due si trovano a trascorrere insieme, Dave, sposato con l'amata Jean ma fortemenre depresso, e Gerald, che non ha mai detto a sua moglie Linda di aver perso il lavoro. Un giorno, Gaz, suo figlio Nathan e Dave scoprono che in città sono arrivati i Chippendales, un famoso gruppo di spogliarellisti per i quali tutte le donne impazziscono e pagano un sacco di soldi per assistere ai loro spettacoli. Gaz, ferito nel suo orgoglio di maschio virile, decide di metter su uno spettacolo di strip in modo da raccogliere i soldi necessari per continuare a vedere suo figlio e per dimostrare che gli "uomini comuni" non hanno nulla da invidiare ("..tanto per cominciare di pacco zero, c'hai un fiorellino!"). Si parte allora con i "provini" ed entrano a far parte del gruppo Cavallo e Guy, oltre a Gerald, convinto a fatica ma ritenuto fondamentale in quanto l'unico a saper ballare, e Lomper, il custode dell'ex acciaieria che poco prima aveva tentato goffamente di suicidarsi. Ma l'entusiasmo iniziale viene pian piano scalfito dalle difficoltà reali di metter su uno spettacolo di strip, il quale non soltanto costringe i 6 protagonisti a mettersi completamente a nudo fisicamente parlando, ma anche a doversi scoprire interiormente, lasciando emergere paure e sentimenti nascosti dal "personaggio" che ognuno di loro si è in qualche modo costruito agli occhi degli altri.
Un film splendido, garbato nonstante il linguaggio da "acciaieria" e lo strip. Una commedia dolce-amara in cui la malinconia della situazione di crisi in cui chiunque può riconoscersi si accompagna ad una colonna sonora che mette una gran voglia di ballare. Robert Carlyle e Tom Wilkinson, nei panni di Gaz e Gerald, spiccano su tutti.
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rongiu
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domenica 13 marzo 2011
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sax, sex and six socks! or rather "the focusing".
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The story begins ....
Sheffield - Acciaierie
Quando sei senza lavoro, diciamolo chiaro e forte, sei “messo da parte”, in tutti i sensi. Lo status di disoccupato con tutte le sue conseguenze, è la tua nuova carta di identità \quelle di credito o debito è preferibile consegnarle/ e con questa devi fare i conti.
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The story begins ....
Sheffield - Acciaierie
Quando sei senza lavoro, diciamolo chiaro e forte, sei “messo da parte”, in tutti i sensi. Lo status di disoccupato con tutte le sue conseguenze, è la tua nuova carta di identità \quelle di credito o debito è preferibile consegnarle/ e con questa devi fare i conti. L’habitat naturale nel quale ti muovi, che il giorno prima ti ha visto disinvolto “protagonista” diventa, giorno dopo giorno, una trappola. Una terribile trappola. Le persone, le cose, financo gli animali, sembrano guardarti come un extra e qualche cosa. La metamorfosi completa il suo ciclo, indipendentemente dalla posizione geografica che occupi e dallo situazione anagrafica che ti ritrovi. Ammogliato o no, con o senza prole. Insomma, sei uno strutturalmente cambiato, nel corpo e nella mente. L’operaio dell’acciaio, dei cinque continenti è accumunato dallo stesso, invalidante, destino. Sono sberle e sberleffi.
Se aggiungi che l’acciaieria nella nuova veste di “buttafuori”, l’hai sempre sentita tua, l’isolamento interiore è ancora più forte. Ti risulta difficile interagire con gli altri, continuare a dare un valore alla vita. Gli affetti cadono a picco come le quotazioni dei titoli azionari. Il tracollo economico è affiancato dal tracollo emotivo.
Il "sono" rimpiazza "l'ero".
E così succede che… anche a Sheffield, “forza motrice dell’industriale Nord della Gran Bretagna, gioiello della regione dello York Share; “casa” per oltre mezzo milione di persone e per altre migliaia che qui giungono ogni giorno per fare acquisti e per lavorare; succede che… 25 years later, i 90.000 occupati del settore “acciaio” sono diventati… unemployed steel.”, la loro mente come risposta “adattiva” subisce un lento, ma inesorabile processo di “ impoverishment ”. In questo ambiente, matura e prende il via l’umanissima avventura dei nostri eroi. L’anno è il 1997. Sono 6 (sei). Sono sei le teste co-pensanti, tutti di Sheffield, o ivi residenti da moltissimi anni, non più abituati a leggere il contenuto di una busta paga e che devono fronteggiare gli ineluttabili problemi derivanti dai mancati introiti. Ma, la voglia di non sentirsi “vinti”, la percezione di impotenza che ne consegue li convince ad iniziare un lungo viaggio dentro il comune senso del pudore ripercorrendone tutte le tappe. Gli ipermoralisti, sono invitati ad ampliare l’orizzonte visivo e mentale. Al termine del viaggio, probabilmente, nuove prospettive prenderanno vita, aspettando solo di essere realizzate. Probabilmente, è questo il punto.
Allestire uno spettacolo. L’obiettivo è – Allestire uno spettacolo - .
E che spettacolo!
Ma cosa offrire? Un “servizio completo”, testualmente “The Full Monty”.
Si sa, ogni gruppo ha un leader. Il nostro gruppo è capeggiato da un ex metalworkers. Gaz \Robert Carlyle/ è la “mente imprenditoriale”. Sposato e separato, vuole riconquistare l’affetto e la stima di moglie e figlio. Quest’ultimo, vera spina nel fianco per il papà oltre che suo produttore, gli fa da specchio della verità. In questo specchio Gaz trova forza e pazienza per un onesto agire. Così mi par di capire. Il progetto a prima vista sembra essere più una trovata goliardica che una idea imprenditoriale; tuttavia Gaz riesce a coinvolgere altri cinque componenti, un po’ conoscendoli di persona, frequentano come lui l'ufficio di collocamento, diventato col passar del tempo una specie di bar. Ed un po’ con memorabili audizioni “di tutto rispetto”. E' in queste “audizioni” che farete la conoscenza del “mitico” Cavallo \ Paul Barber /. Il gruppo, coeso quanto un gomitolo di cotton candy, fino al momento della “prima”, si sottopone a duri e simpatici esercizi psicofisici per trovare la perfetta forma. Niente è lasciato al caso, tutto è curato nei minimi particolari, costumi, location, scenografia, e soprattutto le musiche.
Hot stuff (Donna Summer);
You sexy thing (Hot Chocolate);
Rock & roll (Gary Glitter);
We are family (Sister Sledge);
You can leave your hat on (Tom Jones). Per citarne alcune.
Il gruppo, davanti ad una sala gremita di persone, dopo un liberatorio quanto storico S . . . . . . . . . . riuscirà a mettere la parola fine a sacrifici, imbarazzi, emarginazioni, incomprensioni, parole non dette, amori mancati, amori persi, amori subiti, non capiti, bollette non pagate, beni rubati, beni confiscati e soprattutto alle DIVERSITA' ??? Peter Cattaneo \ regista / , Simon Beaufoy \ sceneggiatore / hanno saputo creare un social-mix-movie che consente spunti di riflessione sulle capacità dell’uomo di ri-nascere, di ri-elaborare il pensiero, sottoposto suo malgrado agli inevitabili stress “politici-economici-sociali”.
“The focusing - La messa a fuoco”. Quanti, sono in grado di farlo? E’ difficile, veramente molto difficile non amare i personaggi di questo film. Tutti.
Good Click!
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packmen
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venerdì 1 gennaio 2010
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deliziosa commedia inglese
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frizzante e divertente full monty non è un capolavoro ma va visto,la trama potrebbe annoiare ma poi vedendo il film vi ci si trova tutti gli ingredienti giusti per una commedia.Cast ottimo,spiccano Carlyle,Addy e Wilkinson
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simona
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sabato 27 dicembre 2008
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full monty
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Questo film è a dir poco spettacolare, è un misto di risate e sentimenti maschili. La prima volta che l'ho visto è stato quando avevo 13 anni! Mi sono divertita un mondo!
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riccardo
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venerdì 2 maggio 2008
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mitico film
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Affronta con leggerezza un problema non di poco conto e risulta davvero divertente. il messaggio che si può percepire è importante:in un mondo (anche quello lavorativo) che diventa sempre più selettivo e che impone certi canoni, si può riuscire far valere le proprie doti, anche se queste non rientrano tra essi.
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