Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore
Tra Dio e Belzebù, chi sceglie alla fine Abel Ferrara? In Il cattivo tenente (1992) aveva costretto Harvey Keitel a stare in bilico sulla linea che separa il Bene dal Male, il sublime dal pacchiano. Risultato? Aveva finito per far inciampare il film: invece di fargli spiccare il volo, l'aveva precipitato nel ridicolo. A molti non parve che si fosse conclusa con un tonfo la sua corsa attraverso l'inferno del Kitsch, la cattiva coscienza dell'Esagerazione, la retorica dello Smarrimento (ossia, della macchina da presa portata in mano). [...]
di Roberto Escobar, articolo completo (4899 caratteri spazi inclusi) su Il Sole-24 Ore