Luigi Paini
Il Sole-24 Ore
ci sono mezze misure nel mondo di Abel Ferrara, il regista di Occhi di serpente: alcol e droga a volontà, personaggi in preda a follia autodistruttiva, linguaggio che non lascia proprio nulla ai sottintesi. Come in Il cattivo tenente, il protagonista è ancora una volta Harvey Keitel, nei panni di un regista di New York al lavoro a Hollywood. Lo abbiamo visto marito e padre affettuoso nelle inquadrature che precedono i titoli di testa; eccolo ora grintoso fino al parossismo sul set, deciso a spremere il massimo dai suoi attori. [...]
di Luigi Paini, articolo completo (1690 caratteri spazi inclusi) su Il Sole-24 Ore