kronos
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sabato 28 maggio 2011
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molta cronaca, poca epica
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L'epopea di Geronimo ha molte potenzialità cinematografiche, a patto che non ci si perda in inutili orpelli storici. Esattamente l'errore commesso da Milius, che in questa sceneggiatura sceglie di castigare la dimensione epico-avventurosa a vantaggio della cronaca storica.
Ne è risultato un film dai due volti, una sorta di "vorrei ma non posso": affascinante nella confezione (splendidi i paesaggi del sud-ovest, fotografati con grande calore), a tratti coinvolgente, ma globalmente dispersivo e trattenuto. Ogni volta che il livello di pathos cresce, che la vicenda sembra prendere il volo, immediatamente dopo viene raffreddata dalla preoccupazione di ricostruire fedelmente le vicende storiche.
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L'epopea di Geronimo ha molte potenzialità cinematografiche, a patto che non ci si perda in inutili orpelli storici. Esattamente l'errore commesso da Milius, che in questa sceneggiatura sceglie di castigare la dimensione epico-avventurosa a vantaggio della cronaca storica.
Ne è risultato un film dai due volti, una sorta di "vorrei ma non posso": affascinante nella confezione (splendidi i paesaggi del sud-ovest, fotografati con grande calore), a tratti coinvolgente, ma globalmente dispersivo e trattenuto. Ogni volta che il livello di pathos cresce, che la vicenda sembra prendere il volo, immediatamente dopo viene raffreddata dalla preoccupazione di ricostruire fedelmente le vicende storiche.
E anche nel cast la pellicola appare ondivaga: eccellente Wes Studi, come tutti i comprimari Apache, bravi come sempre Robert Duvall e Gene Hackman, fastidiosamente fuori posto i 'bamboccioni' Matt Damon e Jason Patric.
In particolare Damon potrebbe vincere il concorso per "la peggior faccia da western" della storia del cinema...
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martedì 14 giugno 2011
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un indiano che fa pensare
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La storia di Geronimo, capo degli Apaches Ciricahua, che verranno portati in Florida alla fine del 1800, al di là di tutta la vicenda che si svolge, è bello da vedere per come è girato e per l'interpretazione data al personaggio Geronimo dall'attore Wes Studi. L'indiano immagina la fine che gli spetta e non vuole che avvenga, però poi è costretto ad arrendersi. Un momento molto incisivo e triste del film è alla fine, quando si vede il treno che trasporta pochi Apaches rimasti nella riserva americana e Geronimo lo fa notare, quando sente un Apaches che si ribella.
Trovo ingiusto che gli indiani, padroni della loro terra, dovessero rinunciare ad essa, ma la realtà era quella.
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