aristoteles
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giovedì 3 settembre 2015
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denuncia sopra le righe
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Discreto film di denuncia sull'abbandono di alcune realtà meridionali,in questo caso Napoli e zone limitrofe.
Furba la Wertmuller nel raccogliere simpatie attraverso un Villaggio che fa tenerezza e tanti bambini svegli,brillanti e che effettivamente crescono prima del dovuto.
Però in alcuni momenti si esagera e di brutto.
E' vero che alcune infrastrutture sono abbandonate e andrebbero totalmente ricostruite,è altrettanto vero che dirigenti scolastici e professori che lottano per cambiare il sistema ci sono e non possono essere dipinti come la preside del film.
Stesso discorso vale per collaboratori scolastici e alunni.
Infatti anche questi ultimi,nonostante il disagio e il degrado di alcune zone siano induscutibilmente allarmanti,vengono rappresentati in maniera grottesca.
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Discreto film di denuncia sull'abbandono di alcune realtà meridionali,in questo caso Napoli e zone limitrofe.
Furba la Wertmuller nel raccogliere simpatie attraverso un Villaggio che fa tenerezza e tanti bambini svegli,brillanti e che effettivamente crescono prima del dovuto.
Però in alcuni momenti si esagera e di brutto.
E' vero che alcune infrastrutture sono abbandonate e andrebbero totalmente ricostruite,è altrettanto vero che dirigenti scolastici e professori che lottano per cambiare il sistema ci sono e non possono essere dipinti come la preside del film.
Stesso discorso vale per collaboratori scolastici e alunni.
Infatti anche questi ultimi,nonostante il disagio e il degrado di alcune zone siano induscutibilmente allarmanti,vengono rappresentati in maniera grottesca.
Ad un certo punto durante le lezioni si assiste ad un vero show di volgarità davvero poco credibile.
Il saggio ed educato maestro che viene dal nord funziona bene nel film,nella realtà quotidiana non c'è bisogno del messia del settentrione per combattere sistemi fallaci.
A parte questo,il film emoziona,diverte e qualche volta fa scendere anche la lacrimuccia.
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fabio1957
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lunedì 29 giugno 2015
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il migliore film di paolo villaggio
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Non si può ignorare questo film della Wertumuller, veramente riuscito, ispirato al libro del compianto maestro Marcello D'orta.Era difficile portare i compitini degli alunni sullo schermo,ma la regista c'è riuscita egregiamente con garbo,arguzia e grande simpatia.Non è una commedia anche se spesso si ride,ma ha un retrogusto amaro.Napoli e dintorni sono una cartolina che spesso viene spedita agli spettatori,lasciandoli talvolta inorriditi o spaventati,talvolta indignati , talora piacevolmente sorpresi e altre volte come questa,si resta spiazzati.C'è miseria,solitudine,degrado ma anche solidarietà,umanità e tanta voglia di riscatto.
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Non si può ignorare questo film della Wertumuller, veramente riuscito, ispirato al libro del compianto maestro Marcello D'orta.Era difficile portare i compitini degli alunni sullo schermo,ma la regista c'è riuscita egregiamente con garbo,arguzia e grande simpatia.Non è una commedia anche se spesso si ride,ma ha un retrogusto amaro.Napoli e dintorni sono una cartolina che spesso viene spedita agli spettatori,lasciandoli talvolta inorriditi o spaventati,talvolta indignati , talora piacevolmente sorpresi e altre volte come questa,si resta spiazzati.C'è miseria,solitudine,degrado ma anche solidarietà,umanità e tanta voglia di riscatto.
Da sottolineare la prova di Paolo Villaggio che quando dismette i panni di Fantozzi o Fracchia dimostra di essere un grande attore.
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danielesk
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martedì 6 maggio 2014
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capolavoro indiscutibile
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Premetto che per quel che conta non sono napoletano ma devo dire che questo film non lo capisce e non lo apprezza solo chi ha preconcetti sul sud e su Napoli in particolare ad iniziare dal trittico di Laura, Luisa e Morando Morandini di cui spesso leggo recensioni oscene, non aggiungo altro.
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tommaso landa
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domenica 26 agosto 2012
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corzano, non arzano.
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La cittadina fittizia è Corzano, non Arzano.
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great steven
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lunedì 6 agosto 2012
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una lodevole interpretazione di villaggio
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IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO (IT, 1992) di LINA WERTMULLER con PAOLO VILLAGGIO - ISA DANIELI - CIRO ESPOSITO - GIGIO MORRA - PAOLO BONACELLI - ESTER CARLONI § Per un errore del computer, al maestro elementare ligure Marco Tullio Sperelli viene affidata la classe terza di una scuola
di Corzano, paesello in provincia di Napoli dove dilagano sporcizia, disorganizzazione, sfruttamento minorile e microcriminalità. Inoltre, i suoi giovani alunni sono ignoranti, più scalmanati che vivaci e già abituati a cavarsela alla meno peggio lavorando per strada. Per adattarsi a questa difficile realtà patirà molto,
ma riuscirà a farsi amici i bambini e, quando il Ministero della Pubblica Istruzione lo rimanderà al Nord, uscirà maturato dall'esperienza con essi.
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IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO (IT, 1992) di LINA WERTMULLER con PAOLO VILLAGGIO - ISA DANIELI - CIRO ESPOSITO - GIGIO MORRA - PAOLO BONACELLI - ESTER CARLONI § Per un errore del computer, al maestro elementare ligure Marco Tullio Sperelli viene affidata la classe terza di una scuola
di Corzano, paesello in provincia di Napoli dove dilagano sporcizia, disorganizzazione, sfruttamento minorile e microcriminalità. Inoltre, i suoi giovani alunni sono ignoranti, più scalmanati che vivaci e già abituati a cavarsela alla meno peggio lavorando per strada. Per adattarsi a questa difficile realtà patirà molto,
ma riuscirà a farsi amici i bambini e, quando il Ministero della Pubblica Istruzione lo rimanderà al Nord, uscirà maturato dall'esperienza con essi. Ormai sessantenne, Paolo Villaggio decide di invertire la rotta professionale passando a un ruolo più serio che si differenzia nettamente dai personaggi precedentemente interpretati (Fantozzi, Fracchia e affini), e il risultato che ne emerge è straordinario, senza istrionismo e con una tenerezza commovente e altruista. La sceneggiatura, quando è incentrata sulla felice metamorfosi che attraversa, non fa una grinza. Il film è tratto dall'omonimo best-seller di Marcello D'Orta e, sotto le selezioni accurate della Wertmuller, vengono tratti dal libro i temi più divertenti, con tanto di espressioni dialettali e strafalcioni grammaticali. Efficaci il bidello di Morra e la preside sfaccendata della Danieli, personaggi comici in superficie ma in verità raffigurazioni delle contraddizioni che delineano l'importante sottotesto drammatico del film. Bravi tutti i bambini - fra gli altri grassoccio che ama le brioches, il biondino che s'addormenta in classe, il figlio del delinquente che all'inizio non vuole andare a scuola e il piccolo lazzarone che prima odia il maestro ma in seguito impara a rispettarlo e ad ammirarlo - eccezionali nei lunghi dialoghi con Villaggio, occasione per far incontrare/scontrare concezioni, pensieri, idee e opinioni sulla vita opposte, senza che il film fornisca una risposta su quali siano giuste e quali sbagliate. Gradevole la colonna sonora con le canzoni di Louis Armstrong.
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camillo
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giovedì 21 luglio 2011
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una lezione di vita!
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Paolo Villaggio interpreta Marco Sperelli,un maestro di Genova,che viene spedito ad insegnare a Napoli,in una scuola elementare.Riuscirà subito a farsi voler bene dai bambini;questi ultimi sono molto vivaci e consapevoli della condizione di criminalità che c'è a Napoli.Sono bambini che insomma sono cresciuti in strada.Eppure uno di questi rischia di seguire una via sbagliata e Marco tenterà di convincerlo a seguire una strada giusta.Il film offre molte risate (merito soprattutto dei bambini),ma anche momenti drammatici.Viene mostrata la situazione di Napoli,affogata dalla camorra e piena di problemi,ma sopratutto le condizioni in cui i bambini sono costretti a studiare in classe.
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Paolo Villaggio interpreta Marco Sperelli,un maestro di Genova,che viene spedito ad insegnare a Napoli,in una scuola elementare.Riuscirà subito a farsi voler bene dai bambini;questi ultimi sono molto vivaci e consapevoli della condizione di criminalità che c'è a Napoli.Sono bambini che insomma sono cresciuti in strada.Eppure uno di questi rischia di seguire una via sbagliata e Marco tenterà di convincerlo a seguire una strada giusta.Il film offre molte risate (merito soprattutto dei bambini),ma anche momenti drammatici.Viene mostrata la situazione di Napoli,affogata dalla camorra e piena di problemi,ma sopratutto le condizioni in cui i bambini sono costretti a studiare in classe.La cosa più importante è che il film vuole trasmettere un forte insegnamento:i professori sono dei secondi genitori e sono molto importanti nella crescita dei bambini.Così infatti Marco sarà come un secondo padre per i bambini e riuscirà anche ad evitare che il più vivace prenda una brutta strada.Un film che insegna e mostra molto del mezzogiorno in cui viviamo.Paolo Villaggio mostra il suo lato più tenero al meglio dopo le magnifiche recitazioni nei panni di Fantozzi.
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(di camillo)
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giusepon
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lunedì 28 marzo 2011
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o'professò di tutti noi
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Paolo Villagio esce dal personaggio del mitico ragionier Fantozzi per ricoprire un ruolo che lo segnerà per sempre nei ricordi di quei piccoli interpreti che rendono il film di una dolcezza unica. Un errore al Ministero delle pubblica istruzione e il "O'professò" si ritrova a Corzano in provincia di Napoli piuttosto che a Corsano nella sua Sardegna. Un realtà che tutti e anche lui conosce tramite le notizie in tv e mai vissute se non abitando ai margine della modernità surreale di questo Paese. il professore conosce dei suoi alunni tramite i loro temi: la fame, il contrabbando, la microcriminalità, il lavoro minorile e la necessità di poter sognare un futuro da ricchi lontano da Corzano, dove non c'è nessuno che chiede l'elemosina perchè tutti sanno che non c'è nessuno che gliela può dare, come dice appunto una dei piccoli protagonisti.
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Paolo Villagio esce dal personaggio del mitico ragionier Fantozzi per ricoprire un ruolo che lo segnerà per sempre nei ricordi di quei piccoli interpreti che rendono il film di una dolcezza unica. Un errore al Ministero delle pubblica istruzione e il "O'professò" si ritrova a Corzano in provincia di Napoli piuttosto che a Corsano nella sua Sardegna. Un realtà che tutti e anche lui conosce tramite le notizie in tv e mai vissute se non abitando ai margine della modernità surreale di questo Paese. il professore conosce dei suoi alunni tramite i loro temi: la fame, il contrabbando, la microcriminalità, il lavoro minorile e la necessità di poter sognare un futuro da ricchi lontano da Corzano, dove non c'è nessuno che chiede l'elemosina perchè tutti sanno che non c'è nessuno che gliela può dare, come dice appunto una dei piccoli protagonisti. La pellicola si presenta semplice agli occhi del pubblico, una scenografia fatta di quello di cui è fatta una parte di Napoli che tutti conosciamo ma che solo loro vivono, spazzatura, case "sgarrupate" e vicoli dove la gente vive alle porte con i vicini di casa e poi il mare, il sole e il calore di un Meridione che non si spegne mai, neanche quando tutto sembra andare solo male. Non è un capolavoro cinematografico non pretende nemmeno di esserlo, ma lo è di umanità e di tenerezza perchè negli occhi di ciascuno di quei bambini e nelle loro innocenti ma crude parole c'è la tenerezza di tutti noi, come saranno da grandi non si sa ma nel peggior dei casi avranno sempre la loro filosofia di vita che "Basta ca c'è sto Sole, basta ca c'è sto mare..."
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(di tommaso landa)
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scefly
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venerdì 28 dicembre 2007
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il guerrier maestro sperelli
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Con semplicità questo film tratta di temi molto delicati: povertà,microcriminalità,educazione e disegna un reale affresco della società meridionale.Paolo Villaggio riesce a interpretare in maniera perfetta il ruolo del maestro, che come un guerriero si scontra contro i regimi della delinquenza e della camorra.I giovani attori riescono a rendere la narrazione vivace e continua, anche grazie ai loro dialoghi in lingua madre, il napoletano. Commovente è l'addio tra il maestro e la sua classe alla stazione,e l'ultimo saluto tra i due nemici/amici, Sperelli e Raffaele, in cui capiscono entrambi di aver imparato qualcosa l'uno dall'altro.Le ultime parole:"Io speriamo che me la cavo" danno il titolo all'intero film.
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napletana_4ever!!!
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venerdì 21 dicembre 2007
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critici nn capite proprio nnt
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qst film è il + bello del mondo xkè rappresenta la realtà ke nn molto tempo fà, in uno dei quartieri "sperduti" vicino Napoli, era rappresentata...soprattutto i ragazzi sn favolosi...hanno molta personalità, carattere ciò ke voi nn avete...quindi shhhhh...ke vi conviene e risparmierete molte figureee...un consiglio d'amika!!!
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sasy
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sabato 8 dicembre 2007
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.........
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[+] hai proprio ragioneee
(di napletana_4ever!!!)
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