rogermcallen
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sabato 20 marzo 2010
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quando la città e la campagna si incontrano
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Se in un primo momento le divergenze tra una ricca famiglia borghese, ed una contadina sembrano incolmabili, ben presto ci accorgiamo che questa distanza non è in realtà così incolmabile. Questo è uno degli aspetti che si evincono da questo film, ricco di sfumature che vanno a descrivere il pranzo di fidanzamento tra Angelo, giovane cittadino borghese, e Silvia, ragazza appartenente ad una famiglia contadina. Film allegro ma al contempo malinconico, che riesce nel suo intento risultando scorrevole e mai noioso.
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egle1967
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lunedì 8 marzo 2010
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poesia e bellezza
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In un giorno di febbraio del 1936 si celebra il fidanzamento di Angelo e Silvia. La festa si svolge a casa della ragazza, in una cascina; lei e’ di origine contadina, mentre lui viene da una famiglia borghese di Bologna. Durante il pranzo si svelera’ la goffaggine dei parenti di Silvia e la sottile ipocrisia di quelli di Angelo,in un trionfo di miserie e umanità.
Il film ci porta in un mondo lontano, ma forse non poi così poco familiare, di una Italia ancora divisa in due parti, quella borghese della citta’ e quella rurale delle campagne. E’ un film corale in cui i due fidanzati sono solo il pretesto per raccontare la vita di tutti i personaggi. I temi che legano tra loro le varie storie sono la deriva sentimentale del mondo degli adulti, la voglia di riscoprire l’amore, di sentirsi di nuovo forti sessualmente, il desiderio di ritrovarsi addosso ancora qualche traccia del tempo passato.
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In un giorno di febbraio del 1936 si celebra il fidanzamento di Angelo e Silvia. La festa si svolge a casa della ragazza, in una cascina; lei e’ di origine contadina, mentre lui viene da una famiglia borghese di Bologna. Durante il pranzo si svelera’ la goffaggine dei parenti di Silvia e la sottile ipocrisia di quelli di Angelo,in un trionfo di miserie e umanità.
Il film ci porta in un mondo lontano, ma forse non poi così poco familiare, di una Italia ancora divisa in due parti, quella borghese della citta’ e quella rurale delle campagne. E’ un film corale in cui i due fidanzati sono solo il pretesto per raccontare la vita di tutti i personaggi. I temi che legano tra loro le varie storie sono la deriva sentimentale del mondo degli adulti, la voglia di riscoprire l’amore, di sentirsi di nuovo forti sessualmente, il desiderio di ritrovarsi addosso ancora qualche traccia del tempo passato.
Durante la visione del film si ha l’impressione che non ci sia una sceneggiatura precisa e determinante per la buona riuscita dello stesso . Tutto scorre senza intoppi e in maniera naturale .E’ questa la grande forza dei film di P.Avati , che ci propone anche con questa , pellicole forti nei contenuti ma di una delicatezza compositiva impareggiabile e che funziona alla perfezione. E lo spettatore non fa nessuno sforzo , nel finale del film, ad abbandonare il mondo adulto , intriso di tanti problematici impacci , e a immaginarsi anch’esso protagonista dell’incantata fantasticheria dell’infanzia di una corsa a perdifiato nei campi.
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