|
onufrio
|
mercoledì 11 dicembre 2019
|
i 300 di sobibor
|
|
|
|
Il contenuto è senza dubbio significativo, in quanto affronta l'evasione di oltre 300 ebrei dal campo di concentramento di Sobibor. Peccato che la realizzazione di questo film per la tv non sia stata del tutto soddisfacente, la lunghezza del film si traduce in pesantezza, peccando di una valida sceneggiatura e di una più maggiore analisi dei personaggi. Riguardo al tema Sobibor, molto meglio e più utile vedere un documentario sul tema storico.
|
|
|
[+] lascia un commento a onufrio »
[ - ] lascia un commento a onufrio »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
pensionoman
|
lunedì 28 gennaio 2013
|
4stelle x un significato universale
|
|
|
|
Siamo molto lontani dalle raffinatezze cinematografiche della macchina da presa di Spielberg in Schindler's list, e tuttavia Fuga da Sobibor ha una potenza, una forza interiore che cattura lo spettatore, perché non può lasciarlo indifferente. Storia drammatica della disperata fuga di un gruppo di circa 600 ebrei internati in un campo di concentramento, dove svolgono i lavori più utili e necessari (mentre tutti gli altri deportati vengono sterminati nelle grandi e terrificanti camere a gas), il film racconta i dettagli della genesi della rivolta nel campo, le atrocità, le amicizie e i sentimenti dei prigionieri, fino alla militaresca resa finale e scontro con le SS, per realizzare la fuga che si concluderà positivamente solo per la metà di loro (solo 300 ce la faranno a salvarsi), e lo fa con una semplicità, una diretta franchezza e una praticità quasi disarmanti, che senza grandi pennellate artistiche mettono a nudo tutte le bestiali efferatezze di cui sono stati capaci le SS nell'attrazione della soluzione finale.
[+]
Siamo molto lontani dalle raffinatezze cinematografiche della macchina da presa di Spielberg in Schindler's list, e tuttavia Fuga da Sobibor ha una potenza, una forza interiore che cattura lo spettatore, perché non può lasciarlo indifferente. Storia drammatica della disperata fuga di un gruppo di circa 600 ebrei internati in un campo di concentramento, dove svolgono i lavori più utili e necessari (mentre tutti gli altri deportati vengono sterminati nelle grandi e terrificanti camere a gas), il film racconta i dettagli della genesi della rivolta nel campo, le atrocità, le amicizie e i sentimenti dei prigionieri, fino alla militaresca resa finale e scontro con le SS, per realizzare la fuga che si concluderà positivamente solo per la metà di loro (solo 300 ce la faranno a salvarsi), e lo fa con una semplicità, una diretta franchezza e una praticità quasi disarmanti, che senza grandi pennellate artistiche mettono a nudo tutte le bestiali efferatezze di cui sono stati capaci le SS nell'attrazione della soluzione finale. Un film vero, non patinato, ai limiti del realismo, che non disturba, ma fa riflettere profondamente sul significato più intimo dell'anima umana, sulle sue grandezze e le sue miserie, nel tentativo di capire l'incomprensibile. La frase per non dimenticare ha poco senso per chi non l'ha vissuto. Meglio é dire che opere di tale intensità e significato servono per capire e scoprire che certe tragedie sono realmente accadute, per quanto incredibili e tremende possano essere.
un saluto. Pensionoman
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a pensionoman »
[ - ] lascia un commento a pensionoman »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
giuliog02
|
domenica 29 gennaio 2012
|
mai arrendersi
|
|
|
|
Un film appassionante, vibrante di dignità umana calpestata, di amore per la vita, di anelito ad impegnarsi per sopravvivere e far sopravvivere gli altri.
Ottima recitazione, eccellente l'ambientazione e la scelta fisiognomica degli attori.
E' un bene che sia stato programmato in TV ( La7 ).
E' un vibrante insegnameno a essere consci di se stessi, dei propri diritti e della necessaria difesa della democrazia. Un'ulteriore conferma di ciò di cui sono stati capaci i portatori del cancro morale del razzismo.
Un film che é pure in DVD e andrebbe programmato nelle scuole e commentato dai docenti di storia e filosofia ( Oltretutto si rifa ad un evento storico !).
|
|
|
[+] lascia un commento a giuliog02 »
[ - ] lascia un commento a giuliog02 »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
germinal
|
sabato 29 marzo 2008
|
rozzo ma efficace
|
|
|
|
A chi continua a credere che il cinema sull'olocausto nasca con Jurassic Schindler consiglio la visione di questo buon film del 1987. Tutto si svolge all'interno del lager "rurale" di Sobibor. Viene mostrata la quotidiana realtà di un campo di sterminio, le camere a gas occultate da un giardino ben curato, le vessazioni a cui erano sottoposte madri e ragazze incinte prima di entrare nella camera della morte, il pasto alla buona e contadinesco dei carnefici, comuni incoscienti bruti al sevizio del mostro. E poi la drammatica preparazione di una fuga disperata. Semplice, diretto, popolare. Mancano tutti difetti del kolossal di Spielberg, un uomo fin troppo intelligente convinto di persuadere i critici e commuovere il pubblico col piagnisteo e la grancassa circense.
[+]
A chi continua a credere che il cinema sull'olocausto nasca con Jurassic Schindler consiglio la visione di questo buon film del 1987. Tutto si svolge all'interno del lager "rurale" di Sobibor. Viene mostrata la quotidiana realtà di un campo di sterminio, le camere a gas occultate da un giardino ben curato, le vessazioni a cui erano sottoposte madri e ragazze incinte prima di entrare nella camera della morte, il pasto alla buona e contadinesco dei carnefici, comuni incoscienti bruti al sevizio del mostro. E poi la drammatica preparazione di una fuga disperata. Semplice, diretto, popolare. Mancano tutti difetti del kolossal di Spielberg, un uomo fin troppo intelligente convinto di persuadere i critici e commuovere il pubblico col piagnisteo e la grancassa circense. Riuscito.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a germinal »
[ - ] lascia un commento a germinal »
|
|
d'accordo? |
|
|
|