aristoteles
|
venerdì 21 agosto 2015
|
la cometa di woody allen
|
|
|
|
"Così parlò Bellavista" ha tutto un altro spessore.
Questo film invece è indirizzato verso la commedia pura e non regala particolari spunti di riflessione.
Tuttavia il divertimento è garantito.
La trama del film è abbastanza semplice e serve per rappresentare solo una cosa:la simpatia,la verve e l'originalità dei napoletani.
Alcune idee sono brillanti,altre invece servono solo ad allungare il brodo.
Anche se "il Giallo" può risultare non molto accattivante,gli attori invece sono di altissimo livello.
La Laurito,Pazzaglia,Andy Luotto,Solli,Casillo,la Confalone,le mitiche sorelle Fumo ,sfoggiano interpretazioni meravigliose.
[+]
"Così parlò Bellavista" ha tutto un altro spessore.
Questo film invece è indirizzato verso la commedia pura e non regala particolari spunti di riflessione.
Tuttavia il divertimento è garantito.
La trama del film è abbastanza semplice e serve per rappresentare solo una cosa:la simpatia,la verve e l'originalità dei napoletani.
Alcune idee sono brillanti,altre invece servono solo ad allungare il brodo.
Anche se "il Giallo" può risultare non molto accattivante,gli attori invece sono di altissimo livello.
La Laurito,Pazzaglia,Andy Luotto,Solli,Casillo,la Confalone,le mitiche sorelle Fumo ,sfoggiano interpretazioni meravigliose.
Ed ogni personaggio diventa una piccola storia napoletana da raccontare.
Luigino il poeta ci regala un'altra delle sue gemme attraverso un pensiero poetico su San Gennaro e Maradona.
Da vedere in compagnia per farsi due risate e nettamente superiore a tante commedie italiane moderne.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a aristoteles »
[ - ] lascia un commento a aristoteles »
|
|
d'accordo? |
|
felicity
|
domenica 17 settembre 2023
|
secondo capitolo di tono minore
|
|
|
|
Con Il mistero di Bellavista, lo scrittore/regista torna a raccontare delle avventure del Prof. Gennaro Bellavista, sulla medesima falsariga del capitolo precedente, ma in tono decisamente minore ed esasperando l’aspetto macchiettistico. Privo di una vera e propria trama, in realtà viene da pensare più ad un capitolo complementare che ad un vero e proprio sequel.
Il mistero di Bellavista, pur riuscendo a strappare qualche mezzo sorriso, appare come una sequela di storie e storielle unite da un labile filo logico, ma troppo spezzettate e disomogenee. Le virate di filosofico stampo di De Crescenzo provano ad aggiungere un po’ di sale, ma alla fine il pappone resta fortemente sciapo.
[+]
Con Il mistero di Bellavista, lo scrittore/regista torna a raccontare delle avventure del Prof. Gennaro Bellavista, sulla medesima falsariga del capitolo precedente, ma in tono decisamente minore ed esasperando l’aspetto macchiettistico. Privo di una vera e propria trama, in realtà viene da pensare più ad un capitolo complementare che ad un vero e proprio sequel.
Il mistero di Bellavista, pur riuscendo a strappare qualche mezzo sorriso, appare come una sequela di storie e storielle unite da un labile filo logico, ma troppo spezzettate e disomogenee. Le virate di filosofico stampo di De Crescenzo provano ad aggiungere un po’ di sale, ma alla fine il pappone resta fortemente sciapo. Probabilmente il romanzo Oi dialogoi da cui è ispirato il film non fornisce spunti sufficienti, ma è proprio lì che pecca la pellicola a differenza della precedente, proprio in quei “dialoghi” che ne avevano scaturito il successo. Qualche trovata geniale c’è, come il finale alla Mostra del Rifugio Antiatomico, ma a sto giro l’ingegnere con la passione per la filosofia non riesce, forse perché pur essendo simpatico non è un attore, a fare da collante tra i vari siparietti già deboli di scrittura.
Per riuscire a dare un senso al film, bisogna osservarlo come una “Cartolina”, poiché non manca di offrire paesaggi locali e piccoli scenari domestici dal sapore nostalgico. Guardare Il mistero di Bellavista, somiglia un po’ a sostare tra i vicoli e i cortili della vecchia Napoli, in un dipinto avulso dal resto del territorio italiano, abitato da maschere e macchiette con l’inclinazione per la commedia, in cui De Crescenzo si trova a proprio agio a cucire quelle storie divertenti, senza fini pedagogici, ma che riescono comunque a far riflettere.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a felicity »
[ - ] lascia un commento a felicity »
|
|
d'accordo? |
|
|