Videodrome |
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Un film di David Cronenberg.
Con James Woods, Debbie Harry, Sonja Smits, Peter Dvorsky.
continua»
Fantastico,
durata 90 min.
- Canada 1983.
- Cineteca di Bologna
uscita lunedì 19 settembre 2022.
- VM 14 -
MYMONETRO
Videodrome
valutazione media:
3,84
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il medium è il messaggio... sbagliato però!di Simone TognarelliFeedback: 0 |
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domenica 15 aprile 2007 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Max Renn (James Woods), proprietario di un’emittente televisiva che trasmette roba forte (perlopiù materiale pornografico) riesce, con l’aiuto di un amico, ad intercettare una produzione clandestina che mette in onda violenza, torture e omicidi. Max vuole ad ogni costo acquistare i diritti di questo spettacolo, che si chiama Videodrome, perché lo giudica la nuova frontiera del videointrattenimento. C’è però una cosa che Max all’inizio non sa: le immagini che si vedono su Videodrome non sono solo finzione… Videodrome trasmette la morte in diretta. Quando Max se ne renderà conto sarà ormai troppo tardi, perché nel frattempo un tumore si è radicato nel suo cervello ed ha alterato tutte le sue percezioni, inglobandolo nella spirale di violenza originata dallo schermo televisivo. L’intuizione che Cronenberg ha avuto girando questa pellicola ci appare oggi più lampante che mai… Scorrendo i canali di proprietà delle attuali emittenti televisive e satellitari è facile rendersi conto che ci stiamo sempre più avvicinando a ciò che aveva preconizzato il regista canadese: la televisione che si impadronisce delle nostre menti, veicolandoci verso uno stato di catarsi totale, raggiunto il quale non saremo più in grado di essere padroni delle nostre azioni. Il tumore che cresce nel cervello di Max ne distrugge le cellule neurali, e lo schermo televisivo diventa un’estensione del corpo (vedi le teorie di McLuhan sui media), fino a che non si sostituirà completamente alla realtà (che Max non sarà più in grado di percepire come tale). Videodrome: l’arena del video… Viene quasi automatico pensare ai Reality e alle mille immagini che appaiono sullo schermo ogni giorno e ci bombardano la mente… Purtroppo la triste realtà è che la televisione sta diventando sempre più uno strumento di potere, in mano a persone sbagliate… George Orwell nel 1948 (in clima postbellico) scrisse un libro: “1984”… La morale? Pensare, prima che sia troppo tardi.
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