enzo
|
mercoledì 26 gennaio 2022
|
promesse non mantenute
|
|
|
|
Stati Uniti d'America, anni ottanta. L'editore di una piccola rete televisiva dai contenuti di dubbio gusto, si imbatte, apparentemente per caso, in un programma fatto esclusivamente di scene di violenza estrema. Indagando sulle origini del programma, scoprirà che la realtà supera la fantasia.
Il tema avveniristico (siamo ancora all'inizio degli anni ottanta) della televisione come strumento e metafora, allo stesso tempo, della deriva culturale della società occidentale, viene in "Videodrome" maltrattato da una sceneggiatura strutturata come thriller psico-fantascientifico, sempre meno coerente man mano che la storia procede, per affidarsi quasi completamente agli effetti speciali di tipo "splatter" nella parte finale.
[+]
Stati Uniti d'America, anni ottanta. L'editore di una piccola rete televisiva dai contenuti di dubbio gusto, si imbatte, apparentemente per caso, in un programma fatto esclusivamente di scene di violenza estrema. Indagando sulle origini del programma, scoprirà che la realtà supera la fantasia.
Il tema avveniristico (siamo ancora all'inizio degli anni ottanta) della televisione come strumento e metafora, allo stesso tempo, della deriva culturale della società occidentale, viene in "Videodrome" maltrattato da una sceneggiatura strutturata come thriller psico-fantascientifico, sempre meno coerente man mano che la storia procede, per affidarsi quasi completamente agli effetti speciali di tipo "splatter" nella parte finale.
Nel cast, oltre a Woods, la stella del pop Debbie Harry, cantante dei Blondie.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a enzo »
[ - ] lascia un commento a enzo »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
domenica 7 febbraio 2021
|
geniale, ab-solutus
|
|
|
|
Decisamente, per me"Videodrome"(David Cronenberg, autore totale di tutti il fim, soggetto, sceneggiatura, regia, 1983)rimane un punto d'arrivo (e di ripartenza, che però dubito ci sia stata dopo, del cinema). La tesi mcluhaniana di Cronenberg, fisicizzata e portata all'eccesso, del medium =messaggio, dove anzi è il medium che si fa"carne e sangue"(in primis attaccando la struttura neuronale)coinvolge qui in primis il proprietario di una piccola TV via cavo, Max che, coinvolto dal prof.O'Blivion(nomen omen, dal latino oblivisci-in inglese oblivion , da sua figlia e da tale Nicki Brand, cononsicuta a una"tavola rotonda"in TV, ma anche da qualche altra persona, si immedesima totalmente nelle sequenze violente e"Porno"(ma in accezione particolare) di"Videodrome", riproducendole su di sè, facendosene "portatore diretto", fino alle estreme conseguenze.
[+]
Decisamente, per me"Videodrome"(David Cronenberg, autore totale di tutti il fim, soggetto, sceneggiatura, regia, 1983)rimane un punto d'arrivo (e di ripartenza, che però dubito ci sia stata dopo, del cinema). La tesi mcluhaniana di Cronenberg, fisicizzata e portata all'eccesso, del medium =messaggio, dove anzi è il medium che si fa"carne e sangue"(in primis attaccando la struttura neuronale)coinvolge qui in primis il proprietario di una piccola TV via cavo, Max che, coinvolto dal prof.O'Blivion(nomen omen, dal latino oblivisci-in inglese oblivion , da sua figlia e da tale Nicki Brand, cononsicuta a una"tavola rotonda"in TV, ma anche da qualche altra persona, si immedesima totalmente nelle sequenze violente e"Porno"(ma in accezione particolare) di"Videodrome", riproducendole su di sè, facendosene "portatore diretto", fino alle estreme conseguenze. Da allievo di Pio Baldelli, pur conservando una certa forma di scetticismo/francofortese"(Adorno-Horkheimer, non Habermas)per i media, non sono convinto dlela tesi di Marshall MCLuhan ripresa dal grandissimo autore caadese di ascendenza ebraica (artista totale, anche valeente musicista)Cronenberg, che però proppone, anzi pone(quasi tesi prima e versus un'antitesi)tale concezione dei media e del mondo(dunque del mondo, si dovrebbe dire meglio)in modo così forte e convincente, in un'epoca nella quale la strumetazione tecnologica di oggi non esistenva ancora, da lasciare attoniti e atterriti.Ciò che in Italia arrivava in comunque molto pregnante milanese"La televisiùn la g'ha 'na forsa de leùn"(Enzo Jannacci)era in McLuhan e Cronenberg(dove però per il primo la TV, a differenza della radio, è un medium freddo, mentte per Cronenberg, brucia e come...!). Sequenze snuff che, rielaborate, lasciano segni indelebili movendo le strutture psico-fisicihe delle persone e in pimis di Max(uno strarodinario James Woods, poi assurto a fasti anche in TV....paradosso, volendo), con un indimenticabile O'Blivion(Jack Creley), la figlia di questi(Son ja Smits), Deborah Harry(Nicki), Lynne Gormann e qualche altro(a). UN punto di "non ritorno", "Videodrome", da cui in effetti non si potutti riparire, se non in modo parziale, spesso imbarazzato-"frenato", non conclusivo e comunque non veramente efficace. Punto di "non ritorno"; appunto, tanto che per lo stesso, grandissimo, Cronenberg rimane le chef-d-oeuvre totale. El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
carloalberto
|
mercoledì 15 luglio 2020
|
nascita dell''adamo contemporaneo
|
|
|
|
Visionario, macabro, profetico, geniale film, epigono del Grande fratello orwelliano e delle perversioni desadiane delle 120 giornate di Sodoma, anticipatore della realtà virtuale e della dittatura dei social network, che inglobano cervelli e risucchiano corpi e anime in bolge infernali, dove precipitano, oramai, non soltanto le nuove generazioni. Non è una critica razionale verso il mezzo televisivo come Quinto potere di Sidney Lumet del 1976, ma prende spunto dal rapporto patologico tra grande pubblico e trasmissioni televisive per immaginare una metamorfosi dell’uomo in un essere ciberneticamente modificato dal mezzo. La carne si apre e riceve come un videoregistratore una palpitante cassetta, che nelle modalità di un software inizia a riprogrammare l’ospite dalle viscere, fino a regolarne pensieri ed emozioni.
[+]
Visionario, macabro, profetico, geniale film, epigono del Grande fratello orwelliano e delle perversioni desadiane delle 120 giornate di Sodoma, anticipatore della realtà virtuale e della dittatura dei social network, che inglobano cervelli e risucchiano corpi e anime in bolge infernali, dove precipitano, oramai, non soltanto le nuove generazioni. Non è una critica razionale verso il mezzo televisivo come Quinto potere di Sidney Lumet del 1976, ma prende spunto dal rapporto patologico tra grande pubblico e trasmissioni televisive per immaginare una metamorfosi dell’uomo in un essere ciberneticamente modificato dal mezzo. La carne si apre e riceve come un videoregistratore una palpitante cassetta, che nelle modalità di un software inizia a riprogrammare l’ospite dalle viscere, fino a regolarne pensieri ed emozioni. E’ lo spirito informatico che si fa carne, in una trasfigurazione della genesi biblica dell’Adamo contemporaneo, con evidenti simbologie erotiche e rinvii al potere fallocratico, che penetra squarciando l’anima dell’uomo-cittadino, forgiandolo a somiglianza del sistema. La rappresentazione cromatica in toni pastello e la scenografia minimalista di intimità casalinghe, di finti negozi di ottica o di retrobottega in disordine fa esplodere, inaspettata, la carica di violenza e di ributtante, sanguinolento, lordume nascosto, nelle mutazioni e fusioni di umani e macchine tecnologiche. Uomo e mezzo sullo stesso piano, coinvolti in una reciproca trasformazione simbiotica, diventano una cosa sola in una apocalittica visione di un mondo governato da una nuova specie, che si divide in fazioni, di cui una parodisticamente si proclama chiesa catodista, che si combattono per istituzionalizzare ex novo il concetto di realtà, che si amplifica fagocitando quel che resta di una umanità riconoscibile ma ancora per poco. Perfetto il giovane James Woods nella parte dell’imprenditore televisivo che, con una piccola emittente televisiva, cerca di arrivare al successo e ai soldi dando in pasto allo spettatore, già involgarito dal mezzo, spettacoli boccacceschi e parapornografici, lo scandalizzatore opportunista di un’opinione pubblica ipocrita e perbenista che sarà scandalizzato dal meccanismo infernale che si prepara in segreto e diretto al controllo totale delle menti, fino all’assorbimento integrale di ogni residuo di coscienza e di libertà individuale. Rivisto dopo circa quarant’anni è facile constatare l’avveramento delle più catastrofiche immaginazioni sul futuro, bollate all’epoca come fantascienza horror, definizione che ancor oggi qualcuno si azzarda a usare, con una terminologia evidentemente riduttiva e spregiativa, per quest’opera che non è soltanto il capolavoro di Cronenberg ma è la messa in scena di un pensiero preveggente del destino dell’uomo nel XXI secolo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a carloalberto »
[ - ] lascia un commento a carloalberto »
|
|
d'accordo? |
|
onufrio
|
venerdì 10 gennaio 2020
|
allucinazione o realtà?
|
|
|
|
A distanza di qualche decennio questo film mantiene intatto l'interesse, spingendosi ad un'analisi maggiormente approfondita per via dei numerosi messaggi che lascia allo spettatore. Un vero e proprio cult anni 80 firmato dal regista definito il padre del "Body Horror". Un viaggio verso l'ignoto, fatto di allucinazioni talmente reali da sembrare vere, per un finale così reale da sembrare allucinante. Qual'è la verità? Occorre chiedere informazioni alla Spectacular Optical
|
|
[+] lascia un commento a onufrio »
[ - ] lascia un commento a onufrio »
|
|
d'accordo? |
|
jonny
|
domenica 4 novembre 2018
|
videodrome
|
|
|
|
Max Renn è il proprietario di un emittente telivisiva di nome Civic tv,questa trasmette per lo piú materiale pornografico ma anche contenuti di violenza esplicita.Un giorno insieme ad un amico riesce ad intercettare una produzione pirata(di nome videodrome)che mette in onda torture ed omicidi che alla fine scopriranno veri e non finzione.
Il capolavoro assoluto di Cronenberg datato 1983 guardato nei nostri giorni risulta molto attuale.
Videodrome parla della capacità della telivisione d'influenzare le nostre idee e le nostre vite,fa un discorso su cosa alla fine sia la differenza tra reale e finzione,infatti nel film il nostro protagonista non riuscirà piú a distinguerle,la tv diventerà la sua realtà, e la realtà la sua finzione;la scena in cui gli viene infilata la videocassetta nel corpo(oltre ad avere un impatto visivo e drammatico notevole)fa capire tutto ció,lui stesso diventa videodrome,il video diventa carne.
[+]
Max Renn è il proprietario di un emittente telivisiva di nome Civic tv,questa trasmette per lo piú materiale pornografico ma anche contenuti di violenza esplicita.Un giorno insieme ad un amico riesce ad intercettare una produzione pirata(di nome videodrome)che mette in onda torture ed omicidi che alla fine scopriranno veri e non finzione.
Il capolavoro assoluto di Cronenberg datato 1983 guardato nei nostri giorni risulta molto attuale.
Videodrome parla della capacità della telivisione d'influenzare le nostre idee e le nostre vite,fa un discorso su cosa alla fine sia la differenza tra reale e finzione,infatti nel film il nostro protagonista non riuscirà piú a distinguerle,la tv diventerà la sua realtà, e la realtà la sua finzione;la scena in cui gli viene infilata la videocassetta nel corpo(oltre ad avere un impatto visivo e drammatico notevole)fa capire tutto ció,lui stesso diventa videodrome,il video diventa carne.
Quindi tutti quelli che si fanno influenzare dalla tv sono dei videodrome(nel film questo è portato volutamente all'eccesso).
Il film a livello tecnico è perfetto,la regia è fatta da inquadrature fisse con qualche lento movimento di camera, la fotografia passa dal realistico,al cupo,ad inquadrature con sfumature di rosso. La trama è originale che rapisce lo spettatore questo dovuto anche al forte alone di mistero,sono presenti anche qualche colpo di scena.
Quindi Videodrome è un affresco cupo e disturbante sull'impatto della tv e dei mass media che puo avere nella nostra società.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a jonny »
[ - ] lascia un commento a jonny »
|
|
d'accordo? |
|
francismetal
|
lunedì 19 giugno 2017
|
snuff, sesso, alienazione, lavaggio del cervello
|
|
|
|
Non mi aspettavo una cosa simile, pur conoscendo Cronemberg.
Per la cronaca questo film è stato anche proiettato all'Università dove ho studiato.
Ha anticipato a un'epoca, lo snuff è una realtà, la TV manipola veramente le menti, il transumanesimo sta diventando realtà, quello che era cyberpunk nella fiction ora si sta realizzando.
Inoltre questo è un altro film che anticipa Matrix, come Existenz, però fatto molto meglio, per quanto Existenz è più mirato per la faccenda della realtà virtuale, perché la televisione non è sufficiente per immergerci in una realtà di illusioni.
[+]
Non mi aspettavo una cosa simile, pur conoscendo Cronemberg.
Per la cronaca questo film è stato anche proiettato all'Università dove ho studiato.
Ha anticipato a un'epoca, lo snuff è una realtà, la TV manipola veramente le menti, il transumanesimo sta diventando realtà, quello che era cyberpunk nella fiction ora si sta realizzando.
Inoltre questo è un altro film che anticipa Matrix, come Existenz, però fatto molto meglio, per quanto Existenz è più mirato per la faccenda della realtà virtuale, perché la televisione non è sufficiente per immergerci in una realtà di illusioni.
Non posso aggiungere altro per non fare spoiler dei due film...
[-]
|
|
[+] lascia un commento a francismetal »
[ - ] lascia un commento a francismetal »
|
|
d'accordo? |
|
arnaco
|
lunedì 16 maggio 2016
|
controtendenza
|
|
|
|
Per me è solo un modo contorto e truculento per dire che la tv lobotomizza il cervello degli spettatori. Ma questo film ottiene l'effetto di tranquillizzarli facendoli pensare (con la metà rimastagli): "Ma via, non è possibile che, dietro i miei programmi preferiti che mi vedo tutte le sere, si celino dei piani così diabolici!". E continuano a ingoiare beati tutta la spazzatura, apparentemente innoqua, che viene trasmessa. Però dubito che un televisionario medio veda film di questo tipo o, ammesso che cominci a vederli, cambia subito canale, per inspirare il suo talk show preferito come una boccata d'aria fresca, la fine di un incubo.
|
|
[+] lascia un commento a arnaco »
[ - ] lascia un commento a arnaco »
|
|
d'accordo? |
|
raysugark
|
sabato 19 dicembre 2015
|
david cronenberg's videodrome
|
|
|
|
Dopo che il pubblico ha guardato con entusiasmo le pellicole fantascientifiche come 2001 A space Odyssey, Star Wars, Alien, Blade Runner, ecc.
David Cronenberg ha elaborato una pellicola fantascientifica diversa e particolarmente disturbante, da poter scioccare il pubblico con il suo capolavoro Videodrome.
La pellicola segue Max Renn, che è il direttore di una stazione televisiva pornografica e di filmati malati, è alla ricerca di un nuovo programma da poter offrire al pubblico qualcosa di nuovo. Un giorno scopre con grande interesse e disperazione, una VHS chiamata Videodrome. In questa VHS vengono mostrate scene di torture e omicidi, proseguendo la pellicola, Max diventa ossessionato al Videodrome assieme la sua fidanzata Niki, una sadomachista conduttrice radiofonica psichiatrica.
[+]
Dopo che il pubblico ha guardato con entusiasmo le pellicole fantascientifiche come 2001 A space Odyssey, Star Wars, Alien, Blade Runner, ecc.
David Cronenberg ha elaborato una pellicola fantascientifica diversa e particolarmente disturbante, da poter scioccare il pubblico con il suo capolavoro Videodrome.
La pellicola segue Max Renn, che è il direttore di una stazione televisiva pornografica e di filmati malati, è alla ricerca di un nuovo programma da poter offrire al pubblico qualcosa di nuovo. Un giorno scopre con grande interesse e disperazione, una VHS chiamata Videodrome. In questa VHS vengono mostrate scene di torture e omicidi, proseguendo la pellicola, Max diventa ossessionato al Videodrome assieme la sua fidanzata Niki, una sadomachista conduttrice radiofonica psichiatrica.
Videodrome è una pellicola che mostra come l'uomo s'interessa a guardare dei filmati talmente disturbanti, da spingersi oltre per provare il piacere malato al proprio corpo. Mostrando scene erotiche e mutazioni carnali da diventare stomachevoli, con dei make-up magistrali elaborati dal maestro Rick Baker.
Videodrome è una delle migliore pellicole fantascientifiche, da non sottovalutare.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a raysugark »
[ - ] lascia un commento a raysugark »
|
|
d'accordo? |
|
alexander 1986
|
lunedì 6 aprile 2015
|
la dittatura catodica
|
|
|
|
Max Renn (James Woods) dirige una piccola emittente privata specializzata in pornografia. Nella ricerca di prodotti sempre nuovi, utili a scongiurare il pericolo di un'assuefazione del pubblico, un giorno egli si imbatte in un programma clandestino - il 'Videodrome' del titolo - a base di sevizie mortali. Rimane colpito e cerca di contattarne i produttori. Cadrà vittima di un gioco più grande di lui: forze occulte e incomprensibili, celate dietro lo schermo televisivo, lo assoggettano a un mostruoso controllo rendendolo il possibile antesignano di un futuro che non vorremmo mai vedere.
Non il migliore film di Cronenberg ma quello che forse resta più impresso nella memoria del suo pubblico. A detta della critica, che lo stroncò all'epoca della sua uscita, ciò si deve allo spettacolo trash degli effetti speciali firmati da Rick Baker: tanto splatter, molto più realistico (e stomachevole) di quello che si vede oggi con tutta la nostra tecnologia di nuova generazione.
[+]
Max Renn (James Woods) dirige una piccola emittente privata specializzata in pornografia. Nella ricerca di prodotti sempre nuovi, utili a scongiurare il pericolo di un'assuefazione del pubblico, un giorno egli si imbatte in un programma clandestino - il 'Videodrome' del titolo - a base di sevizie mortali. Rimane colpito e cerca di contattarne i produttori. Cadrà vittima di un gioco più grande di lui: forze occulte e incomprensibili, celate dietro lo schermo televisivo, lo assoggettano a un mostruoso controllo rendendolo il possibile antesignano di un futuro che non vorremmo mai vedere.
Non il migliore film di Cronenberg ma quello che forse resta più impresso nella memoria del suo pubblico. A detta della critica, che lo stroncò all'epoca della sua uscita, ciò si deve allo spettacolo trash degli effetti speciali firmati da Rick Baker: tanto splatter, molto più realistico (e stomachevole) di quello che si vede oggi con tutta la nostra tecnologia di nuova generazione. Tale idea è in buona parte giustissima. Per il resto, pur non raggiungendo quei livelli, ''Videodrome'' può essere storicamente accostato a ''Blade Runner'' (1982) e a ''Brazil'' (1985) fra le opere che hanno introdotto nel cinema quel filone cyberpunk che in quegli anni fermentava nella letteratura fantascientifica. Rispetto ai due illustrissimi colleghi, purtroppo il film di Cronenberg è quello invecchiato peggio perché la nostra società ha già esaurito gli incubi dell'era televisiva ed è passata oltre. Ciò mette purtroppo in evidenza una trama un po' raffazzonata, in cui plot-holes e incongruenze vengono nascoste a malapena. Da vedere però almeno per gustarsi alcune trovate registiche: su tutte, geniale è l'apertura pseudo-vaginale nella pancia di Renn/Woods. Roba letteralmente per stomaci forti.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alexander 1986 »
[ - ] lascia un commento a alexander 1986 »
|
|
d'accordo? |
|
citizen kane
|
martedì 21 ottobre 2014
|
dopo videodrome la tv non sarà mai più la stessa
|
|
|
|
Dopo Citizen Kane e Quinto potere il film più illuminante sulla trasformazione della mente umana e delle masse da parte di un medium artificiale.Grande regia,ottimi attori, grandi effetti speciali,ottima fotografia.Cronenberg l'uomo delle allucinazioni presagiche e delle realtà artificiali del 20° secolo...dopo Philip K. Dick
|
|
[+] lascia un commento a citizen kane »
[ - ] lascia un commento a citizen kane »
|
|
d'accordo? |
|
|