Una lama nel buio

Il riferimento principale di questo buon film e' proprio il grande Maestro inglese; tutta la pellicola e' pervasa di atmosfera hitchcockiana ,la storia ,coi suoi innesti psicanalitici ,e' degna del miglior Alfred , sogno compreso, gli attori funzionano perfettamente ( abbiamo pure la bionda ambigua) ,qualche attimo di suspense c'e' ,il ritmo lento aiuta molto e rende partecipi; insomma un film garbato ed interessante che certamente in mano al De Palma anni'80 avrebbe visivamente reso di piu'.

  Una lama nel buio, film (1982)  di Robert Benton  con Roy Scheider, Meryl Streep, Jessica Tandy, Joe Grifasi, Sara Botsford, Josef Sommer, Nikke Borge, Irving Metzman
 
Brividi assicurati da questo thriller classico in cui si ritrovano gran parte degli ingredienti del giallo, inclusi gatti e uccelli schiamazzanti. 
 
Il soggetto è,  già da solo, vincente nel catturare l’attenzione:
un paziente di un noto  psichiatra, dipendente di Christie’s, la famosa casa d’aste, con sedi nelle più importanti metropoli del mondo,  è assassinato e il medico riceve sia la visita della polizia che avvia le indagini del caso, che quella di una splendida bionda che ha avuto una relazione col morto, regolarmente sposato. [+]

All'inizio, qualcosa sembra ricordare un non indimenticabile ma intrigante Woody Allen:"Un'altra donna", che il regista di "Crimini e misfatti" girerà a sette anni di distanza. I sogni sembrano una chiave per capire la realtà, con la diffrenza che il protagonista se ne serve in chiave professionale e non personale, solo che poi innamorandosi della Streep le due dimensioni finiscono per (con?) fondersi.
In realtà mi pare un film che, visto con gli occhi di oggi, si distingue(?) per l'interpretazione di Meryl Streep, dato il "ritmo" lento più che garbato, la mancanza di veri colpi di scena e-Non da ultimo- il finale, che non svelo proprio perché qualcuno potrebbe non aver voglia di saperlo. [+]

All'inizio, qualcosa sembra ricordare un non indimenticabile ma intrigante Woody Allen:"Un'altra donna", che il regista di "Crimini e misfatti" girerà a sette anni di distanza. I sogni sembrano una chiave per capire la realtà, con la diffrenza che il protagonista se ne serve in chiave professionale e non personale, solo che poi innamorandosi della Streep le due dimensioni finiscono per (con?) fondersi.
In realtà mi pare un film che, visto con gli occhi di oggi, si distingue(?) per l'interpretazione di Meryl Streep, dato il "ritmo" lento più che garbato, la mancanza di veri colpi di scena e-Non da ultimo- il finale, che non svelo proprio perché qualcuno potrebbe non aver voglia di saperlo. Mi riferisco alla scena che chiude il film, che mi pare troppo inverosiomile anche nell'ambito cinematografico. [-]

Stupenda interpretazione della Streep e di Scheider, per questo film thriller psicologico ad alta tensione. Ottima sceneggiatura.