g. romagna
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sabato 13 febbraio 2010
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the blues brothers
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Jake Blues (John Belushi), uscito di galera, si riunisce al fratello Elwood (Dan Aykroyd) e, dovendo trovare cinquemila dollari per evitare la chiusura dell'orfonatrofio cattolico in cui entrambi sono cresciuti, decide di tentare di riformare la vecchia blues band di cui i due erano stati i frontmen. Da qui prende il via una serie estrema di peripezie al limite dell'assurdo, ed al ritmo del più acceso blues rock, al termine delle quali l'obiettivo sarà, ovviamente, raggiunto. Intendiamoci, il film ha una trama esile quasi quanto quelli di Alvaro Vitali, e le situazioni cui ci troviamo di fronte sono palesemente e volutamente ridicole fin tanto da sfociare nel nonsense.
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Jake Blues (John Belushi), uscito di galera, si riunisce al fratello Elwood (Dan Aykroyd) e, dovendo trovare cinquemila dollari per evitare la chiusura dell'orfonatrofio cattolico in cui entrambi sono cresciuti, decide di tentare di riformare la vecchia blues band di cui i due erano stati i frontmen. Da qui prende il via una serie estrema di peripezie al limite dell'assurdo, ed al ritmo del più acceso blues rock, al termine delle quali l'obiettivo sarà, ovviamente, raggiunto. Intendiamoci, il film ha una trama esile quasi quanto quelli di Alvaro Vitali, e le situazioni cui ci troviamo di fronte sono palesemente e volutamente ridicole fin tanto da sfociare nel nonsense. Tuttavia, il risultato è irresistibile: in primis, tecnicamente parlando, John Landis rivela delle capacità registiche notevoli, sfornando un lavoro visivamente accuratissimo; in secundis, Belushi e Aykroyd sono esilaranti dall'inizio alla fine, ed infine... c'è il blues, quello pieno vigoroso, che tiene vivo il film in ogni sua parte, per non parlare del finale, con il concerto nel salone dell'albergo che è semplicemente fenomenale. Landis si è avvalso della comparsa canora sul set delle vere stelle del genere, da Aretha Franklin a Ray Charles passando per Bob Calloway e James Brown, tanto per citare solo i principali, e l'esito è una grande miscela di cinema leggero, farsesco, e grandi, grandi melodie. Uno di quei rari casi in cui la musica si fa talmente potente da riempire sinesteticamente lo schermo, rapendoti dall'inizio alla fine. Ciò può essere utile a spiegare come mai un film del genere, tanto simile altrimenti a qualsiasi altra commediola farsesca -e persino un po' stupidotta-, sia divenuta una vera e propria opera di culto intergenerazionale, consacrando, tra l'altro, John Belushi al rango di -purtroppo- effimera stella del cinema, sul modello di quanto avvenuto quasi tre decenni prima a James Dean. The Blues Brothers è un film che, di per sè, per la sua estrema leggerezza, non varrebbe assolutamente quattro stelle, ma, proprio in virtù di tutto quanto è affermato qui sopra, non posso esimermi dal concedergliele. Cult.
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julien sorel
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mercoledì 27 gennaio 2010
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this is blues !
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E' incredibile come a distanza di 30 anni , questo classico del cinema rimanga ancora oggi divertente e brillante. Due personaggi divenuti icone, costumi impressi nel tempo. La musica, il Blues, è il centro di tutto, quel Blues che ti fa venir voglia di alzarti e ballare durante le tante scene del film. La trama è semplice ma gli intrecci e le situazioni sono innumerevoli, immagini e suoni entrati ormai a far parte della storia del cinema. Due fratelli, un obbiettivo : trovare entro pochi giorni 5000 dollari per l'orfanotrofio. Nascono da qui inseguimenti, fughe spericolate, centri commerciali sfasciati, case che crollano, donne col lanciarazzi, situazioni illogiche e sensa senso.
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E' incredibile come a distanza di 30 anni , questo classico del cinema rimanga ancora oggi divertente e brillante. Due personaggi divenuti icone, costumi impressi nel tempo. La musica, il Blues, è il centro di tutto, quel Blues che ti fa venir voglia di alzarti e ballare durante le tante scene del film. La trama è semplice ma gli intrecci e le situazioni sono innumerevoli, immagini e suoni entrati ormai a far parte della storia del cinema. Due fratelli, un obbiettivo : trovare entro pochi giorni 5000 dollari per l'orfanotrofio. Nascono da qui inseguimenti, fughe spericolate, centri commerciali sfasciati, case che crollano, donne col lanciarazzi, situazioni illogiche e sensa senso. Grandi nomi della musica che recitano, cantano e ballano con naturalezza. Un'ironia e uno stile unici, riempiono tutti i minuti della pellicola creando un'alchimia che tutt'ora intatta, affascina generazioni di persone. Storia del cinema!
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[+] ok
(di jack lucas)
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dr. gonzo
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martedì 31 marzo 2009
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john belushi idolo
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Se dovessi salvare delle pellicole xkè sta arrivando un meteorite sulla terra...i BLUES BROTHERS avrebbero il pieno diritto di questo onore! Ringrazio il mio papi ke quasi 20 anni fa mi ha messo davanti alla tv dicendomi:"ora ti spari questo filmone della Madonna!!!" Grazie Max!!!
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miknikluk
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mercoledì 18 marzo 2009
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lui ha visto la luce
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capolavoro di un film io sono un fan dei blue brathers da 18 anni comunque non ho mai visto un film musicale cosi bello
[+] assolutamente
(di giacomo j.k.)
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princifiume
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giovedì 12 marzo 2009
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non ci posso credere!!!!!!!!!!
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Dan Aykroid conosceva RIVER PHOENIX! Non ci posso credere!
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joliet
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sabato 17 gennaio 2009
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semplicemente monumentale
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necessariamente parte della videoteca di chiunque! Un musical corale che stravolge i canoni e gli spettatori.
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ghildor
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venerdì 2 gennaio 2009
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bah...
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Grande colonna sonora ed ha inventato un look...
Certo non basta per un film sopra le 2 stelle secondo me, infatti trovo regia e seneggiatura penosi...
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tia
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sabato 27 dicembre 2008
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capolavoro
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donaurto
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lunedì 22 dicembre 2008
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che delusione e che noia????????????
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malgrado rispetti le opinioni di tutti, chiedo: ma ti piacciono forse i film cecoslovacchi sottotitolati in bulgaro???
per quanto riguarda THE BLUES BROTHERS,
si tratta di un indiscusso capolavoro: divertente,avvincente, pulito, interpretato da grandissimi artisti quali Akroyd e Belushi diretti da un GRANDE che è Landis
E poi, che dire della più grande voce di tutti i tempi (recente attribuzione) ovvero Aretha Franklin che con "Think" toglie il fiato.
Forse solo "Forrest Gump" nasconde una simile magia...
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filippaccio
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venerdì 21 novembre 2008
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che spettacolo!!!!!
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La prima volta che ho visto questo film, credo sia stato 16 anni fa....ero da poco maggiorenne.Non avevo pretese e aspettative, ancora non sapevo che la musica era la mia compagna e che per il resto del mio tempo era, e' e sarà!! Eppure a distanza di anni quando Belushi e Aykroyd dicono " Siamo in missione per conto di Dio " ancora oggi un brivido mi attraversa la schiena...
Ho imparato da Cab Calloway, da Ray Charles, da Aretha Franklin, da James Brown, che cosa significa apprezzare il Blues che come dice quel mio amico " è una ferita aperta ".....
Negli anni a venire sono andato alla ricerca di pellicole impegnate, mi hanno trasmesso emozioni le sofferenze, le rivincite, l'amicizia, l'amore.
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La prima volta che ho visto questo film, credo sia stato 16 anni fa....ero da poco maggiorenne.Non avevo pretese e aspettative, ancora non sapevo che la musica era la mia compagna e che per il resto del mio tempo era, e' e sarà!! Eppure a distanza di anni quando Belushi e Aykroyd dicono " Siamo in missione per conto di Dio " ancora oggi un brivido mi attraversa la schiena...
Ho imparato da Cab Calloway, da Ray Charles, da Aretha Franklin, da James Brown, che cosa significa apprezzare il Blues che come dice quel mio amico " è una ferita aperta ".....
Negli anni a venire sono andato alla ricerca di pellicole impegnate, mi hanno trasmesso emozioni le sofferenze, le rivincite, l'amicizia, l'amore....
Mi ha trasmesso emozioni l'impegno....
E ogni tanto mi chiedo come mai una commedia mi ha rapito in questo modo....poi guardo la locandina del film che troneggia trionfante sul muro della mia stanza con i fratelli Blues e la loro faccia da culo...la Bluesmobile e un ponte di ferro alzato alle loro spalle...e un sorriso mi taglia la faccia in due e spiegarmi il perche' non ha senso....Film GRANDIOSO e basta!!!!
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