alex41
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venerdì 22 marzo 2013
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il film più sadico mai realizzato
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Se siete amanti di violenza estrema e psicologica e sadismo.....questo è il film che fa per voi. Cannibal Holocaust è un film crudo, scioccante, nel suo genere è un capolavoro assoluto. Non è un film perfetto: ci sono troppi momenti che variano dalla noia (si parla addirittura di 20 minuti), dove però sembra di essere coi selvaggi in mezzo alla giungla, imparare le loro usanze e...assistere a uno show di sadismo e orrore, che martella e disturba lo spettatore senza tregua nell'ultima ora del film. Cercherò di non parlare della trama in sè, poiché immagino che la maggior parte di voi la conoscerà: vorrei parlare più che altro a ciò che sta dietro a questo, e lo dividerò in vari punti d'elenco:
- Il film è un crescendo di violenza che sprizza da ogni angolo (stupri, squartamenti, sangue, budella, sadismo), e inutile non dire che queste scene hanno effetto disturbante e sconvolgente per come sono state realizzate (in una parola: perfette! Perversione allo stato puro!!).
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Se siete amanti di violenza estrema e psicologica e sadismo.....questo è il film che fa per voi. Cannibal Holocaust è un film crudo, scioccante, nel suo genere è un capolavoro assoluto. Non è un film perfetto: ci sono troppi momenti che variano dalla noia (si parla addirittura di 20 minuti), dove però sembra di essere coi selvaggi in mezzo alla giungla, imparare le loro usanze e...assistere a uno show di sadismo e orrore, che martella e disturba lo spettatore senza tregua nell'ultima ora del film. Cercherò di non parlare della trama in sè, poiché immagino che la maggior parte di voi la conoscerà: vorrei parlare più che altro a ciò che sta dietro a questo, e lo dividerò in vari punti d'elenco:
- Il film è un crescendo di violenza che sprizza da ogni angolo (stupri, squartamenti, sangue, budella, sadismo), e inutile non dire che queste scene hanno effetto disturbante e sconvolgente per come sono state realizzate (in una parola: perfette! Perversione allo stato puro!!).
- Vanta di una regia eccelsa, e di essere il primo film mokumentary, oltre che un bel mondo movie (anche se di quest'ultimo sottogenere in giro c'è di meglio...)
- La fotografia è spettacolare, come anche la scenografia: attori esclusi (a parte forse la ragazza, l'unica che riesce ad essere convincente nel suo ruolo)
- Molti hanno accusato il film di contenere violenza gratuita non necessaria sugli animali, ma io sfido chiunque ad aver detto questo e ad avere poi mangiato un hamburger da McDonald (nei macelli accade anche di peggio), e poi sarebbero morti comunque mangiati dalla troupe....li hanno semplicemente mostrati alla cinepresa: se poi in giro ci sono bigotti che si impressionano senza sapere cosa c'è sotto allora è meglio cambiare film.
- Se a tutto questo (fotografia, scenografia, violenza) uniamo anche le musiche eccezionali di Riz Ortolani, che io definisco il Morricone dei Mondo Movie, capite che siamo davanti a un gran bel film.
- Il significato di "chi sono i veri cannibali" mi ha fatto capire che queso film ha molto sotto, anche se viene messa un po' in disparte solo per mostrare le scene agghiaccianti (tra tutte l'adultera, scena eccelsa ache grazie alle musiche e la donna impalata, scena cult).
- Ehm, dimenticavo la scena del villaggio.....senza parole, una scena di tanto sadismo e crudeltà viene superata soltanto da Apocalypse Now! (forse esagero, ma è così)
CH è quindi un signor film, che registi di oggi come Tarantino e Roth venerano e rispettano, Deodato sarà pure un maniaco folle.....ma come regista non si discute.
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harry manback
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lunedì 8 luglio 2013
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un bellissimo ma esageratissimo cult
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Ci troviamo di fronte al film più controverso della storia del cinema. Censurato in più di 50 paesi del mondo, nonché pesantemente tagliato, e addirittura bandito in altri paesi. Cannibal Holocaust suscitò grandi polemiche perché considerato un vero e proprio snuff movie (film contenente scene di violenza reale), cosa che provocò non pochi problemi al regista Ruggero Deodato, il quale ha rischiato più volte per la sua incolumità. Nonostante, però, tutte le polemiche e le pesanti critiche rivolte a questo film, Cannibal Holocaust è considerato dagli amanti dell’horror come uno dei più grandi cult della storia del cinema.
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Ci troviamo di fronte al film più controverso della storia del cinema. Censurato in più di 50 paesi del mondo, nonché pesantemente tagliato, e addirittura bandito in altri paesi. Cannibal Holocaust suscitò grandi polemiche perché considerato un vero e proprio snuff movie (film contenente scene di violenza reale), cosa che provocò non pochi problemi al regista Ruggero Deodato, il quale ha rischiato più volte per la sua incolumità. Nonostante, però, tutte le polemiche e le pesanti critiche rivolte a questo film, Cannibal Holocaust è considerato dagli amanti dell’horror come uno dei più grandi cult della storia del cinema. Il valore artistico del film, in effetti, è innegabile, soprattutto dal punto di vista registico e della sceneggiatura, che sviluppa una storia in cui la crudeltà dell’uomo civilizzato riesce addirittura a superare quella dell’uomo selvaggio. Purtroppo però, il film è voluto andare oltre, girando delle scene raccapriccianti, ritraenti vere e proprie uccisioni di animali, che potevano benissimo essere evitate.
Guardatelo solo se siete amanti del genere, perché potrebbe traumatizzarvi a vita.
VOTO 7,5
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francismetal
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mercoledì 6 settembre 2017
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davvero disturbante e realistico
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Il film è realizzato molto bene, realistico in tutto, sia le scene splatter, sia la realizzazione tecnica delle scene del finto documentario che le altre, insomma ci credo che ha davvero fatto credere che fosse un vero snuff... cioè lo è per quanto riguarda gli animali sicuramente.
La scenografia, la recitazione, la fotografia, la regia, la sceneggiatura, insomma, prima o poi se avrò il coraggio di vederlo di nuovo vi farò sapere se ci sono dei difetti, a una prima impressione non ne ho trovati.
Forse l'unica scena palesemente finta è quella più famosa, quella della donna impalata, perché si vede che il palo è storto, o meglio si vede che la donna è seduta su un palo e che l'altra parte ce l'ha in bocca.
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Il film è realizzato molto bene, realistico in tutto, sia le scene splatter, sia la realizzazione tecnica delle scene del finto documentario che le altre, insomma ci credo che ha davvero fatto credere che fosse un vero snuff... cioè lo è per quanto riguarda gli animali sicuramente.
La scenografia, la recitazione, la fotografia, la regia, la sceneggiatura, insomma, prima o poi se avrò il coraggio di vederlo di nuovo vi farò sapere se ci sono dei difetti, a una prima impressione non ne ho trovati.
Forse l'unica scena palesemente finta è quella più famosa, quella della donna impalata, perché si vede che il palo è storto, o meglio si vede che la donna è seduta su un palo e che l'altra parte ce l'ha in bocca... però sembra che davvero ce l'avesse in gola e questa cosa mi ha disturbato.
Lo splatter è davvero estremo ma sensato, anche se in parte è effettivamente uno sfogo della sofferenza del regista per via del suo divorzio.
Il senso del film è che i mostri siamo noi, i protagonisti se la sono cercata, tra l'altro il film si ispira alle violenze che i telegiornali mostrano ogni giorno, quelli erano gli anni delle BR...
Io non amo affatto lo splatter, non sono abituato a guardarlo e sinceramente sconsiglio questo film a chi come me non è abituato, è davvero estremo, vi risparmio i dettagli.
Tra l'altro nel DVD è presente uno "scherzo" con commento di Deodato fatto ai giorni nostri...
Belle anche le musiche...
Insomma, un film fatto davvero bene e realistico, con un messaggio profondo, ma se non ce la fate non guardatelo.
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ennio
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martedì 20 marzo 2018
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anticipatore, comunque un film di culto
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Film che avrebbe meritato non tanto un successo commerciale, ma riconoscimenti e premi della critica. Che non ha avuto perchè la regìa non ha fatto compromessi con le regole del "buon cinema" politicamente corretto, e il film è stato più perseguito nei tribunali che osannato. L'ironia con cui è raccontata la vicenda è evidente, non si vuole esaltare la violenza ma piuttosto metterla in ridicolo come mezzo per fare audience. Quello che faranno i massmedia, cinema compreso, di lì ai prossimi decenni. Anche la tecnica di ripresa, inedita per l'epoca, verrà imitata molto più avanti da pellicole più famose.
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Film che avrebbe meritato non tanto un successo commerciale, ma riconoscimenti e premi della critica. Che non ha avuto perchè la regìa non ha fatto compromessi con le regole del "buon cinema" politicamente corretto, e il film è stato più perseguito nei tribunali che osannato. L'ironia con cui è raccontata la vicenda è evidente, non si vuole esaltare la violenza ma piuttosto metterla in ridicolo come mezzo per fare audience. Quello che faranno i massmedia, cinema compreso, di lì ai prossimi decenni. Anche la tecnica di ripresa, inedita per l'epoca, verrà imitata molto più avanti da pellicole più famose.
Ma ciò che mi rimane più impressa è la splendida colonna sonora di Riz Ortolani, e lo stridente contrasto tra queste melodie e la morbosa violenza delle scene. Avesse composto queste musiche per "Schindler list", Ortolani avrebbe fatto man bassa di Oscar. Ma la bellezza se ne frega degli Oscar.
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noia1
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sabato 23 giugno 2018
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il perfetto film maledetto
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Uno scienziato viene inviato nella Foresta Amazzonica a recuperare un gruppo di documentaristi dispersi, li trova ma morti, riuscito a recuperare la loro super-8 risalirà al percorso che li ha portati a perdere la vita, un percorso che sarebbe stato meglio on vedere.
Che Cannibal Holocaust sia un film scandaloso non devo certo venire a dirvelo io, il novanta per cento delle persone che lo hanno visto aspettavano solo di vedere quelle povere bestie morte ammazzate, di questo ne parlerò dopo però perché prima ci tenevo a parlare del film in sé. Fosse stato un mucchio di sangue e merda fine a sé stesso di sicuro non se ne starebbe qua a parlare, questo film in effetti è una delle più spietate apologie sulla cinica vacuità dietro l’ipocrisia dei costumi occidentali attraverso ciò che di più rappresentativo può esserci e cioè il prodotto televisivo, non uno qualsiasi però bensì un istruttivo documentario.
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Uno scienziato viene inviato nella Foresta Amazzonica a recuperare un gruppo di documentaristi dispersi, li trova ma morti, riuscito a recuperare la loro super-8 risalirà al percorso che li ha portati a perdere la vita, un percorso che sarebbe stato meglio on vedere.
Che Cannibal Holocaust sia un film scandaloso non devo certo venire a dirvelo io, il novanta per cento delle persone che lo hanno visto aspettavano solo di vedere quelle povere bestie morte ammazzate, di questo ne parlerò dopo però perché prima ci tenevo a parlare del film in sé. Fosse stato un mucchio di sangue e merda fine a sé stesso di sicuro non se ne starebbe qua a parlare, questo film in effetti è una delle più spietate apologie sulla cinica vacuità dietro l’ipocrisia dei costumi occidentali attraverso ciò che di più rappresentativo può esserci e cioè il prodotto televisivo, non uno qualsiasi però bensì un istruttivo documentario.
Da una parte c’è la violenza delle tribù indigene, barbara ma giustificata da certi principi troppo distanti rispetto a noi come punti di vista e modalità di metterli in atto da parte di indigeni perennemente a contatto con la crudele natura della foresta, si comportano di conseguenza quindi ma non per questo sono ottusi o filosoficamente arretrati. Dall’altra c’è invece la violenza degli uomini occidentali, diffidenti e timorosi malgrado abbiano a disposizione ogni mezzo per non esserlo gli uni mentre crudeli e ipocriti gli altri dimostrando d’avere una moralità pari a zero, rispettivamente i soldati e i documentaristi dispersi, è proprio l’occidentale il vero e proprio barbaro così disposto di punto in bianco a venir meno ai propri principi senza un principio o un criterio.
Oltre all’aspetto del pensiero del regista ricordo che il film fa parte del filone della celebre serie B italiana portandosene dietro tutti i canoni, da una grammatica di regia perfetta ̶ dal montaggio alla luce ̶ fino ad un gusto ed una lettura della sceneggiatura che si gioca giustamente la carta dello stile documentaristico, prima più classico e poi (quando entrano in scena i ragazzi) più movimentato e all’avanguardia come va di moda adesso. Poi ci sono le tante idee e le mille sfaccettature dei personaggi, niente è mai troppo spiegato diversamente dai tempi di oggi, un tempo a certe situazioni spesso si poteva dare una propria interpretazione, si doveva ragionare quel poco perlomeno.
Prima di lasciarmi andare a moralismi o buonismi riguardo alle scene snuff deve essere chiaro che sono pui per giudicare il film, Cannibal Holocaust secondo me sarebbe diventato comunque celebre perché il messaggio è intensamente duro e le scene gore veramente da voltastomaco. Il problema fondamentale delle morti degli animali sta nel fatto che il regista si è rifiutato di girarle e che quindi essendo state fatte da tre tecnici in croce buttati lì fanno schifo, senza uno straccio di gusto e dalla scenografia poverissima. Erano animali che comunque dovevano essere mangiati e in un’epoca dove Thomas Millian doveva fare personalmente le scene degli incidenti, i soldi per lo stuntman non c’erano, ogni occasione era buona per risparmiare dal budget. Il problema vero però poi si è visto nella scena del maialino dove Luca Barbareschi senza dir niente a nessuno ha interpretato una scena intera con un vero fucile carico in mano, quel maialino non doveva essere ucciso, l’attore ha fato tutto di testa sua con gran sorpresa di tutti, regista compreso che poi lo massacrò di bestemmie in faccia. Eˊchiaro, non possiamo farci questo tipo di concessioni perché l’uomo è strano e chi lo sa quale può essere lo stimolo che può spingere una persona a fare chissà che cosa, con la vita non si scherza al di là del sadismo estremo delle scene e della loro inutilità nella trama.
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erre
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lunedì 27 dicembre 2010
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cannibali: noi o loro
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Il profassor Harold Monroe viene incaricato di ritrovare 4 reporter scomparsi da mesi nella giungla brasiliana. Insieme a due guide esperte ripercorre la via battuta dalla troupe incontrando, da prima le tribù indigene e, in seguito, spingendosi nel cuore dell' inferno verde, quelle cannibali, divise tra chi vive nel fango e chi su gli alberi. Nella breve convivenza si imbatte in riti incomprensibili e scene macabre, il tutto viene però interroto dal ritrovamento dei resti dei 4 ragazzi. Con un baratto riesce a recuperare la telecamera dei reporter andati nella giungla per un documentario estremo. Tornato a casa viene incaricato di visionare le riprese e di estrapolarne un lungometraggio documentaristico da trasmettere in TV, ma ciò che troverà nella cinepresa lo metterà davanti a enormi bugie, scabrose verita, immagini al limite dell' umano nonchè a una decisione difficile ed a una riflessione drastica.
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Il profassor Harold Monroe viene incaricato di ritrovare 4 reporter scomparsi da mesi nella giungla brasiliana. Insieme a due guide esperte ripercorre la via battuta dalla troupe incontrando, da prima le tribù indigene e, in seguito, spingendosi nel cuore dell' inferno verde, quelle cannibali, divise tra chi vive nel fango e chi su gli alberi. Nella breve convivenza si imbatte in riti incomprensibili e scene macabre, il tutto viene però interroto dal ritrovamento dei resti dei 4 ragazzi. Con un baratto riesce a recuperare la telecamera dei reporter andati nella giungla per un documentario estremo. Tornato a casa viene incaricato di visionare le riprese e di estrapolarne un lungometraggio documentaristico da trasmettere in TV, ma ciò che troverà nella cinepresa lo metterà davanti a enormi bugie, scabrose verita, immagini al limite dell' umano nonchè a una decisione difficile ed a una riflessione drastica. Bandito in 23 paesi del mondo, accusato di essere un film snuff, censurato più di ogni altra pellicola e considerato dai più come il miglior film splutter della storia del cinema, Cannibal Holocaust è un infilata di sanguinarie sequenze, sventramenti di animali (realmente avvenuti), stupri a sfondo di piacere o di punizione, ma tutto cio per lo meno non rimane fine a se stesso ma viene concepito per trasmettere al pubblico una morale tanto scontata quanto irrisolvibile.
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marcostraz
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giovedì 27 novembre 2008
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grande film!!!
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Ho scoperto questo film girovagando su internet...dopo aver visto qualche immagini su youtube mi è venuta la curiosità di vederlo per intero, anche un pò scettico visto che solitamente questo genere di film (specie quelli spacciati per "veri") spesso si rivelano invece delle boiatone...per fortuna invece i miei timori sono stati fugati e mi sono trovato davanti ad un gran bel film...certo, sicuramente non è un film che può vedere chi non ha lo stomaco forte o chi è spaventato persino per "La terza madre"...sicuramente non è consigliabile nè a stomaci deboli nè a psicologie fragili, anzi magari prima di vederlo sarebbe meglio ricevere una piccola introduzione su quello che si andrà a vedere..
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Ho scoperto questo film girovagando su internet...dopo aver visto qualche immagini su youtube mi è venuta la curiosità di vederlo per intero, anche un pò scettico visto che solitamente questo genere di film (specie quelli spacciati per "veri") spesso si rivelano invece delle boiatone...per fortuna invece i miei timori sono stati fugati e mi sono trovato davanti ad un gran bel film...certo, sicuramente non è un film che può vedere chi non ha lo stomaco forte o chi è spaventato persino per "La terza madre"...sicuramente non è consigliabile nè a stomaci deboli nè a psicologie fragili, anzi magari prima di vederlo sarebbe meglio ricevere una piccola introduzione su quello che si andrà a vedere...detto ciò, questa a mio avviso è una di quelle (tante) perle che vengono purtroppo perse per strada...in tutto e per tutto un b-movie, fa proprio di questo un punto di forza...sorretto da una bellissima colonna sonora,a mio avviso, per essere un film del genere, tecnicamente è quasi perfetto, con sequenze ben girate, ben montate, ben incastrate tra loro...questo è un film da cui tanti cineasti ovrebbero imparare, sia per la tematica sia per la tecnica in sè...sono abbastanza d'accordo con chi dice che non sia un film dell'orrore in senso stretto...io lo definirei soprattutto un film "sociale"...il "messaggio" (parola che sinceramente non gradisco molto) sarebbe quello di illustrarci che viviamo in una società impregnata di violenza, che vive di violenza, e anche dove questa violenza non c'è viene portata apposta, istigata, ricercata, proprio per il pubblico ludibrio della cultura occidentale...tra l'altro credo che proprio le polemiche attorno a questo film siano esemplicative del "suo" messaggio: viviamo in una società in cui massacriamo più o meno regolarmente, più o meno pubblicamente, più o meno impunemente, più o meno fisicamente, migliaia e migliaia di persone, ma non vogliamo che ce lo facciano vedere...mi viene in mente il discorso finale di Al Pacino ne "L'Avvocato del Diavolo": "guardare ma non toccare, toccare ma non assaporare, assaporare ma non godere"...noi dietro questo finto discorso ci nascondiamo per non vedere i misfatti della nostra società, di cui siamo responsabili...lo ribaltiamo, per sentirci assolti...questo, a grandi linee, "voleva dire" questo film, a mio avviso...tra l'altro secondo me, al contrario di molti film "di genere", non soffre del peso degli anni passati...sulla presunta violenza sugli animali, premesso che trovo la violenza sugli animali (specialmente se applicata a l cinema) stupida, ho letto che furono fatti fuori un maialino e qualche scimmia, e che poi servirono da pasti a troupe e attori...beh, qui torniamo al solito discorso: più o meno tutti mangiamo le cotolette, quindi in teoria non ci dovrebbe essere tanta differenza tra ammazzare un maialino e usarlo poi anche come scena di un film e ammazzare un maialino e mangiarselo come cotoletta (ovviamente a parità di metodologia assassina)...diciamo che questo argomento si può riassumere così: per me era meglio sparare a Barbareschi che al maialino...bleeeh, la cosa più raccapricciante del film è infatti che il "buon" Barbareschi è sopravvissuto al maialino!!!
PS: sull'ultimo punto si fa per scherzare, sia chiaro...
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