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riccardo-87
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giovedì 4 febbraio 2010
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uno sguardo lucido suoi problemi famigliari
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“Kramer contro Kramer” è uno sguardo lucido ed attento sulla crisi di coppia e sugli effetti devastanti che può avere per la vita del bambino; il film inoltre mette in mostra come si può arrivare a farsi del male pur non volendolo – specie quando si lascia fare agli avvocati “il loro lavoro”, che sostanzialmente consiste nel distruggere psicologicamente le persone affinché esse crollino emotivamente dinnanzi al giudice e/o alla eventuale giuria. La crisi che vive la famiglia Kramer porta un giorno Joanna (Meryl Streep) a lasciare un marito (Dustin Hoffman – Ted) dimentico di cosa vuol dire avere tale ruolo, assorbito dal lavoro e, usando le parole di Hook, capitano Uncino, “che non ha mai tempo per la moglie e i figli”.
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“Kramer contro Kramer” è uno sguardo lucido ed attento sulla crisi di coppia e sugli effetti devastanti che può avere per la vita del bambino; il film inoltre mette in mostra come si può arrivare a farsi del male pur non volendolo – specie quando si lascia fare agli avvocati “il loro lavoro”, che sostanzialmente consiste nel distruggere psicologicamente le persone affinché esse crollino emotivamente dinnanzi al giudice e/o alla eventuale giuria. La crisi che vive la famiglia Kramer porta un giorno Joanna (Meryl Streep) a lasciare un marito (Dustin Hoffman – Ted) dimentico di cosa vuol dire avere tale ruolo, assorbito dal lavoro e, usando le parole di Hook, capitano Uncino, “che non ha mai tempo per la moglie e i figli”. Con Ted resta il piccolo figlio Billy (Justin Henry), il quale, non potendo certo capire una lettera inviatagli dalla madre nella quale lei dice di aver lasciato la famiglia per “trovare qualcosa da fare d’interessante a questo mondo”, si sente abbandonato da lei e, come spesso accade, istintivamente si assume la colpa dell’abbandono – “per questo la mamma se n’è andata perché, sono cattivo?”. Dustin Hoffman appare quindi non poco in difficoltà a mandare avanti la casa da solo, ma riesce tuttavia, a poco a poco, ad instaurare un legame forte con il piccolo Billy. Poi, dopo diciotto mesi d’assenza, Joanna ritorna e pretende l’affidamento del bambino. I due si danno battaglia in tribunale, che mostra dialoghi estremamente interessanti – un discorso di grandissimo spessore è fatto da Dustin Hoffman durante il processo: “mia moglie non faceva che dirmi “perché una donna non può avere le stesse ambizioni di un uomo?”. Forse hai ragione (rivolto alla ex – moglie), forse sono riuscito a capirlo. Ma per lo stesso principio, vorrei saper quale legge dice che una donna è un genitore migliore semplicemente in virtù del suo sesso. Ho avuto tempo di pensarci molto.. cos’è che fa un buon genitore: è un qualcosa che ha a che fare con la costanza, che ha a che fare con la pazienza, con l’ascoltarlo o con il fingere d’ascoltarlo se ti manca anche la forza di ascoltarlo.. ha a che fare con l’amore come diceva lei; io non so dove è scritto il fatto che una donna ha l’esclusiva, il monopolio, e che l’uomo difetta di certi sentimenti che ha la donna. Il bambino ha una casa con me.. l’ho fatta meglio che potevo, non è perfetta, io non sono un genitore perfetto, e qualche volta non ho pazienza e mi dimentico che lui è un ragazzino. Ma sono lì; io mi alzo la mattina, facciamo colazione, lui parla con me, poi andiamo a scuola, la sera ceniamo insieme, parliamo, gli leggo e.. abbiamo costruito una vita insieme, e ci vogliamo bene. Se tutto ciò verrà distrutto potrebbe essere irreparabile. Joanna non lo fare, ti prego. Non farglielo per la seconda volta”. Dall’altra parte le parole di Meryl Streep erano state “io non dico che (Billy) non abbia bisogno di suo padre; ma sono convinta che abbia più bisogno di me. Sono stata la sua mamma per quasi cinque mesi e mezzo, e Ted ha avuto quel ruolo solo per diciotto mesi”.
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giacomo j.k.
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mercoledì 12 agosto 2009
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bello... kramer vs. kramer
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Kramer vs. Kramer è uno di quei film da vedere rigorosamente in lingua originale: per carità Ferruccio Amendola è uno dei più grandi doppiatori che abbiamo, ma in generale non riesce a riprodurre la spontaneità e le profonde passioni che vive Kramer durante il film. E, cosa ancora più importante, non vi è neanche lontanamente lo stesso feeling tra Amendola e il giovane Davide Lepore, che fra l'altro non è all'altezza deldel pluripremiato Justin Henry. Per il resto, un film davvero molto bello e toccante. Da vedere.
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lorenzo dv
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lunedì 5 gennaio 2009
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dovete vederlo
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Un film semplice, che va dritto al cuore. Dustin Hoffman è eccezionale, riesce a far partecipe lo spettatore della sua vita frenetica che, però, col passare dei mesi viene frenata e ridimensionata dal figlio. Cadono le sue ambizioni lavorative e cresce il suo affetto e amore per il figlio. A tal punto che non vorrebbe riaffidarlo alla moglie...ma non si dispera, rimane lucido e sereno, calmo, specie agli occhi del bambino, a cui cerca di nascondere la drammaticità della situazione. Un film maturo, intenso, la cui unica pecca (forse) è un po' di irrealismo, che però aiuta ad aggiungere un tocco magico, indispensabile in un film che, in ogni caso, è "fictitious" ed evasione dalla realtà.
Una piccola perla.
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Un film semplice, che va dritto al cuore. Dustin Hoffman è eccezionale, riesce a far partecipe lo spettatore della sua vita frenetica che, però, col passare dei mesi viene frenata e ridimensionata dal figlio. Cadono le sue ambizioni lavorative e cresce il suo affetto e amore per il figlio. A tal punto che non vorrebbe riaffidarlo alla moglie...ma non si dispera, rimane lucido e sereno, calmo, specie agli occhi del bambino, a cui cerca di nascondere la drammaticità della situazione. Un film maturo, intenso, la cui unica pecca (forse) è un po' di irrealismo, che però aiuta ad aggiungere un tocco magico, indispensabile in un film che, in ogni caso, è "fictitious" ed evasione dalla realtà.
Una piccola perla. Vedetelo.
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monica
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sabato 13 dicembre 2008
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il film è introvabile nelle videot.della mia città
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ho amato tantissimo questo film,che ho visto in un lontano 1989,recentemente mi è stato assegnato come compito in "psicologia sociale della famiglia" dovrei fare una schedatura precisa di tutte le dinamiche psiche emotive,bè è introvabile..la cosa triste è che nessuno lo richiede,e quindi scompare dalle dalle videoteche.. come mi dispiace..
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(di nathan)
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teo
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sabato 8 novembre 2008
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uno spaccato profondo e drammatico
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Attualissima e per niente moralista o semplicistica, “Kramer contro Kramer” è un’importante commedia amara strutturata su temi difficili (abbandono e conseguenti responsabilità) che cede il passo, nella seconda parte, a un profondo dramma interiore. Come dice lo stesso titolo, Kramer (un quanto mai ispirato e assorto Dustin Hoffman) si ritrova improvvisamente a lottare contro se stesso e le proprie forze per mandare avanti la sua vita e quella del figlio Billy, senza poter contare sulla presenza della madre (un’intensa Meryl Streep), che ha abbandonato inaspettatamente entrambi e con la quale si ritrova ad affrontare in seguito una dura battaglia legale per la custodia del figlio, battaglia che raffredderà definitivamente i loro rapporti.
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Attualissima e per niente moralista o semplicistica, “Kramer contro Kramer” è un’importante commedia amara strutturata su temi difficili (abbandono e conseguenti responsabilità) che cede il passo, nella seconda parte, a un profondo dramma interiore. Come dice lo stesso titolo, Kramer (un quanto mai ispirato e assorto Dustin Hoffman) si ritrova improvvisamente a lottare contro se stesso e le proprie forze per mandare avanti la sua vita e quella del figlio Billy, senza poter contare sulla presenza della madre (un’intensa Meryl Streep), che ha abbandonato inaspettatamente entrambi e con la quale si ritrova ad affrontare in seguito una dura battaglia legale per la custodia del figlio, battaglia che raffredderà definitivamente i loro rapporti. Non si pone affatto in una posizione di maschilismo e ruffianeria, più che altro si presta a configurarsi agli occhi dello spettatore come una visione originale e veritiera di un drammatico spaccato sociale che vede finalmente l’uomo in una posizione diversa rispetto a quella irresponsabile e immatura che gli è da sempre attribuita . Ma “Kramer contro Kramer” è anche un importante manifesto di denuncia delle separazioni e della loro insensatezza. Vuol dimostrare apertamente, non schierandosi dalla parte di nessuno, che l’affidamento di un bambino (unica vera vittima del conflitto padre-madre) non può essere regolato da un concetto prestabilito di gerarchia sessuale. Billy, infatti, per coscienziosa scelta della madre, rimane infine in affidamento a Kramer, in quanto è con lui che ha instaurato un sincero rapporto di complicità. Grande esempio di regia (meraviglioso il piano-sequenza in cui Kramer corre per portare suo figlio ferito ad un occhio all’ospedale). Meritati i quattro premi Oscar.
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teo
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venerdì 31 ottobre 2008
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uno spaccato sociale drammatico e profondo
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Attualissima e affatto moralista o semplicistica, “Kramer contro Kramer” è un’importante commedia amara strutturata su temi difficili (abbandono e conseguenti responsabilità) che cede il passo, nella seconda parte, a un profondo dramma interiore. Come dice lo stesso titolo, Kramer (un quanto mai ispirato e assorto Dustin Hoffman) si ritrova improvvisamente a lottare contro se stesso e le proprie forze per mandare avanti la sua vita e quella del figlio Billy, senza poter contare sulla presenza della madre (un’intensa Meryl Streep), che ha abbandonato inaspettatamente entrambi e con la quale si ritrova ad affrontare in seguito una dura battaglia legale per la custodia del figlio, battaglia che raffredderà definitivamente i loro rapporti.
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Attualissima e affatto moralista o semplicistica, “Kramer contro Kramer” è un’importante commedia amara strutturata su temi difficili (abbandono e conseguenti responsabilità) che cede il passo, nella seconda parte, a un profondo dramma interiore. Come dice lo stesso titolo, Kramer (un quanto mai ispirato e assorto Dustin Hoffman) si ritrova improvvisamente a lottare contro se stesso e le proprie forze per mandare avanti la sua vita e quella del figlio Billy, senza poter contare sulla presenza della madre (un’intensa Meryl Streep), che ha abbandonato inaspettatamente entrambi e con la quale si ritrova ad affrontare in seguito una dura battaglia legale per la custodia del figlio, battaglia che raffredderà definitivamente i loro rapporti. Non è un film maschilista, bensì una visione originale e veritiera di uno spaccato sociale drammatico che vede finalmente l’uomo in una versione diversa rispetto a quella irresponsabile e immatura propria degli ideali femministi propagandati fin troppo e fin troppo a lungo nel cinema. “Kramer contro Kramer” è un importante manifesto di denuncia delle separazioni e della loro insensatezza. Vuol dimostrare apertamente, non schierandosi dalla parte di nessuno, che l’affidamento di un bambino (unica vera vittima del conflitto padre-madre) non può essere regolato da un concetto prestabilito e retorico di gerarchia sessuale. Billy, infatti, per giusta scelta della madre, rimane infine in affidamento a Kramer in quanto è con lui che ha instaurato un sincero rapporto di complicità. Grande esempio di regia (meraviglioso il piano-sequenza in cui Kramer corre per portare suo figlio ferito ad un occhio all’ospedale). Meritati i quattro premi oscar.
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gianfranco
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sabato 14 giugno 2008
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conflitti in famiglia
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Moglie insoddisfatta fà armi e bagagli e lascia improvvisamente su due piedi il marito,perchè stanca di non esser per niente considerata.
Per l'uomo è l'inizio di una tanto difficile quanto significativa esperienza di avvicinamento al figlio.
Poi ,però.la moglie ritorna e il poverino dovrà affrontare un lungo e estenuante processo per vedersi tolto anche il proprio figlio.
La sceneggiatura non è male e descrive con efficace eloquenza le tante incomprensioni che si celano all'interno delle cosidette famiglie tradizionali.
Un film così così con un formidabile Dustin Huffman.
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kl1fct
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martedì 26 febbraio 2008
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critici impazziti
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Meritati i premi per il cast e per la regia..trama molto intensa impreziosita dagli attori unici...alcuni critici hanno parlato di maschilismo, non ci posso credere non credevo ai miei occhi.Questo è uno dei primi film che ha messo in risalto la pateticità delle leggi sulle separazioni..e secondo me non si schiera dalla parte di nessuno.
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aryhoffman
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lunedì 8 ottobre 2007
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dustin h. for president
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Adoro questo film.....Meraviglioso Dustin..
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luc
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giovedì 27 settembre 2007
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film infame
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pioggia di oscar, successone di pubblico...che piaccia alle donne vabbe', ma agli uomini! ma siete tutti idiotizzati? il critico lo defini' maschilista! lui lavora come un pazzo per sostenere le spese di lei, lei, povera trascurata, si annoia e se ne va a trovare una nuova dimensione (dell'organo?), gli porta via il figlio che poi gli CONCEDE. ringraziamo la dea onnipotente. film di fondazione della odierna schiavitu' sadica nei rapporti donna-uomo, naturalmente lo schiavo è l'uomo. normalmente chi è stato oppresso poi si trasforma in oppressore, ma qui è peggio perchè il maschilismo non è mai esistito. il maschio era piu' libero? di spaccare pietre in miniera! di volare giu'dai ponteggi! inoltre la (apparente) minore liberta' era ampiamente ricompensata DAI SOLDI CHE CI AVETE SEMPRE RUBATO! questo fattore non lo mette mai in campo nessuno, è normale, è dovuto, è sottinteso.
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pioggia di oscar, successone di pubblico...che piaccia alle donne vabbe', ma agli uomini! ma siete tutti idiotizzati? il critico lo defini' maschilista! lui lavora come un pazzo per sostenere le spese di lei, lei, povera trascurata, si annoia e se ne va a trovare una nuova dimensione (dell'organo?), gli porta via il figlio che poi gli CONCEDE. ringraziamo la dea onnipotente. film di fondazione della odierna schiavitu' sadica nei rapporti donna-uomo, naturalmente lo schiavo è l'uomo. normalmente chi è stato oppresso poi si trasforma in oppressore, ma qui è peggio perchè il maschilismo non è mai esistito. il maschio era piu' libero? di spaccare pietre in miniera! di volare giu'dai ponteggi! inoltre la (apparente) minore liberta' era ampiamente ricompensata DAI SOLDI CHE CI AVETE SEMPRE RUBATO! questo fattore non lo mette mai in campo nessuno, è normale, è dovuto, è sottinteso. quando trovero' una trentina di ragazze disposte a scarrozzarmi con la macchina e pagarmi cene per un mese e io che non glielo do e loro imperterrite a tempestarmi di telefonate e a pagarmi cene e poi glielo do e loro, spossate, godono in un minuto e io a umiliarle che non valgono niente e loro imperterrite a telefonare e pagare cene e poi a fare le palombare per mantenermi e io annoiato le cornifico e gli porto via il figlio e mi fotto un terzo del loro salario e vado in televisione a dire che le donne di oggi non valgono niente, ecco, allora finalmente sara' stabilita la parita' dei sessi sulla terra.
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[+] tutti i figli di kramer
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