davide_chiappetta
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lunedì 3 agosto 2009
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da brivido
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I guerrieri della notte è un quasi capolavoro. Hill prende il tema dell'Anabasi di Senofonte e lo adatta alla violenza urbana notturna e le bande giovanili degli anni '70 che cominciavano via via a formarsi, Hill riprenderà lo stesso tema e lo adatterà nelle paludi della Louisiana con un altro capolavoro del suo genere I guerrieri della palude silenziosa anche li i protagonisti che avevano un solo scopo, salvare il culo e tornare a casa in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo, con attori in stato di grazia che diventeranno in seguito semi/famosi. Nel film I guerrieri della notte la scena della morte di Ciryus che crolla a terra al rallenty (anche lo sparo sarà al rallenty) e l'attesa alla stazione e poi l'inseguimento dei battitori con le mazze da baseball ("le facce pittate") seguiti dalla colonna sonora di Barry De Vorzon è semplicemente da urlo, cosi come lo scontro nei cessi della metropolitana con i pattinatori, o il ritmico tintinnio delle bottiglie infilate nelle dita del sobillatore che ripete come una cantilena minacciosa "guerrieri giochiamo a fare la guerra?.
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I guerrieri della notte è un quasi capolavoro. Hill prende il tema dell'Anabasi di Senofonte e lo adatta alla violenza urbana notturna e le bande giovanili degli anni '70 che cominciavano via via a formarsi, Hill riprenderà lo stesso tema e lo adatterà nelle paludi della Louisiana con un altro capolavoro del suo genere I guerrieri della palude silenziosa anche li i protagonisti che avevano un solo scopo, salvare il culo e tornare a casa in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo, con attori in stato di grazia che diventeranno in seguito semi/famosi. Nel film I guerrieri della notte la scena della morte di Ciryus che crolla a terra al rallenty (anche lo sparo sarà al rallenty) e l'attesa alla stazione e poi l'inseguimento dei battitori con le mazze da baseball ("le facce pittate") seguiti dalla colonna sonora di Barry De Vorzon è semplicemente da urlo, cosi come lo scontro nei cessi della metropolitana con i pattinatori, o il ritmico tintinnio delle bottiglie infilate nelle dita del sobillatore che ripete come una cantilena minacciosa "guerrieri giochiamo a fare la guerra?...guerrieri giochiamo a fare la guerra?....guerrieri giochiamo a fare la guerra?....(il nome dell'attore mi sfugge.. farà sempre la parte a causa del suo viso e della sua altezza del viscido bastardo), se non era per alcune ingenuità del regista nella direzione degli attori si poteva gridare al capolavoro come Arancia Meccanica per la tematica della violenza giovanile, ma siamo vicini di qualche centimetro.
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reiver
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domenica 15 luglio 2007
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in the city
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Walter Hill,un grande regista.Acuto sceneggiatore di Peckinpah in "Getaway",brillante all'esordio dietro la macchina da presa in "L'eroe della strada" e convincente in "Driver l'imprendibile",Hill firma nel 1979 il suo capolavoro,"I guerrieri della notte",a cui seguono l'ottima rivisitazione western de "I cavalieri della notte",il superbo "I guerrieri della palude silenziosa" e quel "48 ore" che,con la sua calibrata miscela di umorismo e azione,fa di Eddie Murphy (fino ad allora comico televisivo) una star del "silver screen".Da quel momento in poi nella carriera del regista californiano si registra un serie di alti e bassi,quasi che Hill ,specialista del cinema d'azione "di qualità",abbia subito il contraccolpo del radicale scadimento del genere registratosi tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90 e abbia perso quello stile così personale che lo contraddistingueva.
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Walter Hill,un grande regista.Acuto sceneggiatore di Peckinpah in "Getaway",brillante all'esordio dietro la macchina da presa in "L'eroe della strada" e convincente in "Driver l'imprendibile",Hill firma nel 1979 il suo capolavoro,"I guerrieri della notte",a cui seguono l'ottima rivisitazione western de "I cavalieri della notte",il superbo "I guerrieri della palude silenziosa" e quel "48 ore" che,con la sua calibrata miscela di umorismo e azione,fa di Eddie Murphy (fino ad allora comico televisivo) una star del "silver screen".Da quel momento in poi nella carriera del regista californiano si registra un serie di alti e bassi,quasi che Hill ,specialista del cinema d'azione "di qualità",abbia subito il contraccolpo del radicale scadimento del genere registratosi tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90 e abbia perso quello stile così personale che lo contraddistingueva.
Torniamo però a "I guerrieri della notte".Sarebbe troppo semplicistico catalogarlo nel genere "action" o in quello delle "bande giovanili":basta fare un confronto con un film apparentemente simile,"The wanderers",uscito lo stesso anno,per capire che il film di Hill si pone a un livello decisamente superiore,per le ambizioni della sceneggiatura (adattata da Hill e Shaber da un romanzo di Yurick) ,per la bravura dei semisconosciuti protagonisti (Beck e Remar su tutti),per la perizia del regista nel riuscire a descrivere la psicologia dei personaggi,che altrimenti sarebbero stati ridotti alla macchietta dei "giovani arrabbiati",che vuol dire tutto e niente.
Così in Swan si ravvisa la disillusione ( che non si trasforma però in rassegnazione) di chi sa di avere il destino segnato;in Ajax la rabbia incontrollata di chi usa la violenza come strumento di affermazione della propria personalità;in Mercy l'illusione di dimenticare la propria condizione abbandonandosi ai piaceri dell'amore promiscuo;in Luther,il capo della banda avversaria dei Guerrieri (personaggio-chiave dal punto di vista ideologico),la follia anarchica che non gli consente di accettare Cleon come capo assoluto di tutte le bande.
L'occhio della cinepresa segue il gruppo dei fuggitivi scandagliando le emozioni,le paure,le reazioni dei componenti della banda:il processo di identificazione con i protagonisti è naturale perchè non si tratta di supereroi invincibili,ma di ragazzi tutto sommato normali.Sono d'accordo con il Morandini quando parla di estrema eleganza grafica (con gli scontri che sembrano coreografie), e di clima iperrealistico (la N.Y. che ospita l'azione è preda di decine di bande dagli aspetti più disparati) ma vorrei aggiungere una nota personale:non so quanti abbiano notato un parallelismo che a me è sembrato chiaro,quello tra il faticoso ritorno a casa dei Guerrieri e il passaggio dall'età giovanile a quella della maturità.
Non è un caso,secondo me,che dei due protagonisti (che rappresentano i due aspetti della personalità di ogni giovane,quello ribelle ,aggressivo e quello maturo e responsabile) Aiax,il violento,verrà catturato dalla polizia mentre Swan,che ha le doti del capo,farà ritorno alla base:attraverso dure esperienze,il ragazzo è diventato uomo.Molte sono le sequenze da ricordare ma io vorrei citarne una:l'incontro di Swan e Mercy con due coppiette tirate a lucido sul metrò.Quando M. alza la mano per dare,vergognandosi,una sistemata ai capelli,S. le blocca il braccio,come per dire :"questi non sono migliori di noi".A volte basta un gesto per diventare antieroi romantici.
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elly
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martedì 14 agosto 2007
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"ci posso morire con questa divisa"
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Tutte le gang di New York riunite in un bronx con l'idea di prendere il cntrollo della città stessa: numericamente superiori al corpo di polizia questa idea non sembra affatto un utopia... Un inconveniente però costringerà i Worriors (una delle tante band che aveva partecipato al raduno)ad una fuga verso la loro base. Una grande partita di baseball che metterà in luce quella che è la grande squadra dei guerrieri i quali avranno contro tutte le altre band della città oltre ai polizziotti. Questo film risulta essere scorrevole e mai noioso, semplice nella scenografia, dove le stazioni e i trni della metropolitana fanno da sfondo a quasi tutte le scene del film. Non irrilevanti sono i costumi che assumono una funzione di "carta d'identità" dove ogni personaggio del film si riconosce in quella divisa e che allo stesso tempo, quella stessa divisa, permatte gli altri di riconoscerlo.
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Tutte le gang di New York riunite in un bronx con l'idea di prendere il cntrollo della città stessa: numericamente superiori al corpo di polizia questa idea non sembra affatto un utopia... Un inconveniente però costringerà i Worriors (una delle tante band che aveva partecipato al raduno)ad una fuga verso la loro base. Una grande partita di baseball che metterà in luce quella che è la grande squadra dei guerrieri i quali avranno contro tutte le altre band della città oltre ai polizziotti. Questo film risulta essere scorrevole e mai noioso, semplice nella scenografia, dove le stazioni e i trni della metropolitana fanno da sfondo a quasi tutte le scene del film. Non irrilevanti sono i costumi che assumono una funzione di "carta d'identità" dove ogni personaggio del film si riconosce in quella divisa e che allo stesso tempo, quella stessa divisa, permatte gli altri di riconoscerlo.
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para
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sabato 28 giugno 2008
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capolavoro underground
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Walter Hill dirige un film destinato a restare nella storia degli intenditori di cinema. "I guerrieri della notte" non è un film che molti ad oggi hanno ben presente e il suo nome non è famoso come altri film di quegli anni. Ma gli intenditori di cinema e tutti quelli che vogliono vedere un film surrealista sulle bande di New York a cavallo fra gli anni '70 e gli anni '80, un film con una trama, una sceneggiatura, dei costumi e delle musiche fantastiche, sappiano che "I guerrieri della notte" è il film che fa per loro. In una notte una banda di Coney Island, accusata ingiustamente di un omicidio, deve attraversare New York, cercando di arrivare dal Bronx a Coney Island in metropolitana senza farsi catturare dagli "elmetti" (gli sbirri) o dalle altre bande che gli davano la caccia.
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Walter Hill dirige un film destinato a restare nella storia degli intenditori di cinema. "I guerrieri della notte" non è un film che molti ad oggi hanno ben presente e il suo nome non è famoso come altri film di quegli anni. Ma gli intenditori di cinema e tutti quelli che vogliono vedere un film surrealista sulle bande di New York a cavallo fra gli anni '70 e gli anni '80, un film con una trama, una sceneggiatura, dei costumi e delle musiche fantastiche, sappiano che "I guerrieri della notte" è il film che fa per loro. In una notte una banda di Coney Island, accusata ingiustamente di un omicidio, deve attraversare New York, cercando di arrivare dal Bronx a Coney Island in metropolitana senza farsi catturare dagli "elmetti" (gli sbirri) o dalle altre bande che gli davano la caccia. Trama assolutamente originale e innovativa, grandi attori, musiche e costumi fantastici, ottima sceneggiatura, e soprattutto una regia da paura: le scene degli scontri con le bande rivali sono semplicemente epiche e cariche di tensione. Quando un regista sa dirigere, si vede subito: e Walter Hill è un maestro. Capolavoro imperdibile.
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alex41
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domenica 29 maggio 2011
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l'odissea nel bronx
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Il film per eccellenza degli adolescenti che ha lanciato una generazione. Walter Hill dirige un film violento, quasi interamente girato la notte, incredibilmente realistico, dove i protagonisti sono le più grandi bande criminali di New York. I guerrieri sono una di queste, che quando verranno incolpati ingiustamente per omicidio, verranno cercati non dalla polizia, ma bensì da tutte le altre bande: il film segue spettacolari sequenze di azione, come la rissa con la banda dei Baseball Furies con in sottofondo spettacolari musiche che ricordano molto John Carpenter, tra il techno e il punk che in quegli anni era già diventato una moda per i ragazzacci americani. Il film segue altre grandi scene: il ragazzo sui pattini, la rissa nella metropolitana, le prostitute, fino alla scena finale cult: "Guerrieri, giochiamo a fare la guerra?".
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Il film per eccellenza degli adolescenti che ha lanciato una generazione. Walter Hill dirige un film violento, quasi interamente girato la notte, incredibilmente realistico, dove i protagonisti sono le più grandi bande criminali di New York. I guerrieri sono una di queste, che quando verranno incolpati ingiustamente per omicidio, verranno cercati non dalla polizia, ma bensì da tutte le altre bande: il film segue spettacolari sequenze di azione, come la rissa con la banda dei Baseball Furies con in sottofondo spettacolari musiche che ricordano molto John Carpenter, tra il techno e il punk che in quegli anni era già diventato una moda per i ragazzacci americani. Il film segue altre grandi scene: il ragazzo sui pattini, la rissa nella metropolitana, le prostitute, fino alla scena finale cult: "Guerrieri, giochiamo a fare la guerra?"..."Siete tutti armati?". Un film che nonostante l'età è ancora considerato un film immortale e unico nel suo genere, è il padre dei film nel bronx e delle bande giovanili della violenza insieme all'indimenticabile Arancia Meccanica di Kubrick. Un capolavoro, con ottime scenografie e personaggi straordinari. Per chi vuole un film cupo e dark ambientato nei bassifondi dove nessuna "mano buona" entra, questo è il film che farà per lui.
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gianleo67
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lunedì 25 giugno 2012
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ultima fermata coney island
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Una banda metropolitana di Coney Island, i Warriors, sono braccati dalle altre bande perchè ritenuti responsabili dell'uccisione di Cyrus, il capo dei potenti Riffs avvenuto durante un raduno 'su nel Bronx'. Periglioso e cruento il viaggio di ritorno notturno nel loro territorio. Action drama multietnico e metropolitano di Walter Hill che gioca sulle contaminazioni (cinema,teatro, letteratura, fumetto) e sulle suggestioni notturne e violente di una contro cultura suburbana e primitiva. In grado, per il tempo, di sviluppare una interessante'sociologia del fantastico' (ripresa da Carpenter di "1997 - Fuga da New York") è piuttosto una pittoresca rielaborazione di un'epica urbana molto in voga negli anni '70 ( la voce radiofonica e 'nera' di Dolly Bomba che accompagna il viaggio dei 'Guerrieri' come quella dello speaker di Super Anima che accompagna l'allucinato e insensato viaggio del Kowalski di 'Vanishing Point') che un efficace e credibile manifesto critico sulle degenerazioni culturali della società americana (il cuore bacato della Grande Mela).
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Una banda metropolitana di Coney Island, i Warriors, sono braccati dalle altre bande perchè ritenuti responsabili dell'uccisione di Cyrus, il capo dei potenti Riffs avvenuto durante un raduno 'su nel Bronx'. Periglioso e cruento il viaggio di ritorno notturno nel loro territorio. Action drama multietnico e metropolitano di Walter Hill che gioca sulle contaminazioni (cinema,teatro, letteratura, fumetto) e sulle suggestioni notturne e violente di una contro cultura suburbana e primitiva. In grado, per il tempo, di sviluppare una interessante'sociologia del fantastico' (ripresa da Carpenter di "1997 - Fuga da New York") è piuttosto una pittoresca rielaborazione di un'epica urbana molto in voga negli anni '70 ( la voce radiofonica e 'nera' di Dolly Bomba che accompagna il viaggio dei 'Guerrieri' come quella dello speaker di Super Anima che accompagna l'allucinato e insensato viaggio del Kowalski di 'Vanishing Point') che un efficace e credibile manifesto critico sulle degenerazioni culturali della società americana (il cuore bacato della Grande Mela). Affascinante come sempre l'estetica iperrealista di Hill ben supportato dal montaggio veloce e dalle atmosfere crepuscolari e alienate di Andrew Laszlo. Martellante colonna sonora rock di Barry De Vorzon e Joe Walsh che accompagna l'itinerante coreografia degli scontri 'tribali' tra le variopinte bande urbane, ciascuna con i propri colori e segni distintivi, un melting pot violento e anti-sistema (persino i poliziotti sono trattati alla stregua di una banda in campo:'gli Elmetti'). Tematiche sociali e politiche (l'emarginazione,la segregazione, il degrado delle periferie suburbane, la volontà di riscatto) abbozzate un pò superficialmente sullo sfondo di dialoghi e situazioni di rutilante dinamismo e stemperate dal finale romantico e incruento. Itinerante.
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mister-pippo
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mercoledì 19 settembre 2012
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lotta tra bande
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un film che mi ha lasciato positivamente colpito :) la trama è semplice ma non ti presti molto ad essa...entri subito nella parte,ti impersoni in uno della banda dei WARRIORS :) ( e premetto che non sono uno che ama la violenza,anzi)
ma il bello dei film è anche questo..farsi trasportare da esso,immergersi completamente. questo film,secondo me, riesce in questo scopo ^^
in alcune parti può sembrare statito, ma gode di buone accelerazioni, e questo avviene ogni volta che inizia una nuova battaglia tra una banda "rivale" ,che si mette tra il cammino dei warriors ed il ritorno a casa :P
mi sarebbe piaciuto fosse stato più lungo, per vedere i nostri scalmanati e vincenti eroi , scaldare i loro muscoli contro altre bande rivali.
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un film che mi ha lasciato positivamente colpito :) la trama è semplice ma non ti presti molto ad essa...entri subito nella parte,ti impersoni in uno della banda dei WARRIORS :) ( e premetto che non sono uno che ama la violenza,anzi)
ma il bello dei film è anche questo..farsi trasportare da esso,immergersi completamente. questo film,secondo me, riesce in questo scopo ^^
in alcune parti può sembrare statito, ma gode di buone accelerazioni, e questo avviene ogni volta che inizia una nuova battaglia tra una banda "rivale" ,che si mette tra il cammino dei warriors ed il ritorno a casa :P
mi sarebbe piaciuto fosse stato più lungo, per vedere i nostri scalmanati e vincenti eroi , scaldare i loro muscoli contro altre bande rivali...sottoliando ciò che dice alla fine uno dei protagonisti --> che loro sono i MIGLIORI :D
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massimiliano curzi
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sabato 25 dicembre 2010
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l'epica della gang metropolitane
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Tra i migliori film di Walter Hill, in cui si respira ancora l'odore acre dei bassifondi de "L'eroe della strada"; nella rappresentazione di una periferia newyorkese distorta che tratteggia Long Island quasi fosse il quartiere portoricano, le gang giovanili imperversano con tutta la loro carica di rabbia e contrapposizione alla violenza istituzionale. Colonna sonora che mescola musica afroamericana e sonorità rock al limite del punk, il film contiene diverse sequenze memorabili: il bacio disperato del capobanda con una ragazza di strada sui binari di un tunnel della metropolitana con un treno in transito a pochi metri da loro, il memorabile scontro con la gang femminile delle Lizzies, il passaparola tra gangs che avvia l' inseguimento esasperato contro un manipolo di ragazzi dotati di una dignità forte quanto la loro appartenenza alla gang dei Warriors.
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Tra i migliori film di Walter Hill, in cui si respira ancora l'odore acre dei bassifondi de "L'eroe della strada"; nella rappresentazione di una periferia newyorkese distorta che tratteggia Long Island quasi fosse il quartiere portoricano, le gang giovanili imperversano con tutta la loro carica di rabbia e contrapposizione alla violenza istituzionale. Colonna sonora che mescola musica afroamericana e sonorità rock al limite del punk, il film contiene diverse sequenze memorabili: il bacio disperato del capobanda con una ragazza di strada sui binari di un tunnel della metropolitana con un treno in transito a pochi metri da loro, il memorabile scontro con la gang femminile delle Lizzies, il passaparola tra gangs che avvia l' inseguimento esasperato contro un manipolo di ragazzi dotati di una dignità forte quanto la loro appartenenza alla gang dei Warriors. Girato in esterni interamente notturni, resta un film simbolo sull'inversione dei valori innescata dalla violenza metropolitana.
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[+] caro mio..
(di ggbike)
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brando fioravanti
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venerdì 13 aprile 2012
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america di notte
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L'America vista durante la vita diurna è forse il massimo esempio di civiltà e sviluppo, ma la notte prendono vita molte culture violente e trasgressive. Durante un raduno di bande avviene un omicidio e verranno accusati ingiustamente i guerrieri. Per tutta la notte dovranno affrontare altre bande in violenti scontri e avventurarsi in numerose fughe. Girato benissimo, immagini violente molto contenute, l'omicidio viene rallentato come nei film di Kubrik. Adrenalinico e appassionante come pochi nella storia del cinema. Molte polemiche sull'isticazione ai giovani verso le sottoculture urbane. La banda protagonista non è il massimo della moralità, ma neanche così spietata.
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L'America vista durante la vita diurna è forse il massimo esempio di civiltà e sviluppo, ma la notte prendono vita molte culture violente e trasgressive. Durante un raduno di bande avviene un omicidio e verranno accusati ingiustamente i guerrieri. Per tutta la notte dovranno affrontare altre bande in violenti scontri e avventurarsi in numerose fughe. Girato benissimo, immagini violente molto contenute, l'omicidio viene rallentato come nei film di Kubrik. Adrenalinico e appassionante come pochi nella storia del cinema. Molte polemiche sull'isticazione ai giovani verso le sottoculture urbane. La banda protagonista non è il massimo della moralità, ma neanche così spietata. Cè di peggio.
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alessanvan
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lunedì 20 agosto 2012
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la negazione del sogno americano
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The Warriors” non è solo un “cult movie” sulle gang. Per i giovani di tutto il mondo gli USA sono sempre stati un mito, quello del “sogno americano” soprattutto con loro città più famosa, New York. Ma la NY descritta da “The Warriors” non è la città bella e scintillante dei grattacieli di Manhattan, dove chiunque, se bravo, può arricchirsi ed avere successo, è una città di quartieri brutti e anonimi dove i loro abitanti poveri non hanno alcuna possibilità di migliorare il loro futuro, e quindi è la negazione del sogno americano. Ma infondo sono anche i membri delle gang che come dice Cyrus, “si combattono tra loro per un misero pezzetto di terra” a condannarsi a questo destino.
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The Warriors” non è solo un “cult movie” sulle gang. Per i giovani di tutto il mondo gli USA sono sempre stati un mito, quello del “sogno americano” soprattutto con loro città più famosa, New York. Ma la NY descritta da “The Warriors” non è la città bella e scintillante dei grattacieli di Manhattan, dove chiunque, se bravo, può arricchirsi ed avere successo, è una città di quartieri brutti e anonimi dove i loro abitanti poveri non hanno alcuna possibilità di migliorare il loro futuro, e quindi è la negazione del sogno americano. Ma infondo sono anche i membri delle gang che come dice Cyrus, “si combattono tra loro per un misero pezzetto di terra” a condannarsi a questo destino. Pur essendo un film violento “The Warriors”, a differenza di molti film americani, non elogia la violenza anzi, soprattutto se stupida ed insensata (come quella di Luther, l’assassino di Cyrus) quasi la condanna. Giustifica la violenza solo per autodifesa. Anche perché lo stato e le istituzioni sono totalmente assenti o addirittura “nemici”. Non solo i poliziotti saranno responsabili della morte di uno dei guerrieri, ma saranno le gang a e non i poliziotti, a scoprire l’innocenza dei guerrieri e a punire Luther. Una sorta di “far west” metropolitano, dove contano solo la lealtà e l’amicizia all’interno della gang. Ottima la regia di Walter Hill che riesce a far recitare bene attori allora non famosi.
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