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signorbagheri
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sabato 9 agosto 2025
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due mostri sacri
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Forse il romanzo dello sconosciuto Marasco da cui trae spunto Curtis per la sua ballata ha influenzato addirittura la trama di Shining del maggiormente noto King ma a parte questo dettaglio resta il fatto che il cast eccellente trasforma un B movie paranormale senza troppe pretese, che si inserisce nel lungo interminabile filone delle dimore infestate che dalla casa degli Usher alla serie degli Amityville continua tuttoggi ad essere uno dei temi preferiti degli horror demoniaci, in una opera drammatica da vedere ed in particolare per la straordinaria performance attoriale di due mostri sacri del cinema, Oliver Reed e Bette Davis.
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onufrio
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martedì 28 gennaio 2020
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la casa ha fame
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Thriller/horror in grado di creare e riuscire a mantenere suspance sino alla fine pur non avvalendosi di nessuna scena veramente horror. Una giovane coppia insieme al proprio figlio e la presenza dell'anziana ma arzilla zia interpretata da Bette Davis, decide di trascorrere le vacanze estive in una villa vittoriana ceduta da due anziani (fratello e sorella) ad un prezzo di favore. Tra le richiesti dei due anziani vi è quello di mantenere la casa pulita e di dare da mangiare alla vecchia madre, rintanata in una delle stanze soprastanti. Un'atmosfera macabra regna fra le mura domestiche e strane vicende iniziano ad accadere..
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francismetal
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martedì 31 ottobre 2017
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mah...
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La prima volta che ho provato a vedere questo film ho interrotto dopo nemmeno 20 minuti, mi ero annoiato troppo.
Poi ci ho riprovato, mi sono sforzato a capire che diamine volesse mostrare... eh niente, è un film effettivamente noioso dove non succede nulla.
L'idea alla base poteva anche essere originale ma non mi piace, una casa che uccide per continuare ad essere "bella"? Ma che cavolo ho visto?
L'unca cosa forse decente è il mistero su chi o cosa sia quella signora chiusa nella stanza e cosa faccia effettivamente.
Per il resto sono 2 ore buttate, il tempo perso non lo recuperi più
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noia1
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giovedì 3 agosto 2017
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magistrale ed atipico
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Una famigliola accetta l’offerta di una coppia di anziani trascorrendo durante il loro periodo vacanziero un soggiorno nella loro vecchia ma fatiscente casa, naturalmente l’offerta troppo vantaggiosa nasconde un segreto terribile.
Film d’altri tempi come davvero si può dire di pochi altri, di certo un pilastro della categoria case infestate ma importante soprattutto perché atipico ed interessante oggi come al tempo, dalla sua parte a determinarne il successo c’è sicuramente un cast di stelle che per di più fa un bel figurone devo ammetterlo.
Film con sfumature diverse a seconda dell’occhio che ci si dedica, per alcuni può non succedere assolutamente niente mentre per altri potrebbero esserci spunti per infinite conversazioni, per alcuni può risultare piatto mentre per altri quadrato ad un modo perfetto per introdurre lo spettatore ai suoi profondi e cupi sottotesti.
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Una famigliola accetta l’offerta di una coppia di anziani trascorrendo durante il loro periodo vacanziero un soggiorno nella loro vecchia ma fatiscente casa, naturalmente l’offerta troppo vantaggiosa nasconde un segreto terribile.
Film d’altri tempi come davvero si può dire di pochi altri, di certo un pilastro della categoria case infestate ma importante soprattutto perché atipico ed interessante oggi come al tempo, dalla sua parte a determinarne il successo c’è sicuramente un cast di stelle che per di più fa un bel figurone devo ammetterlo.
Film con sfumature diverse a seconda dell’occhio che ci si dedica, per alcuni può non succedere assolutamente niente mentre per altri potrebbero esserci spunti per infinite conversazioni, per alcuni può risultare piatto mentre per altri quadrato ad un modo perfetto per introdurre lo spettatore ai suoi profondi e cupi sottotesti.
Di certo qui abbiamo a che fare con la storia del cinema perché è oggettivo che d’ora in poi – da dopo l’uscita nelle sale – s’è aperta la strada ad una nuova concezione della casa infestata ancora oggi molto potente e che ancora non smette di sfornare variazioni sul genere. Personalmente comunque penso che per quanto riguarda l’analisi dei rapporti nella famiglia nessuno sia stato tuttora in grado di eguagliare la gelida delicatezza che ha usato il regista Dan Curtis in questa pellicola. Non siamo semplicemente di fronte all’idilliaca rappresentazione di un amore incondizionato portato a dura prova da poteri demoniaci, non siamo illusi di niente perché il ritratto familiare è il più realistico possibile e non parlo dell’illusione (al contrario) che il male si possa insinuare tra rapporti scricchiolanti, i tre protagonisti non fanno parte d’alcun tipo di stereotipo. Ne deriva un’analisi della discesa agli inferi quanto più dolorosa ed agghiacciante possibile non solo perché la netta sensazione che il male venga proprio da Ben (Oliver Reed) e da sua moglie (Karen Black) ma soprattutto perché – al di là della magistrale quadratura – tutto è rappresentato con una precisione tale che ha il sapore d’un’atroce cronaca.
Al di là di quanto penso sia bello comunque lo consiglio come dimostrazione tangibile di come è cambiato il cinema, un prodotto del genere ora come ora è impossibile ad un pubblico ormai rimbambito dagli jumpscare che rompono ritmi ormai forsennati. La cosa che però veramente bisogna tenere a mente è che al tempo questo fu un successo, in un tempo dove il pubblico era molto più curioso e l’ambiente sperimentava ed azzardava poteva quindi capitare che le atmosfere miste all’abilità nei tempi ed all’accortezza nelle inquadrature venissero riconosciute. Non mancano naturalmente gli effetti speciali e i bei soprassalti, anzi, ai più sadici il finale farà impazzire; certo però questa è un’ottima testimonianza che il cinema è anche ben altro.
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francis metal
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martedì 22 novembre 2016
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bruttissima copia (ante litteram) di shining
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Già Shining non mi ha fatto impazzire, questo non mi è piaciuto proprio.. lo so che Shining è stato scritto e messo su pellicola dopo, ma sembra veramente la stessa idea però fatta malissimo.
E' senza senso, noioso, piatto, ecc... una delle cose peggiori mai viste. E poi quando la signora anziana viene mostrata che diamine aveva quello da urlare? Mah....
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dandy
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venerdì 6 novembre 2015
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una ballata senza scampo.
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Dal romanzo di Robert Marasco un horror di tutto rispetto,ai tempi poco visto ma diventato col passare degli anni famoso come merita.Curtis rifugge effetti ed effettacci,fa trasparire l'orrore dai piccoli dettagli,orchestra con maestria il crescendo di oppressione e terrore,e dirige il cast in modo perfetto.La confezione è elegante,ma le musiche sono un un pò enfatiche,mentre la fotografia flou è superflua per l'atmosfera inquietante che si respira.Il romanzo ha evidentemente ispirato Stephen King per "Shining",e anche i duei film si assomigliano in più punti.Qui a impazzire è la moglie,il film di Kubrick ebbe uno strasuccesso immediato.Ma qui il finale è totalmente tragico.
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Dal romanzo di Robert Marasco un horror di tutto rispetto,ai tempi poco visto ma diventato col passare degli anni famoso come merita.Curtis rifugge effetti ed effettacci,fa trasparire l'orrore dai piccoli dettagli,orchestra con maestria il crescendo di oppressione e terrore,e dirige il cast in modo perfetto.La confezione è elegante,ma le musiche sono un un pò enfatiche,mentre la fotografia flou è superflua per l'atmosfera inquietante che si respira.Il romanzo ha evidentemente ispirato Stephen King per "Shining",e anche i duei film si assomigliano in più punti.Qui a impazzire è la moglie,il film di Kubrick ebbe uno strasuccesso immediato.Ma qui il finale è totalmente tragico.E anche qui c'è una similarità con quello di "Shining":l'uso delle foto.
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toty bottalla
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sabato 13 aprile 2013
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da vedere, rivedere, ammirare e commentare!
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Muovendosi su un piano psicologico, curtis crea un'atmosfera surreale nella quale gli attori si muovono come in un incubo progressivo fatto di curiosità e tensione, la bellezza cupa e arcana dell'ambiente predispone una visione attenta e suggestiva, il film è precursore di altre pellicole per la varietà di elementi ispiratrici musica compresa, rivederlo è sempre emozionante, ti da l'impressione di viverlo da vicino, valore unico per un film. Saluti.
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ciccio benzina
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sabato 26 maggio 2012
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belloo
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movieman
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domenica 28 agosto 2011
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un residuo di paganesimo
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C'erano una volta i Druidi, ossia uno dei popoli dell'antica Inghilterra che, per ingraziarsi le divinità e avere quindi raccolti abbondanti,sacrificavano spesso vite animali o umane. Queste usanze antiche sono, per fortuna, scomparse ( spero ) ma evidentemente hanno lasciato il loro segno nell'inconscio dell'umanità. Il cinema horror, quello anglosassone in particolare ( si pensi ad "Halloween 3", per esempio ), ce li ricordano. Nel caso di questo bellissimo film di Dan Curtis, regista famoso nel mondo dell horror televisivo dell'epoca, il dio che esige sacrifici umani è, addirittura, una villa. Una casa-mostro, insomma. Qui succede che una coppia ( Karen Black e Oliver Reed ) affitti, per i mesi estivi, una graziosa villetta di campagna.
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C'erano una volta i Druidi, ossia uno dei popoli dell'antica Inghilterra che, per ingraziarsi le divinità e avere quindi raccolti abbondanti,sacrificavano spesso vite animali o umane. Queste usanze antiche sono, per fortuna, scomparse ( spero ) ma evidentemente hanno lasciato il loro segno nell'inconscio dell'umanità. Il cinema horror, quello anglosassone in particolare ( si pensi ad "Halloween 3", per esempio ), ce li ricordano. Nel caso di questo bellissimo film di Dan Curtis, regista famoso nel mondo dell horror televisivo dell'epoca, il dio che esige sacrifici umani è, addirittura, una villa. Una casa-mostro, insomma. Qui succede che una coppia ( Karen Black e Oliver Reed ) affitti, per i mesi estivi, una graziosa villetta di campagna. La casa è alquanto carina, ha perfino una graziosa piscina ed un giardino. I proprietari sono due sinistri figuri, fratello e sorella, ma il prezzo dell'affitto è talmente conveniente che il marito subodora la fregatura. La moglie, però, lo convince ad affittare la casa, anche se nel contratto c'è un obbligo piuttosto strano: i due dovranno portare i pasti alla mamma ottantenne dei due proprietari e la vecchia non vuole essere vista, nè tantomeno vuole uscire dalla sua stanza. I coniugi vanno quindi ad abitarci con al seguito il figlioletto ed una arzilla zietta del marito ( una strepitosa Bette Davis ). Ovviamente, il Male farà la sua parte: la villa si rinnova ciclicamente con il sangue versato dai propri inquilini. Diciamo la verità, l'idea della casa assassina ( con tanto di piante killer nel giardino e nel viale ! ) in sè fa ridere. Eppure ... eppure l'abilità del regista, coadiuvato da bravi interpreti e da una certa cura scenografica negli interni, è quella di aver saputo ricreare un orrore insinuante che si trasforma ben presto in un profondo disagio. Il fantastico - e l'horror in particolare - funziona meglio se si insinua lentamente nel quotidiano. Qui l'orrore parte dai particolari, dagli oggetti ( quando il piccolo di casa rompe accidentalmente un vaso intuiamo che quell'incidente avrà sicuramente delle conseguenze ! ), da ciò che, all'apparenza, è solare ed ovattato ( i bellissimi fiori, per esempio, di cui la casa è piena ) e invece si apre a squarci di improvvisa crudeltà come nella famosa scena della piscina. Il film riesce ad inquietare proprio perchè nasconde il Male dietro a ciò che è all'apparenza rassicurante. E non fa solo questo: la sceneggiatura riesce perfino a ribaltare intelligentemente molti clichès non risparmiandosi in colpi di scena veramente riusciti che naturalmente non starò a raccontarvi. Vi basti pensare che, secondo il sottoscritto, l'apparente lentezza ( che qualcuno lamenta ) della prima parte serve solo a preparare i giri di boa della parte finale trascinando lo spettatore verso un finale crudele e totalmente inaspettato e non privo di un certo umorismo nero. Non ho dubbi: uno dei migliori - e dei più sottovalutati - film sul tema della casa maledetta.
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erman171
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lunedì 3 agosto 2009
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anticipazione dei film
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Più che anticipare Amityville Possesion, nn horror, anticipa il più celebre film Shining, il concetto di fondo e sopratutto il finale è pressochè identico, sopratutto con la carrellata delle fotografie alla fine.
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