joker
|
giovedì 5 settembre 2002
|
welcome to the camp!
|
|
|
|
Il musical si basa su una storia assolutamente strampalata che però, a visione ultimata... risulta quasi "credibile". A ciò si aggiungono tre elementi, che rendono la pellicola imperdibile e ne giustificano la fama di "cult-movie": 1) la bellissima (e bravissima) Ann Margret; 2) il bruttissimo (e bravissimo) Oliver Reed; 3) soprattutto, la meravigliosa musica degli Who (il cui cantante, Roger Daltrey, impersona il ragazzo cieco-sordo-muto). Un film visionario e provocatorio. Alla Ken Russell, appunto.
|
|
[+] lascia un commento a joker »
[ - ] lascia un commento a joker »
|
|
d'accordo? |
|
gianni lucini
|
mercoledì 12 ottobre 2011
|
un riuscito omaggio al kitch
|
|
|
|
Il 22 aprile 1974 il regista Ken Russell inizia le riprese del film “Tommy”, una versione cinematografica dell’omonima opera rock creata da Pete Townshend per gli Who. A interpretare la parte del protagonista viene chiamato il cantante della stessa band Roger Daltrey, mentre Tina Turner è una splendida e memorabile Acid Queen. Al film partecipano anche Oliver Reed, Robert Powell, Paul Nicholas, Arthur Brown, Elton John, Eric Clapton, Jack Nicholson, Ann Margret e gli altri tre Who. L’approccio di Ken Russell con la storia è rispettoso delle musica e delle dinamiche di quella che lui stesso chiama “opera rock”. Supplendo con la fantasia e le invenzioni visive a qualche lacuna tecnica provocata dalla scarsa disponibilità finanziaria il regista fa procedere la storia per tappe progressive lasciando all’ossatura musicale il compito di dettare i tempi del racconto.
[+]
Il 22 aprile 1974 il regista Ken Russell inizia le riprese del film “Tommy”, una versione cinematografica dell’omonima opera rock creata da Pete Townshend per gli Who. A interpretare la parte del protagonista viene chiamato il cantante della stessa band Roger Daltrey, mentre Tina Turner è una splendida e memorabile Acid Queen. Al film partecipano anche Oliver Reed, Robert Powell, Paul Nicholas, Arthur Brown, Elton John, Eric Clapton, Jack Nicholson, Ann Margret e gli altri tre Who. L’approccio di Ken Russell con la storia è rispettoso delle musica e delle dinamiche di quella che lui stesso chiama “opera rock”. Supplendo con la fantasia e le invenzioni visive a qualche lacuna tecnica provocata dalla scarsa disponibilità finanziaria il regista fa procedere la storia per tappe progressive lasciando all’ossatura musicale il compito di dettare i tempi del racconto. Il risultato è un film visionario, decisamente lontano da altre opere del genere tratte dai musical. Ritenuto da una parte della critica una sorta di orgiastico omaggio al kitch del rock and roll più spettacolare il film appassionerà il pubblico giovanile che ne farà un lavoro di culto destinato a durare negli anni.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gianni lucini »
[ - ] lascia un commento a gianni lucini »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
lunedì 19 settembre 2016
|
forse il più bel musical reso filmicamente
|
|
|
|
Il problema del musical(o meglio opera-rock, ma il termine ha faticato ad affermarsi) tradotto filmicamente si pone da sempre e credo che rimanga valida l'indicazione di André Bazin, rivolta al teatro divenuto cinema, alla resa filmica del teatro in genere(dunque non solo del musical, ma il musical o meglio l'opera rock è teatro musicale in pieno, come lo era/è l'opera tradizionalmente intesa), per cui un film di"origine teatrale"non deve far dimenticare tale sua genesi. "Tommy", che è straordinario musical(non voglio insistere con ulteriori ripetizioni del bisticcio terminologico) e formidabile musica degli"Who"nasce dalla collaborazione sinergica tra Ken Russell e Roger Daltrey e Peter Townshend, le menti degli"Who", con alcune straordinarie "folgorazioni"visivo-musicali, come la Acid Queen di Tina Turner, Daltrey quale Tommy da adulto, Oliver Reed quale patrigno, un insospettabile(?)Eric Clapton quale predicatore"dark", Nicholson come psichiatra, Elton John con le sue piroette, ma soprattutto un formidabile Keith Moon(il grandissimo batterista degli"Who"scomparso tragicamente tre anni dopo la realizzazione del film, ossia nel 1978, mentre"Tommy"as movie è del 1975)quale uncle Ernie.
[+]
Il problema del musical(o meglio opera-rock, ma il termine ha faticato ad affermarsi) tradotto filmicamente si pone da sempre e credo che rimanga valida l'indicazione di André Bazin, rivolta al teatro divenuto cinema, alla resa filmica del teatro in genere(dunque non solo del musical, ma il musical o meglio l'opera rock è teatro musicale in pieno, come lo era/è l'opera tradizionalmente intesa), per cui un film di"origine teatrale"non deve far dimenticare tale sua genesi. "Tommy", che è straordinario musical(non voglio insistere con ulteriori ripetizioni del bisticcio terminologico) e formidabile musica degli"Who"nasce dalla collaborazione sinergica tra Ken Russell e Roger Daltrey e Peter Townshend, le menti degli"Who", con alcune straordinarie "folgorazioni"visivo-musicali, come la Acid Queen di Tina Turner, Daltrey quale Tommy da adulto, Oliver Reed quale patrigno, un insospettabile(?)Eric Clapton quale predicatore"dark", Nicholson come psichiatra, Elton John con le sue piroette, ma soprattutto un formidabile Keith Moon(il grandissimo batterista degli"Who"scomparso tragicamente tre anni dopo la realizzazione del film, ossia nel 1978, mentre"Tommy"as movie è del 1975)quale uncle Ernie. UN cammino, quello di "Tommy"oltre le illecebrae mundi(comprese droghe psichedeliche et similia) ma anche i fantasmi "religiosi" e/o pseudotali, con il faticoso cammino di Tommy verso l'autorealizzazione, pur se semplifico molto il processo che porta a tale esito. II fascino, come si è detto, è tutto di immagini e suoni, anzi meglio della sinestesia realizzata in essi, attraverso la commistione a tratti volutamente"bombardante"tra musica, parlato(dialoghi e monologhi, pur se qui prevale ancora una volta il cantato, la musica)e immagini. Diremo che lo spirito della psichedelia ma anche dei"falsi profeti"della new-age è tutto in "Tommy", straordinario documento, oltre che film-opera rock etc., perché ridà lo spirito di un'epoca, quella che va dalla fine della seconda guerra mondiale agli anni del film, metà Settanta del 1900, appunto, passando per quanto si è brevemente detto. Ma, a differenza di"Easy Rider", che è precedente e si limita all'"epopea"hippie, qui ci sono vari elementi e il fascino dell'"opera totale"anche wagnerianamente intesa, ossia"Wort-Ton-Drama"(parola-musica-messa in scena), mentre in"Easy Rider"la musica entra nella vicenda, ma comunque"da fuori", da sound-track. Impossibile dimenticare"See Me, Feel Me, Touch Me, Heal Me", ossia i gradi della percezione-(presunta) guarigione ma neppure la vicenda iniziale, la morte del padre ad opera del patrigno-zio, che ricalda"Hamlet".E in qualche modo"TOmmy"-opera/film è shakespeariano e Tommy figura è"Hamlet", pur se in nuove forme El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
paride86
|
sabato 2 ottobre 2010
|
eccessivo e banale
|
|
|
|
Opera rock piena di spunti e di musica che, però, mantiene molto meno di ciò che promette.
La storia ha dei passaggi piuttosto banali e, in un tripudio di kitsch, oscilla tra il ridicolo e il mistico. Gli attori, a parte Oliver Reed, sono tutti sopra le righe: Ann Margret, specialmente, più di una volta diventa comica quando doveva essere drammatica.
Grande parata di star del rock nel cast
|
|
[+] lascia un commento a paride86 »
[ - ] lascia un commento a paride86 »
|
|
d'accordo? |
|
|