elgatoloco
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giovedì 3 ottobre 2019
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film crepuscolare
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"sHODOWN"(1973, George Seaton), western crepuscolare dove due amici si re-incontrano, con uno che fa il bandito(rapina su un treno)e l'altro lo sceriffo, in posizione decisamente scomoda dunque per, essere amici. Pieno di flash-backs, di ricordi e rimandi"dolci"al passato(amano la stessa donna, sposatasi con lo sceriffo), non hanno più l'eta da ragazzi, sono un po'attempati, difficile che trovino qualche situazione che li metta in condizione di rispettarsi e praticare ancora la loro amicizia. Non è (in alcun modo(un western"alternativo"(gli"Indiani"fanno da quasi-comparsa e sono quelli classici, da"Haugh", quasi..., tra l'altro in una sequenza brevissima), ma il "destino"(o caso, se si vuole)o meglio l'idea degli sceneggiatori fa in modo che la"resa dei conti", il duello finale tra i due si svolga in modo"atipico", per l'intervento della natura, ma non solo.
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"sHODOWN"(1973, George Seaton), western crepuscolare dove due amici si re-incontrano, con uno che fa il bandito(rapina su un treno)e l'altro lo sceriffo, in posizione decisamente scomoda dunque per, essere amici. Pieno di flash-backs, di ricordi e rimandi"dolci"al passato(amano la stessa donna, sposatasi con lo sceriffo), non hanno più l'eta da ragazzi, sono un po'attempati, difficile che trovino qualche situazione che li metta in condizione di rispettarsi e praticare ancora la loro amicizia. Non è (in alcun modo(un western"alternativo"(gli"Indiani"fanno da quasi-comparsa e sono quelli classici, da"Haugh", quasi..., tra l'altro in una sequenza brevissima), ma il "destino"(o caso, se si vuole)o meglio l'idea degli sceneggiatori fa in modo che la"resa dei conti", il duello finale tra i due si svolga in modo"atipico", per l'intervento della natura, ma non solo...Non è un capolavoro, ma l'idea del West che sta finendo(c'è già il treno, ma anche una proto-lavatrice...), della difficoltà di relazionarsi quando si sono fatte scelte opposte, indubbiamente, commuovono, anche perché c'è qualcosa-meglio qualcuno.che fa da"oggetto del contendere"e che è l'oggetto del desiderio, pur se non assume poi proporizioni così forte, nell'economia della storia, Con due interpreti quasi"uscenti", Rock Hudson(lo sceriffo)e Dean Martin(il "vilain"o meglio lo è diventato per sopravvivere), il film non sposta i canoni del western, come si è detto, ma siamo lontani dalle"great hopes"à la John Ford, Susan Clark è ottima comprimaria, anzi protagonista femminile a pieno titolo, per il ruoplo che la sua parte assume nel film, appunto., Nessuna soluzione particolarmente innovativa, ma il livello, in quest'opera"di transizione", è decisamente alto, più di molti "spaghetti-western"che si erano profilati in quegli stessi anni come sedicenti"capolavori"., El Gato
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martedì 22 ottobre 2019
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romantico west
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"Showdown"(1973)è, tra l'altro , l'ultimo film del regista George Seaton, che muore nel 1979 a 68 anni di età. Due amici, di cui uno è sceriffo, l'altro rapinatore di treni(così va la vita, per la "filosofia" western, nel senso che è più che altro "la fatalità a disporre le cose", per dirla con Aznavour, armeno-francese, ma anche, appunto, nella filosofia del West.. Ma erano anche innamorati della stessa donna e i sentimenti forti, come noto, rimangono decisamente tali, inflessibili.C'è anche una sorta di regolamento dei conti finale, con l'intervento dei complici di Billy(il vilain), alla ricerca del bottino, ma non si arriva, ovviamente a una sfida"all'oK Corral", perché ciò sarebbe contro l'etica dell'amicizia e contro la logica del film, che vedrebbe una prevalenza decisa di un personaggio sull'altro.
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"Showdown"(1973)è, tra l'altro , l'ultimo film del regista George Seaton, che muore nel 1979 a 68 anni di età. Due amici, di cui uno è sceriffo, l'altro rapinatore di treni(così va la vita, per la "filosofia" western, nel senso che è più che altro "la fatalità a disporre le cose", per dirla con Aznavour, armeno-francese, ma anche, appunto, nella filosofia del West.. Ma erano anche innamorati della stessa donna e i sentimenti forti, come noto, rimangono decisamente tali, inflessibili.C'è anche una sorta di regolamento dei conti finale, con l'intervento dei complici di Billy(il vilain), alla ricerca del bottino, ma non si arriva, ovviamente a una sfida"all'oK Corral", perché ciò sarebbe contro l'etica dell'amicizia e contro la logica del film, che vedrebbe una prevalenza decisa di un personaggio sull'altro. Decisamente un film romantico, per le tensioni sentimentali che lo attraversano, per il carattere"decadente"del finale ma anche giù del "sottofinale"che lo prepara e che incardina la storia verso una conclusione dolorosa, se non"tragica"(nella tragedia c'è bisogno di dei e di eroi, dove questi ultimi sono comunque personalità superiori a quelle che abbiamo in questo film), sottolineata da una rara capacità anche proprio a livello di fotografia e di scenografia(ma anche la sottolineatura musicale aiuta, certamente)nel cogliere il paesaggio,m gli elementi naturali che naturalmente non possono essere un mero"corredo", un"accidente", tanto più in the wild West... Si aggiunga il fatto che i due interpreti principali, i bravi Rock Hudson(lo sceriffo, certo non poteva essere i, vilain...)e Dean Martin(il bandito, come"da copione")sono(erano, per meglio dire) ormai in quell'età limininale che prelude aalla vecchiaia, per cui la situazione è densa di ricordi, di suggesitoni che rimandano al passato, decisamnete. Si aggiunga la figura di Susan Clark, brava attrice sempre, nel ruolo della moglie dello sceriffo, che però per anni è stata indecisa tra i due amici e che, in qualche modo , sarà o meglio resterà indecisa fino alla fine del film, come sembra opportuno in questi casi. Un film che, ben più di altri, senza cedere alle suggestioni da"spaghetti western", di tradizione europea(italiana e spagnola, solo tangenzialmente mexicana)e neppure da"Blue Soldier", insomma l'antiwestern che rivaluta i nativi americani(che qui entrano solo pochissimo, incidentalmente, nel film), mantiene la tradizione del west , ma ne mostra anche quasi le "crepe"(la modernizzaizione introdotta dall'avvento della ferrovia ma anche un modello antidiluviano ora, ma allora nuovissimo di lavatrice...), preparando l'avvento di qualcosa d'altro che è destinato(ancora una volta il fatalismo)a sopraggiungere, senza possibilità che venga bloccato o neppure intralciato... El Gato
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