kronos
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sabato 20 marzo 2010
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thriller erotico d'alta scuola
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Sergio Martino è divenuto celebre (anche nel mondo anglosassone) con un filone erotico-Thriller di cui "Lo strano vizio..." è il precursore.
Rivedere questo e altri films, pur meno riusciti, del regista in oggetto è interessante anche sotto il profilo didattico: sono sorprendenti le influenze prodotte su tanti classici successivi, italiani e statunitensi. A partire da Dario Argento, sia chiaro.
Il fascino di questo film è racchiuso in un meccanismo narrativo che riesce a fondere perfettamente e sensatamente il piano erotico con quello giallo-thriller. Nel corso del racconto si avverte spesso la sensazione che 'i conti non tornino', ma assai abilmente il finale a sorpresa mette tutto a posto: quelli che parevano buchi di sceneggiatura o coincidenze improbabili assumono senso compiuto.
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Sergio Martino è divenuto celebre (anche nel mondo anglosassone) con un filone erotico-Thriller di cui "Lo strano vizio..." è il precursore.
Rivedere questo e altri films, pur meno riusciti, del regista in oggetto è interessante anche sotto il profilo didattico: sono sorprendenti le influenze prodotte su tanti classici successivi, italiani e statunitensi. A partire da Dario Argento, sia chiaro.
Il fascino di questo film è racchiuso in un meccanismo narrativo che riesce a fondere perfettamente e sensatamente il piano erotico con quello giallo-thriller. Nel corso del racconto si avverte spesso la sensazione che 'i conti non tornino', ma assai abilmente il finale a sorpresa mette tutto a posto: quelli che parevano buchi di sceneggiatura o coincidenze improbabili assumono senso compiuto. Anche se il modello di partenza è rappresentato dai "Diabolici" di Clouzot, l'esito non è assolutamente derivativo.
Alla riuscita complessiva concorrono in maniera determinante la visionaria fotografia di Emilio Foriscot e la bella colonna sonora di Nora Orlandi.
Funzionali le scelte registiche di Sergio Martino, splendida Edwige Fenech.
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luca g
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domenica 15 settembre 2024
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visto oggi fa ancora piu'' schifo
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Quando uscì alla fine di gennaio del 71 i manifesti le locandine mi fecero un''impressione, come di un film che doveva contenere chissà quali immagini, vicende scabrose, ma, a quei tempi, i disegnatori dei manifesti erano bravissimi e quando uno andava a vedere il film finiva per dire che la cosa più bella erano i manifesti; e poi avevo 13 anni ...''rigorosamente vietato ai minori di 18 anni'', quale emozione leggere così;
questo film è mediocrissimo, lessi la recensione sul Giorno e Morandini ammoniva ''non vi fate illusioni, non vi fate illusioni'' e assegnò un quadratino nero, la ''palla'' (°);
vidi il film nel 78, in occasione di una riedizione ma il film era ancora censurato, Martino s''era pigliato una pagata dal tribunale di Roma, articoli 528 e 529 codice penale delitto di atti osceni, l''art.
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Quando uscì alla fine di gennaio del 71 i manifesti le locandine mi fecero un''impressione, come di un film che doveva contenere chissà quali immagini, vicende scabrose, ma, a quei tempi, i disegnatori dei manifesti erano bravissimi e quando uno andava a vedere il film finiva per dire che la cosa più bella erano i manifesti; e poi avevo 13 anni ...''rigorosamente vietato ai minori di 18 anni'', quale emozione leggere così;
questo film è mediocrissimo, lessi la recensione sul Giorno e Morandini ammoniva ''non vi fate illusioni, non vi fate illusioni'' e assegnò un quadratino nero, la ''palla'' (°);
vidi il film nel 78, in occasione di una riedizione ma il film era ancora censurato, Martino s''era pigliato una pagata dal tribunale di Roma, articoli 528 e 529 codice penale delitto di atti osceni, l''art. 529 diceva ''non si considera oscena l''opera d''arte'' e voglio proprio vedere chi s''azzarderebbe a dire che ''il vizio...'' è tale perchè poi un film di hitchock che cosa sarebbe??
la vicenda è talmente assurda che è una perdita di tempo analizzare il film, Brooks diceva ''un film non sarà mai migliore della sceneggiatura che ne è alla base'' e la sceneggiatura del ''vizio'' è indegna, mi meraviglia che ci sia la firma di Gastaldi;
la realtà è che Martino come regista non valeva niente ma niente proprio;
l''anno prima avevo visto la sua "opera prima" Arizona si scatenò ... una (°) pure lui, con gli spari non sincronizzati colle immagini la fotografia indecente ecc.,
avesse il regista mantenuto l''azione in Inghilterra e sviluppato una parvenza di logica nella vicenda ... invece va a spasso per il mondo spappolando lo stesso mistero della storia, disintegrando il grigio della Gran Bretagna col sole di Ibiza;
la modestia del film non sta nell''erotismo anzi del film alla fine si salva solo la sequenza di Fenech e Hilton sul divano, divisa in due inquadrature, la prima suggestiva anzi stupenda che a M. dev''essere riuscita per caso,
la Fenech avvinghiata a George di cui stringe la testa colle sue braccia uhhhh e se lo sbaciucchia tutto quanto, lui che spinge sù, lei che spinge giù, e si muove tutta quanta, scena sensualissima, dovevano proporla a noi ragazzini come corso di educazione sessuale ma forse il merito è tutto di Edwige che sa, credo, come ci s''interfaccia con un maschio;
la seconda scena è quella in cui M. fa l''orson welles e riprende dal soffitto il sottostante divano, e si vede l''incantevole sederone di E., George che stringe le ... chiap... colle manone e sussurra qualcosa alla F. ''cara eh non darci troppo dentro...non vorrei che...sono un uomo sai'' dubito che fosse nella sceneggiatura, M. non se n''è neanche accorto, come Monicelli altro pregevole regista che in Brancaleone a un certo punto si vede un motoscafo che passa bel bello; se questi sono i registi di cui il cinema italiano deve andare fiero...,
beh non credo vi sia altro; e non si può nemmeno fare un''operazione vintage, lo strano vizio fa troppo schifo.
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