Gian Luigi Rondi
Il Tempo
Andremo in città è una promessa che una ragazza fa al fratellino cieco, durante la guerra. Siamo in Iugoslavia, il bambino non si rende conto di quello che gli succede attorno, sa solo che non ci vede e crede solo alla sorella che gli ha promesso di portarlo in città; per farlo cu. rare da un medico e ridargli la vista. La promessa, invece, è soltanto una bugia pietosa, perché, attorno a loro, la guerra, con il suo seguito di orrori e di morti, a tutto consente di pensare fuorché a medici ed a guarigioni. [...]
di Gian Luigi Rondi, articolo completo (2392 caratteri spazi inclusi) su Il Tempo 8 giugno 1966