Nell’anno in cui Pietro Francisci con Le fatiche di Ercole detta i codici del genere storico mitologico all’italiana molti sono i registi che, spinti dai produttori, si avventurano su quella strada. Per il suo debutto nel genere l’esperto Vittorio Cottafavi tenta una sortita su un sentiero più angusto rinunciando alla mitologia e all’esibizione di eroi solitari dai muscoli gonfiati per imbastire una storia avventurosa al confine tra lo storico e il fantastico. Ambientata ai confini dell’Impero Romano, si appoggia su una figura coma quella del gladiatore, fino a quel momento trattata solo marginalmente nelle pellicole in costume. Il risultato è degno di nota anche grazie a una sceneggiatura che mescolane alcuni elementi fondanti del peplum (la rivolta contro il tiranno, la necessità di ripristinare l’ordine e la legittimità del potere) con echi fantastici delle fiabe nere (il re bambino tisico preda dalla crudele usurpatrice, strega avvelenatrice).
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Nell’anno in cui Pietro Francisci con Le fatiche di Ercole detta i codici del genere storico mitologico all’italiana molti sono i registi che, spinti dai produttori, si avventurano su quella strada. Per il suo debutto nel genere l’esperto Vittorio Cottafavi tenta una sortita su un sentiero più angusto rinunciando alla mitologia e all’esibizione di eroi solitari dai muscoli gonfiati per imbastire una storia avventurosa al confine tra lo storico e il fantastico. Ambientata ai confini dell’Impero Romano, si appoggia su una figura coma quella del gladiatore, fino a quel momento trattata solo marginalmente nelle pellicole in costume. Il risultato è degno di nota anche grazie a una sceneggiatura che mescolane alcuni elementi fondanti del peplum (la rivolta contro il tiranno, la necessità di ripristinare l’ordine e la legittimità del potere) con echi fantastici delle fiabe nere (il re bambino tisico preda dalla crudele usurpatrice, strega avvelenatrice). Il buon successo del film di Cottafavi consentirà al sottogenere gladiatorio di ritagliarsi uno spazio, non grandissimo, ma importante nella storia del “peplum”.
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