Radiazioni BX distruzione uomo

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Un film di Jack Arnold. Con Grant Williams, Randy Stuart, April Kent, Paul Langton, Raymond Bailey.
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Titolo originale The Incredible Shrinking Man. Fantascienza, b/n durata 81 min. - USA 1957. MYMONETRO Radiazioni BX distruzione uomo * * * 1/2 - valutazione media: 3,90 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

Piccolo grande uomo Valutazione 4 stelle su cinque

di Reiver


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sabato 3 gennaio 2009

Chi mi conosce bene sa che ho una spiccata predilezione per i vecchi films di fantascienza,rigorosamente in bianco e nero,prodotti negli anni '50."L'invasione degli ultracorpi" è il mio titolo preferito ma ce ne sono molti altri,da "Il pianeta proibito" a "Ultimatum alla terra",di alcuni non ricordo nemmeno i titoli.In questa vasta produzione un posto d'onore lo merita il grande Jack Arnold.Mi sembra già di sentire:"Chi è costui?".D'accordo,ammetto che il suo nome non è passato alla storia del cinema,ma forse proprio per questo mi sento in dovere di rivalutare i suoi meriti.Regista specializzato nelle riprese subacquee Arnold si è ritagliato un piccolo spazio a Hollywood grazie a tre piccoli capolavori di genere:"Tarantola" (brr.. ,io odio i ragni),"Il mostro della laguna nera" (bellissimo film con una memorabile "creatura",citato anche in un episodio dl mio fumetto preferito,Zagor) e questo "Radiazioni BX distruzione terra" (pessima traduzione italiana di "The incredible shrinking man",cioè "L'incredibile uomo che si restringe") che sto appunto commentando.La storia è quella di un uomo che ,colpito da una misteriosa nube radioattiva,comincia man mano a rimpicciolire,con effetti drammatici sulla sua vita.Non sembrerebbe un granchè...Ma chi ha visto i film "vecchi" sa bene che dietro una trama semplice i cultori della s-f nascondevano tematiche profonde e complesse,a differenza di quello che accade oggi dove l'abuso di effetti speciali "steroidei" ha completamente privato il cinema di questo tipo di un cervello e di una ragione di esistere.Così in un film con molti momenti di "azione" (la lotta drammatica con un gatto e quella con un ragno,la disperata ricerca dei mezzi per sopravvivere in un mondo ostile) non si rinuncia ad inserire spunti di riflessione:quello relativo all'utilizzo di armi atomiche,per esempio;oppure la presa di coscienza del protagonista di quanto dolorosa sia la diversità fisica,anche e soprattutto nel rapporto con l'altro sesso;o ancora la riflessione sul ruolo dell'uomo nell'universo,addirittura sull'esistenza di Dio...Magari qualcuno non ci crederà,ma questa pellicola dal titolo improbabile e dagli attori sconosciuti contiene tutto questo,gli effetti speciali (per l'epoca notevoli) sono un mezzo,non un fine.Sono quattro stelle piene piene,forse anche qualcosina di più.Peccato per il titolo,ma non si può avere tutto dalla vita:in ogni caso Jack Arnold ha la mia riconoscenza,non è un premio Oscar come miglior regista ma è sempre meglio di niente...

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lilli sabato 3 gennaio 2009
bravo reiver
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Che grande cosa: un film apparentemente "leggero" in grado di far riflettere..questo dovrebbe essere lo scopo di ogni pellicola.

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andrea sabato 3 gennaio 2009
reiver
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Sai che ignoravo l'esistenza di questo film?? La trama mi ha ricordato quella di "Tesoro mi si sono ristretti i ragazzi", comunque il fatto che viene da Matheson e la tua recensione mi fanno capire che, a dispetto del ridicolo titolo italiano, è un film da vedere.

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francesca domenica 4 gennaio 2009
sensibilità
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Di questo film ho visto qualche spezzone in non so più quali contenuti speciali di non so più quale film di fantascienza che possiedo. L'uomo è tanto piccolo,noi spesso ce ne dimentichiamo,e la nostra società contribuisce ad oscurare questi pensieri,imbambolandoci con falsi miti e nutrendoci di fatti angosciosi.Siamo diventati dei campioni nel credere che tutto ciò sia inevitabile e non gli attribuiamo il giusto peso,corriamo via senza soffermarci:non c'è tempo da perdere.Non c'è tempo da perdere?Se un film dal titolo ridicolo riesce a farci fermare un attimo e ci mostra chi siamo,ci ricorda la nostra caducità,allora non è poi così ridicolo...Ma per fermarsi serve un'antenna speciale:la sensibilità. [+]

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paleutta domenica 4 gennaio 2009
bravo reiver
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meno male che ti sei ripreso da solo su "Il pianeta proibito" perchè è stato uno dei primi (se non il primo) film ad usare il technicolor. Visto che ti è piaciuto questo film mi sento di consigliarti anche "Il Dr Cyclops" di E.B. Shoedsack (quello di King Kong per capirsi) del 40. Il tema è simile anche se affrontato in modo un pò diverso e forse un pò meno filosoficamente, ma è un cult che un appassionato di cinema non può non apprezzare. Esiste sia in b/n che a colori. Ciao

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paleutta domenica 4 gennaio 2009
mi inviti a nozze reiver
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con questi film, Il pianeta proibito fa parte del mio immaginario infantile, quand'ero bambino io vedere un film così era una cosa straordinaria. Oggi un ragazzino di 10 anni se gli propini il pianeta proibito ti sputa come minimo. Il robot Robbie faceva impressione davvero. Ho realizzato solo molto più tardi che il capitano della nave spaziale fosse Leslie Nielsen. Devi assolutamente vedere "A 30 milioni di km dalla terra" un SF anni 50 ambientato in Italia e la cui vicenda nasce esattamente nella tua terra, in Sicilia. Una chicca da vedere assolutamente. Il mostro animato in stop motion da Ray Harryhausen, quello del King Kong del 31. Ciao

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paleutta mercoledì 7 gennaio 2009
no vabbè...
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non era mi intenzione essere troppo melodrammatico, in effetti ho riletto quello che ho scritto e forse sono stato anche un pò qualunquista e superficiale anche se del vero in quel che ho detto in effetti purtroppo c'è. Cinepanettoni, grandi fratelli,isole dei famosi, simone venture, amici (non ho capito perchè si chiami così, ogni volta che mi ci imbatto per caso si beccano come galline indemoniate). Di chi è la colpa? Questione di domanda offerta? Boh. Siamo noi ad essere scemi o è bravo qualcuno a farci sentire tali e a pensare di essere furbi? Io ho delle idee abbastanza precise in proposito.Piccolo esempio: reclame delle auto, tutti sappiamo che il prezzo sventolato negli spot da 8500 euro diventa magicamente 12000 dal concessionario. [+]

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paleutta giovedì 8 gennaio 2009
w capezzone!!!
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madonna 'om'è brutto....

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francesca giovedì 8 gennaio 2009
solamente brutto?
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Sei in vena di complimenti?

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paleutta giovedì 8 gennaio 2009
il mio brutto
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non è in senso fisico-estetico, sentirlo nelle interviste col viso di traverso e la bocca tirata in un ghigno tra lo sprezzante ed il minaccioso è una cosa che fa venir voglia di premere un pulsante e vederlo decollare nella ionosfera. Ex radicale, il partito delle canne libere, ora scudiero e portavoce del bigottismo e perbenismo più salottiero e classista. E' un fenomeno degno di studi approfonditi: racchiude in se tutta la negatività dell'italiota opportunista leccapiedi servo dei padroni. Mi chiedo se esiste in tutta Italia, anche nello schieramento di cui fa ora parte, una persona che sia una ( a parte familoiari e parenti stretti, ma ho dei dubbi anche li) che lo ritenga degno di qualsiasi tipo di stima, politica soprattutto.

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francesca giovedì 8 gennaio 2009
lo avevo intuito...
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La mia era una battuta sulla scia del tuo sarcasmo. E' vero, ha un modo di fare a dir poco indisponente...Ed è voltagabbana, ma non credo sia l'unico nel suo genere, purtroppo.

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andrea venerdì 9 gennaio 2009
ho appena visto questo film
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L'hanno appena dato sul satellite, e l'ho iniziato a vedere a una ventina di minuti dall'inizio, niente male, un ottimo film. Sono rimasto sbalordito dagli effetti speciali evolutissimi considerenado che era il 1957, e soprattutto dall'intelligenza del finale, che, nel caso ne facessero un remake ai giorni nostri, non verrerrebbe mai riproposto così, sostituito molto probabilmente da un banale lieto fine. Grazie della segnalazione, Reiver, se non fosse stato per questa recensione, non mi sarei mai soffermato a vedere durante uno zapping un film chiamato "Radiazioni BX distruzione uomo". :)

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reiver venerdì 9 gennaio 2009
andrea
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Sono molto contento che il film ti sia piaciuto.Anch'io sono stato colpito dall'efficacia degli effetti speciali...Pensa che io dovevo registrarlo in dvd ma l'ho dimenticato,ero preso da un altro bellissimo film:"Un bacio e una pistola" di Robert Aldrich.Stravedo per questa pellicola e per il suo regista;in questo caso la bontà artistica è accompagnata da un titolo bellissimo,non inferiore all'originale ("Kiss me deadly").

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paleutta venerdì 9 gennaio 2009
questa è la dimostrazione
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che gli effetti speciali non hanno necessariamente bisogno della computer grafica come sembrerebbe ai passionisti del cinema d'azione contemporaneo. Guarda caso i film più emozionanti e suggestivi dal punto di vista "visivo" che hanno fatto la storia del cinema di fantascienza non ne hanno fatto uso. Parlo di 2001, Alien, Blade runner, gli Star Wars della prima ondata ecc. Oggi purtroppo molti film sono considerati di valore solo in base agli effetti speciali ed ecco che robetta come il remake di "ultimatum alla terra" riscuote qualche consenso. Spesso con gli effetti speciali si è riusciti a rovinare quel poco di buono che era stato fatto prima, un esempio di questo è rappresentato dall'agghiacciante Chronicle of Riddick fatto sulla scia del ben più accattivante b-movie "Pitch black"

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francesca venerdì 9 gennaio 2009
paleutta hai proprio ragione
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Se penso che 2001 è stato girato prima che l' uomo raggiungesse la luna e con effetti speciali lontani dalla computer grafica, mi vengono i brividi ( d'emozione )! E "Blade Runner"? Gli attori hanno lavorato per mesi sotto la pioggia, di notte: alla fine non ne potevano più, ma ne è sicuramente valsa la pena. Pensa che la scena del laboratorio di biogenetica dove venivano prodotti gli occhi dei replicanti è stata girata in una vera cella frigo.

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paleutta venerdì 9 gennaio 2009
blade runner
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è un film fantastico, in tutti i sensi. Raramente un film basato su una storia di fantascienza è riuscito ad essere così "epico", emozionante e perfino credibile. Vale la pena di leggere il romanzo di Philip K. Dick che lo ha ispirato molto più "allucinato" e visionario del film al quale è stata data un veste un pò più romantica e potabile. Ma gli androidi sognano le pecore elettriche? Già il titolo è inquietante. Consiglio anche la lettura de "La svastica sul sole" che meriterebbe allo stesso modo di essere trasposto in film da un regista tosto, non da Roland Emmerich, quello di Stargate e L'alba del giorno dopo per capirsi...

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francesca venerdì 9 gennaio 2009
il titolo del romanzo...
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...che ha ispirato Blade Runner lo conoscevo ma non l'ho letto; aspettiamo che un "essere" competente giri "La svastica sul sole": mi hai incuriosita. Tornando a "Blade Runner", ricordo che la prima volta che lo vidi mi mozzò il fiato, sognai Rutger Hauer anche di notte tanto mi aveva commossa...E' un film che ha suscitato in me mille interrogativi.Per non parlare di 2001, un viaggio incredibile, sconvolgente.Tornando agli effetti speciali, cosa vogliamo dire dei modellini di "Star Wars"? Altro che computer grafica fine a se stessa!

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paleutta venerdì 9 gennaio 2009
francesca
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se io "sarei" insegnante come te costringerei gli alunni a leggere questi romanzi anche se forse dei bambini di terza elementare rischierebbero di subirne dei traumi caratteriali. No a parte gli scherzi, consiglio a te, se hai voglia di farlo di leggere La svastica sul sole piuttosto che stare ad aspettare che venga fatto il film, cosa di cui dubito un attimino visto che forse non si adatta molto ai ritmi forsennati del cinema contemporaneo dove l'inquadratura più lunga dura un decimo di secondo. Altra usanza che ho notato nei film d'azione e che trovo inquietante ancor più della prima è che ora va di moda l'inquadratura "mossa", cioè la camera si muove in modo un pò casuale e isterico per dare il senso della realtà allo spettatore. [+]

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francesca venerdì 9 gennaio 2009
so incassare...
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Hai di nuovo ragione, un libro vale sempre la pena di essere letto, sono stata un po' superficiale prima, lo ammetto senza problemi. In merito a "costringere" qualcuno a fare qualcosa, tanto più bambini di otto anni, credo sia controproducente. Ma ho capito che stavi scherzando... Bisognerebbe cercare di infondere la passione, non imporla e, credimi, io ci provo...Non so se ci riesco, ma questo è un altro discorso. In merito ai ritmi forsennati e alle inquadrature mosse, la penso ancora come te: quale senso della realtà? Io non ci capisco niente! Mi si incrociano gli occhi, mi si incrinano gli occhiali e alla fine devo sempre chiedere a chi mi ha accompagnata cos' è accaduto nella scena iperspaziale. [+]

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andrea domenica 11 gennaio 2009
paleutta, parole sante
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Il problema più grande del cinema di oggi è proprio il montaggio frenetico, la scarsa durata dell'inquadratura, e come hai detto quell'uso isterico della camera a mano. Tutto si rapporta al fatto che il pubblico è lo stesso che ha fretta in qualsiasi momento della giornata, quindi non si spinge ad interrogarsi sul contenuto di un'inquadratura che dà il tempo di essere "letta", ma viene messo tutto in bocca agli spettatori col cucchiaino... Io sono circondato da persone prive di passione alcuna, che non riescono a resistere neanche a film più commerciali perché magari l'inquadratura dura un po' troppo, loro non se ne accorgono, ma percepiscono il tutto come noia. Se venissimo tutti stimolati sin da bambini ad apprezzare la buona musica non daremmo per scontato che i Negramaro sono l'unica band italiana, e lo stesso vale per il cinema. [+]

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andrea domenica 11 gennaio 2009
ancora
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Se uno non ha mai visto "Blade Runner" e vede "Indipendence Day" (giusto per citare Emmerich), è ovvio che rimane colpito perché non ha metri di giudizio, non ha qualcosa di migliore al quale rapportarlo, quindi sopravvaluta quello che vede. Se uno ascolta i Linkin Park e non ha mai ascoltato i Deep Purple finisce per considerare i primi il massimo. Non c'è metro di giudizio, non mi stancherò mai di dirlo, e non c'è perché soprattutto in tv non passano più la buona musica, né più i buoni film. Le persone hanno bisogno di essere invogliate, indirizzate verso il meglio.

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francesca domenica 11 gennaio 2009
a proposito di grande cinema...
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...e del suo strano rapporto con la televisione, domani sera coglierei l' occasione: alle 21.10 andrei su LA7 e guarderei "Papillon". Ciao.

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francesca domenica 11 gennaio 2009
sempre domani...
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...su RETE 4 alle 16.20 ci sarà "Niagara" e alle 23.20 "Shining". I direttori di rete avranno forse letto i commenti di questo forum?

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reiver domenica 11 gennaio 2009
iavi co dicu (è un pò di tempo che lo dico)
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Sono completamente d'accordo.Il cinema di oggi è fatto di sequenze velocissime e inverosimili (dal punto di vista della fisica),le sue fonti di ispirazione sono le fonti culturali oggi predominanti:i video musicali,i videogiochi,la discoteca.Se una metà di me è incapace di accettare "lo stato delle cose",l'altra metà si interroga invece sul fatto che questo cinema potrebbe essere una forma di evoluzione,e non di involuzione,e che sono io a non capire.Certo che se questa è la tendenza arriveremo un giorno al "cinema formula uno",fatto di sole righe orizzontali,eh eh eh...In ogni caso ogni tanto qualche buon film passa dalla tv:LA 7 ne ha programmati parecchi per le vacanze,anche la Rai ha dato qualcosina (tipo i Padrini). [+]

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francesca domenica 11 gennaio 2009
per andrea
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Io la penso come te, i bambini devono essere indirizzati sin da piccoli verso la musica, le arti figurative, il cinema. Essi percepiscono le nostre passioni e ne sono attratti. Per esempio i miei bambini mi fanno spesso domande sul cinema perchè hanno capito che lo amo. Due cicli fa, l' ultimo giorno della quinta, feci addirittura vedere ai miei alunni il film "This is Elvis", perchè li avevo "tormentati" per cinque anni con The King. Trattando il Risorgimento lessi loro "Il Gattopardo" e gli mostrai il film. Insieme vedemmo anche altri films significativi perchè si sposavano con ciò che stavamo trattando: "Ben Hur", "Star Wars", "Flaming Star"... E quando parlammo della caduta del muro di Berlino feci ascoltare loro "Another Brick In The Wall". [+]

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francesca domenica 11 gennaio 2009
molto profonde.
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Ma solo un gruppetto si appassionò, deve esserci un po' di fuoco sacro da alimentare. Chi dovrebbe infondere questo fuoco sacro oltre la società e la scuola?... Un' istituzione in fortissima crisi: la famiglia.

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andrea domenica 11 gennaio 2009
grande francesca
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Non si sentono tutti i giorni insegnanti che fanno vedere "2001" e "Star Wars" in classe. Da me vedere un film al posto della consueta lezione era sempre considerata una perdita di tempo, non solo dagli alunni ma dai docenti stessi! Il cinema a scuola è sempre stato un po' bistrattato.

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paleutta domenica 11 gennaio 2009
urca
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2001 ai bambini è una cosa che richiede coraggio, si rischia di andare incontro a delusioni e frustrazione...Mi ricordo la prima volta che vidi questo film fu al cinema dell'oratorio, non ricordo con esattezza quanti anni avessi ma di sicuro frequentavo le elementari. Ne rimasi completamente affascinato e mi lanciai anche in un interpretazione. Il famoso monolite che compare la prima volta in età preistorica, ricompare poi sulla luna. Siccome avevo sentito che la luna si era formata in età primordiale staccandosi dalla terra, ricollegai questo evento al film e ne dedussi che il monolite che viene scoperto sulla luna fosse lo stesso che compare alle scimmie trasportato nello spazio dal distacco. [+]

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francesca domenica 11 gennaio 2009
il cinema...
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...non è mai una perdita di tempo. Certo, ci sono talmente tanti argomenti da trattare ed è necessario operare delle scelte, ma alcuni films, alcune opere d' arte, alcuni libri e alcune canzoni possono servire a fissare delle conoscenze e stimolare discussioni, la fantasia e la riflessione personale. Paleutta eri un filosofo già alle elementari! Ah, ho, come diresti tu, tosto acquistato i due libri di cui mi hai parlato e stasera inizierò a leggerne uno. Ti farò sapere, grazie. Che lavoro fai? Anch'io, a causa della mia visione del mondo contemporaneo, mi sento spesso "vecchia", anche se anagraficamente non sono proprio una cariatide!

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paleutta domenica 11 gennaio 2009
ma te sei matta
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francesca, mi fai sentire in colpa, ti faccio spendere un sacco di soldi! Ah ah, scherzo, mi fa piacere che tu li legga e sono curioso di sentire cosa ne pensi. Saresti la prima donna che conosco che li abbia letti! Io lavoro in una industria alimentare, infiasco i cocomeri. No, sono impiegato tecnico in una azienda abbastanza grossina...progettazione meccanica, niente di filosofico..

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reiver domenica 11 gennaio 2009
paleutta tu eri "avanti"
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Anch'io ho visto "2001" verso i 10 anni,confesso che allora le lunghe sequenze scimmiesche mi avevano un pò...indisposto.Col tempo però il mio giudizio si è,come sapete,completamente ribaltato;se però Francesca è riuscita ad interessare dei bambini alla visione di questo capolavoro io non sono riuscito a fare lo stesso con delle amiche...

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reiver domenica 11 gennaio 2009
il cinema a scuola
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Bravissima Francesca.Il "cinema a scuola" suscita in me memorabili litigate con i miei professori.Solo una volta ho ottenuto dalla mia prof preferita (molto sexy,eh eh eh) di proiettare "il padrino" in classe...Per il resto i miei tentativi si sono sempre infranti contro un muro;anche nelle assemblee studentesche,nelle quali io ero sempre "minoranza rumorosa",le mie proposte cinematografiche lasciavano gli altri studenti molto freddi.Ho già ricordato una volta che feci il diavolo a 4 per far proiettare "Full metal jacket" e non "Camera con vista"...Niente!

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francesca domenica 11 gennaio 2009
"camera con vista"?
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"Full Metal Jacket" per la vita! Grazie ragazzi, siete riusciti a farmi sentire socialmente utile ah ah. Paleutta sono a pag.121 di "Ma gli androidi sognano pecore elettriche?": mi sta prendendo di brutto!!

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paleutta domenica 11 gennaio 2009
auz!
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sei una scheggia francesca! bello vero? strano più che altro, è una lettura che disorienta e attrae, le vicende che nel film sono molto enfatizzate (ad arte direi) nel racconto sono descritte con un linguaggio asciutto, quasi indifferente, come se la realtà descritta fosse una cosa comune, banale quasi. Uno scrittore geniale, devo leggere assolutamente qualcos'altro di lui.

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paleutta domenica 11 gennaio 2009
ho visto "lasciami entrare"
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un film svedese, una rivisitazione del "vampiro" in chiave romantica, lontana dalle sembianze di cult costruito a tavolino di Twilight ma anni luce più seducente. Bellissima l'ambientazione bravi gli interpreti, una cosa particolare che coinvolge nella sua semplicità, una semplicità relativa all'argomento che affronta. Bello, non credo che lo recensirò ma ne consiglio la visione.

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andrea domenica 11 gennaio 2009
anch'io ne ho sentito parlare bene...
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...di questo film svedese, sicuramente sarà migliore di "Twilight", ma anche ingiustamente meno pubblicizzato e visto, come al solito.

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reiver lunedì 12 gennaio 2009
una overdose di vampiri
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Ma perchè non rifanno l'Uomo Lupoooo????Sicuramente questo "Lasciami entrare" sarà molto bello,ma il fatto che nelle librerie e nei cinema ci sia una invasione di libri e film sui vampiri mi "indurrebbe" ad un commento semiserio...Magari quando ho tempo lo scrivo.Ora scusatemi,vado a mordere qualche collo,eh eh eh...

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andrea lunedì 12 gennaio 2009
l'uomo lupo lo fanno davvero, reiver
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"Wolf Man" uscirà quest'anno e avrà Benicio del Toro come protagonista, nel cast c'è anche il grande Anthony Hopkins. L'ambientazione è come quella del film originale, ottocenetesca se non sbaglio. La regia è di Joe Johnston, quello del prima citato "Tesoro mi si sono ristretti i ragazzi", "Jumanji", ma anche di un film un po' impegnato come "October Sky"... Speriamo bene!

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francesca lunedì 12 gennaio 2009
ho finito il libro
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La realtà descritta nel romanzo è lo specchio decadente e deforme della nostra: dietro la necessità fasulla di prendersi cura degli animali, si nasconde la bramosia di possedere uno status symbol.Gli umani appaiono "disumani", freddi, in crisi esistenziale e di coppia e necessitano della "scatola empatica" per ritrovare un po' di serenità. I pochi, cinici rapporti sociali escludono i diversi come Isidore, l' unico a provare sentimenti come compassione e simpatia. I Droidi non sono dissimili agli uomini, difficilmente individuabili anche dal test. E Mercer, il dogma, è l' abbaglio collettivo. Strano, però, che Isidore ottenga da lui dei segni concreti, come il ragno, e delle risposte...Forse significa che la fede è qualcosa di irrazionale? Boh! Solo nel romanzo "1984" di George Orwell avevo riscontrato una società manipolata simile a questa. [+]

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francesca lunedì 12 gennaio 2009
"1984"
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La canzone "1984" è la più rappresentativa. Ti piace Bowie? Quindi, come avrai intuito, il romanzo mi è piaciuto molto. E' vero, il film, paradossalmente è romantico, ora l' ho capito. Fortunatamente Scott è riuscito a catturare il senso del romanzo e, con l' aiuto di tutti quelli che hanno lavorato per realizzare il film, a reinventarlo magnificamente, senza stravolgerlo. Per esempio la scena del duello tra Roy e Rick inesistente e ininfluente nel libro, in "Blade Runner" è portante. Leggerò anche l' altro romanzo e ti dirò. Grazie per l' ottima segnalazione, ciao.

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paleutta lunedì 12 gennaio 2009
francesca wow
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complimenti per la lucida colta e profonda analisi, brava, io non riuscirei ad esprimere questi concetti in quel modo. Mi fa un grande piacere che tu abbia apprezzato e letto anche quello che sta scritto tra le righe che è sicuramente ad un livello superiore. Sul discorso di Isidore che nel film è rappresentato da J.F. Sebastian non sono in grado di darti una mia interpretazione anche perchè la mia lettura non è recente ed un ricordo forse un pò approssimativo di certi particolari. Se non ricordo male lui rappresenta forse "l'anima pura" in qualche modo e forse per questo motivo l'autore gli concede il privilegio di cui parli. Bowie mi piace molto, specialmente quello meno "manageriale" dei primi anni, quello di Ziggy Stardust. [+]

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paleutta lunedì 12 gennaio 2009
1984
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è un altro dei pilastri della mia cultura letterario-cinematografica. Mi piacque tantissimo il romanzo di Orwell e mi capitò a breve di vedere il film e devo dire che, a differenza di molte trasposizioni in un pò deludenti, questa mi sembrò ben riuscita. Le atmosfere grigie e deprimenti erano state ricreate in modo efficace. Ho trovato in rete anche 2 vecchie versioni cinematografiche di 1984, una con Peter Cushing. Purtroppo una in inglese e l'altra in spagnolo. Ho provato a guardarle ma non ce l'ho fatta.

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andrea martedì 13 gennaio 2009
brazil
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Francesca, se non lo hai visto, vedi "Brazil" di Terry Gilliam, ispirato al "1984" di Orwell ma deformato in chiave grottesca e onirica, con richiami a Fellini. Io del paragone libro-film, riguardo "Blade Runner", sapevo che la rivoluzione di Scott rispetto al libro era rendere i Replicanti molto più "umani" di quanto fossero nel libro. Non è così?

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francesca martedì 13 gennaio 2009
ho visto anch'io "orwell 1984"..
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..con John Hurt, ma un bel po' di tempo fa; per non parlare di quello con Donald Pleasence, saranno trascorsi anni luce da quando l' ho visto. Wow, ti piace quel pazzerello molto dotato, artisticamente parlando, di Bowie! "Space Oddity", "Hunky Dory" con la bella "Andy Wharol","Ziggy Stardust And The Spiders From Mars","Low","Heroes" e altri albums a me piacciono molto. Concordo, il primo periodo fu quello maggiormente creativo e qualitativamente superiore, ma non disdegno anche qualcosa del periodo più commerciale. Mi mangerei le mani pensando che mi sono persa il suo ultimo concerto a Milano, risalente a qualche anno fa."L'uomo che cadde sulla Terra" è un must, è nuovamente una critica alla società contemporanea. [+]

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francesca martedì 13 gennaio 2009
terry gilliam, grande monty python.
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Ho visto "Brazil" con il grande De Niro: è geniale, direi. Mi ha ricordato un po' anche "Il dottor Stranamore.." di Kubrick. Per quanto riguarda il rendere più umani i Replicanti, che nel libro vengono chiamati androidi, è proprio così; nel film ciascuno di loro manifesta alcune prerogative della razza umana quali paura, amore, simpatia, rassegnazione. Nel libro no, sono freddi, calcolatori, opportunisti, compresa Rachel, la quale lascia scorgere solo un pizzico di pseudo umanità parlando della sua condizione di vita. In questo modo nel libro non si percepisce una grossa differenza tra droidi e umani, mentre nel film, alla fine, risultano paradossalmente più umani i Replicanti degli umani stessi. [+]

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andrea martedì 13 gennaio 2009
e forse in quello sta la superiorità del film
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Io preferisco il dualismo umani-replicanti del film, anche se devo ancora leggere il libro. So che Dick, anche se morì prima di vedere il film completo, vide degli spezzoni di girato e disse "E' incredibile, sembra che siete entrati nella mia testa e avete tirato fuori quello che avevo immaginato".

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francesca martedì 13 gennaio 2009
blade runner non si discute
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E' e rimmarrà sempre uno dei miei film preferiti. Trovo anch'io che le intuizioni di Scott e compagnia, colonna sonora compresa, siano state eccellenti.

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francesca martedì 13 gennaio 2009
errore di battitura, accidenti!
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Rimarrà, scusate.

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andrea martedì 13 gennaio 2009
colonna sonora e diverse edizioni
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La colonna sonora di Vangelis è stupenda, un autentico capolavoro, io ho il cd originale. Evoca strane sensazioni, lontane, difficili da decifrare, che fanno pensare molto a qualcosa di filosofico, di universale, come poi anche il film stesso. Comunque io mi riferisco sempre alla versione Director's Cut di "Blade Runner" con il finale aperto, quello in cui si dubita se non sia lui stesso un replicante, successivo anche alla visione ricorrente dell'unicorno. La versione originale col lieto fine imposto dalla produzione (e realizzato con riprese di seconda unità fatte per "Shining" e non più utilizzate) non l'ho mai vista, e vorrei vederla. Ce n'è poi una terza ancora, uscita da poco in dvd, chiamata Final Cut, che penso sia molto simile alla Director's. [+]

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francesca martedì 13 gennaio 2009
io le ho viste tutte
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Secondo me la migliore è la Director's cut, più cupa, più aperta, senza voce narrante: lo spettatore, in questo modo è chiamato in prima persona nell' interpretare i fatti. La Final Cut è bella, sono stati aggiunti alcuni effetti speciali ma non si discosta molto dalla Director's Cut. Forse ripulendo digitalmente la pellicola si è persa un po' la patina oscura caratteristica del film, ora è leggermente azzurrata. Hai presente il rapporto DVD vinile?Una maggiore pulizia contro un maggiore "sangue"...

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paleutta martedì 13 gennaio 2009
non credo siano paragonabili
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gli androidi di dick e i replicanti del film anche se, rappresentano le stesse entità. Non credo sia nemmeno paragonabile il film con il libro tutto sommato. Diciamo che il film sfrutta e rielabora alcuni concetti e alcuni personaggi del romanzo ma ne tira fuori una contestualizzazione più fantascientifica, suggestiva e filosoficamente più edulcorata ma un pò più banalotta se mi si passa l'uso di questo aggettivo per un tale capolavoro. Cinematograficamente funziona meglio così e riesce ad accattivarsi le attenzioni anche dei palati un pò meno fini pur mantenendo un livello qualitativo abbastanza sofisticato. Per dirla alla Hulk, il romanzo "spacca", si viene proiettati in un altro mondo, un delirio quasi lisergico, personaggi cinici e ingenui allo stesso tempo, più reali in quel contesto. [+]

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paleutta martedì 13 gennaio 2009
terry gilliam
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chissà come lo avrebbe fatto lui Blade Runner, non ci sarà mai dato sapere ma credo che non avrebbe deluso. Oltre a Brazil voglio ricordare il geniale "L'esercito delle 12 scimmie" dove attori di hollywood come Willis e Pitt danno una lezione di recitazione. Poi c'è Madeleine Stowe la donna più bella dell'universo conosciuto dall'epoca di Planck (0 virgola una settantina di zeri e poi mettete un 1 di secondi dopo il big bang) a oggi, considerando anche le teorie inflazionistiche di Alan Guth. Scusate lo sfoggio ma sto leggendo dei libri su queste cose che mi affascinano non poco anche se faccio un pò fatica ad afferrarle...

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andrea mercoledì 14 gennaio 2009
il gilliam hollywoodiano
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E' bello "L'esercito delle 12 scimmie", me lo hai consigliato tempo fa proprio tu, Paleutta e mi è piaciuto, un bel modo per fare un film d'autore e mascherarlo da film commerciale. Del periodo hollywoodiano di Gilliam vorrei ricordare anche "La leggenda del re pescatore" con un Jeff Bridges (alias Drugo Lebowski) e un Robin Williams in una New York "alternativa" intrisa di allucinazioni medioevali. Da vedere a tutti i costi. Ora sto aspettando da un bel po' il suo ultimo lavoro, che è poi anche l'ultimo film in cui Heath Ledger ha lavorato (è morto in una pausa dalle riprese) sostituito nelle parti mancanti nientemeno che da tre bravi attori come Johnny Depp, Collin Farrel e Jude Law. Il film si chiama "The Imaginarium of Doctor Parnassus", non so se ne avete sentito parlare. [+]

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reiver giovedì 15 gennaio 2009
non vorrei rovinare la media del dibattito
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ma l'altra sera ho visto,lo confesso,"Scusa ma ti chiamo amore"...Era meno peggio di quanto mi aspettassi,insomma l'ho visto senza soffrire troppo,due stelle.Ieri sera invece,visto che la partita del mio United stentava a decollare,ogni tanto cambiavo canale per vedere "Mammina cara",biografia (non autorizzata?) dell'immensa Joan Crawford.Essendo stato tratto da un libro scritto dalla figlia adottiva inviperita magari contiene qualche esagerazione,ma di sicuro fa capire quanto fosse alto,per una vera diva, il prezzo da pagare in termini psicologici...In ogni caso la mia stima per la Crawford attrice rimane immutata,ho visto "Grand Hotel" (1932) e lì riesce quasi ad oscurare la mitica Garbo.. [+]

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paleutta giovedì 15 gennaio 2009
mi dispiace reiver
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di non poterti seguire in queste valutazioni e di non poter alimentare un dibattito ma personalmente sono abbastanza ignorante nella materia che sembra appassionarti tanto e sulla quale mostri di avere una grossa cultura. Posso solo prendere atto di quello che dici e sperare di colmare almeno un pò questa mia lacuna.

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francesca giovedì 15 gennaio 2009
il libro da cui è stato tratto ...
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"Mommie Dearest" è l' autobiografia della figlia adottiva di Joan Crawford, Christina. E' un film al quale sono legata, non saprei spiegare bene il perchè.. Beh, forse perchè la prima volta lo vidi da bambina con il mio papà, il quale mi spiegò parecchie cose riguardo la Crawford. Ammirammo insieme anche la bravura dell' interprete: Faye Dunaway, che in questo momento mi "appare"(a tavola devo avere esagerato con il vino..) nei panni di Bonnie e in quelli della lady del "Chinatown" di Polanski.

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reiver giovedì 15 gennaio 2009
palè non ti preoccupare
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A volte scrivo le cose non per dare spunto ad un dibattito ma semplicemente per comunicare qualcosa relativa al mondo del cinema...Ho letto i vostri interventi su "Blade Runner",tutti molto interessanti.Credo anche di aver afferrato il concetto che hai espresso relativamente alla differenza libro-film;non ho letto il libro ma il tuo intervento mi ha fatto pensare a Moby Dick,film molto bello tratto da un libro stupendo...Sono anche molto curioso di leggere il libro che tu hai così brillantemente commentato,poi magari lo passo a mio fratello che è un cultore della s-f,molto più di me.

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reiver giovedì 15 gennaio 2009
la dunaway
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E' vero,è una stupenda Bonnie,oltre che sensuale in maniera esponenziale in tanti altri film,compreso "Il caso Thomas Crown"...La Crawford invece era una attrice molto più brava e duttile di quanto si possa pensare,è riuscita a "traslocare" dal cinema degli anni 20-30,fatto di pose "fatali" e languide,partecipando a pellicole più impegnative e artisticamente più valide.Metto in primis "Donne",poi "Volto di donna" (sempre di Cukor,regista notevole),"Il romanzo di Mildred","Rivalità eroica" di Hawks dove forma una insolita coppia col bellissimo Gary Cooper,e poi ovviamente "Johnny Guitar" di Ray e l'eccezionale "Che fine ha fatto Baby Jane" del grande Aldrich dove,secondo me,non è per niente inferiore alla bravissima Bette Davis. [+]

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francesca venerdì 16 gennaio 2009
classe
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La Dunaway è veramente molto sexy, una bellezza particolare;in "Il caso Thomas Crown" è l'icona della sensualità, dell'ironia e dell'eleganza. Invece ogni volta che rivedo "Chinatown" non posso fare a meno di provare una fortissima compassione per la sua amarissima lady. La Crawford è sicuramente una delle più grandi attrici di tutti i tempi e concordo nel definire "Che fine ha fatto Baby Jane?" eccezionale.In questo film interpreta Blanche e viene vessata instancabilmente dalla folle sorella Jane-Davis. Ma questo rapporto si ribalta e si riassesta, in modo tragico, inaspettatamente. La tensione è costantemente ai massimi livelli, in alcuni momenti si prova una sensazione quasi sgradevole tanto è alto il coinvolgimento emotivo. [+]

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paleutta venerdì 16 gennaio 2009
gari cuper Valutazione 0 stelle su cinque
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voglio raccontarvi un piccolo aneddoto che si tramanda nella mia città, relativo ad un personaggio molto conosciuto, una figura un pò folkloristica ma anche rappresentativa dello spirito un pò beffardo della sua gente. Si racconta che, agli esami di quinta elementare, a questo "M" (lo chiamo così x discrezione), persona che adesso credo sia sulla settantina fu formulata la domanda: "chi fu l'eroe dei due mondi?". "M" tentennava e allora l'esaminatore cercò di aiutarlo sillabando: "GA...GA..?", per tutta riposta "M" esclamò: "GARI CUPER!!" pronunciato così come l'ho scritto.

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reiver venerdì 16 gennaio 2009
vabbè allora mi trasferisco dalle tue parti Valutazione 0 stelle su cinque
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Devo dire che la tua città e Catania hanno qualcosa in comune,forse proprio quello spirito beffardo di cui hai parlato tu.Ogni catanese è un potenziale attore comico-brillante,in salumeria ho sentito battute degne dei migliori show televisivi...Riguardo Gary Cooper era anche lui,nel suo piccolo,un "eroe dei due mondi".E' stato il buono per eccellenza;non tanto per limiti interpretativi,ma proprio perchè il pubblico si sarebbe rifiutato di vederlo in ruoli da "cattivo".Il film che ha citato Francesca è lo splendido "Mezzogiorno di fuoco",grande western di Zinnemann che Howard Hawks non amava molto ma che consentì al grande "Coop" (detta così sembra pubblicità ma era il suo nomignolo,eh eh eh) di esibire un personaggio di "eroe" in cui si insinua il tarlo della paura. [+]

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francesca venerdì 16 gennaio 2009
classe a litri per gari cuper (ah ah) Valutazione 0 stelle su cinque
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Ragazzi, passando per caso da "L'amore ai tempi del colera" ho trovato un messaggio accorato firmato "Ottavorediroma": ho comunicato che discutiamo qui. Tornando a "Mezzogiorno di fuoco",1)io adoro la colonna sonora "High Noon",2)mi esalta il fatto che il film sia stato girato in tempo reale,3)trovo che la tematica affrontata, ossia l'abbandono totale nel momento del bisogno, sia attuale e connaturata nell'uomo e, dulcis in fundo,4)ritengo che Gary Cooper fosse un gran bel pezzo di superstar! La sua bellezza raffinata, alto (adoro gli uomini molto, molto alti..), longilineo(..e molto, molto snelli..), elegante (..e poco, poco tamarri..), il suo portamento, i suoi lineamenti fini... Che dire: classe a profusione. [+]

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paleutta domenica 18 gennaio 2009
ho visto tony manero Valutazione 0 stelle su cinque
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un film parecchio strano da "cinofili" (bau bau) con la puzza sotto al naso, molto particolare, ambientato nel cile dipinochet. Descritto molto bene nella recensione ufficiale di my movies. Devo dire onestamente che, a parte il discorso delle censure già noto, le recensioni sono spesso molto azzeccate e di spessore, complimenti. Consiglio visione a chi va oltre il cinema multisala.

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reiver domenica 18 gennaio 2009
sono andato sul forum di "tony manero" Valutazione 0 stelle su cinque
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c'è anche,ovviamente,il solito distratto che pensa al plagio...Gli hanno già risposto citando un film strambissimo che io,ovviamente,ho visto:"John Travolto da un insolito destino".Sicuramente il film cileno incuriosisce,ne avevo sentito parlare.D'altronde anche "La febbre del sabato sera" era un miscuglio abbastanza ardito tra musical e dramma sociale:lo hanno capito in pochi probabilmente,visto che di quel film si ricorda solo Travolta che ancheggia...

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paleutta domenica 18 gennaio 2009
john travolto da un insolito destino Valutazione 0 stelle su cinque
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mi sa tanto di esorciccio, film che io ho chiaramente visto ed apprezzato pietra miliare del cinema trash italiano. La cosa che mi lascia un pò perplesso è che è stato addirittura recensito positivamente da marvelman...e ho detto tutto.

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francesca domenica 18 gennaio 2009
la febbre del sabato sera... Valutazione 0 stelle su cinque
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E'un bel film, uno spaccato di vita che fa riflettere sulla società multietnica, sul futuro dei giovani e sul non accontentarsi, non adagiarsi e rimboccarsi le maniche. E poi la colonna sonora è a dir poco mitica:"Night Fever, Night Fever...","Disco Inferno...","More Than A Woman to me...","Ah ah ah ah,Stayin' Alive...","How Deep Is Your Love...","If I Can't Have You, I Don't Want Nobody Babe...". Non potendo cantare e ballare una si arrangia come può.. Vado a leggere la recensione di "Tony Manero"e "John travolto..", ciao.

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ottavorediroma lunedì 19 gennaio 2009
ciao a tutti
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marvelman è un cretino,ho avuto modo di scoprirlo nel forum del BAMBINO CON IL PIGIAMA A RIGHE,film bello ma il libro nettamente superiore tornando al TONY MANERO nessun plagio al film di Travolta bensi Raul Peralta cinquantenne analfabeta è ossessionato solo dalle sue esibizioni dentro uno squallido bar dove imita Tony Manero e quando la tv locale lancia il concorso per chi imita meglio travolta li farà di tutto per procurarsi il denaro per potervi partecipare l'ambientazione è nel Cile del 78 in piena dittatura di Pinochet

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ottavorediroma lunedì 19 gennaio 2009
tra poco recensirò
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come dio comanda vi aspetto

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ottavorediroma lunedì 19 gennaio 2009
vi aspetto
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come dio comando vi aspetto

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