Umberto D

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Un film di Vittorio De Sica. Con Maria Pia Casilio, Carlo Battisti, Lina Gennari, Memmo Carotenuto, Alberto Albani Barbieri.
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Titolo originale UMBERTO D. Drammatico, Ratings: Kids+13, b/n durata 89 min. - Italia 1952. MYMONETRO Umberto D * * * * 1/2 valutazione media: 4,82 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
carloalberto venerdì 15 gennaio 2021
quando i poeti ancora speravano Valutazione 4 stelle su cinque
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 Un anziano glottologo ed illustre linguista per protagonista. Carlo Battisti. Chi poteva avere un’idea così geniale e semplice se non De Sica e Zavattini, per dare un volto onesto e dignitoso, pur nello squallore del vissuto misero di un funzionario statale in pensione, al personaggio di Umberto D.
De Sica e Zavattini i maestri dell’epoca d’oro del cinema italiano, di quel neorealismo finito troppo presto per lasciare il posto alla burletta tragicomica della commedia all’italiana, che sapeva far ridere distraendo le masse dalla loro condizione.
Il dramma di un vecchio nell’Italia povera del dopoguerra, in pieno boom economico, che, a dispetto della propaganda democristiana, che non tollerava si rappresentasse la miseria e per questo non esitò a censurare il film, non aveva reso tutti ricchi e felici. [+]

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venerdì 5 agosto 2016
capolavoro Valutazione 5 stelle su cinque
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Forse il migliore film neorealista

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fedeleto martedì 5 aprile 2016
la solitudine della vecchiaia.. Valutazione 4 stelle su cinque
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Umberto D.,è un anziano che guadagna una pensione misera con cui non riesce a pagare l'affitto e da mangiare al suo cane.Dopo aver cercato invano qualche soluzione,decide di suicidarsi,ma il cane gli farà cambiare idea.Vittorio De Sica (ladri di biciclette,la porta del cielo) filma la sua decima pellicola fa regista,creando un altro capolavoro.La storia scritta e ideata da Zavattini,racconta un mondo messo in disparte,quello degli anziani soli e poveri.La figura di quest'uomo appare condannata all'abbandono della sua casa,al vagare in cerca di qualcuno che lo aiuti o si accorga di lui,quando tutti lo evitano perché disinteressati dell'altro (quando incontra i suoi conoscenti per strada  e parla dei suoi problemi economici tutti fanno gli indifferenti) non c'è più un unione collettiva se non all'inizio del film ma poi la folla viene smistata dalla polizia,una metafora della società che teme il gruppo e lo divide. [+]

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francesco2 domenica 16 novembre 2014
ricordi della pensione bianca ( e nera) Valutazione 3 stelle su cinque
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Saranno stati anche grandi artisti, De Sica e  Zavattini, ma qui lo dimostrano in due-tre scene, tutte con protagonista -Indiretto o meno- il cane: la finestra che viene aperta all'interno dell'ospedale, e quella chapliniana- Peraltro ripetuta, anche se con significati diversi- dell'animale impegnato col cappello.
Per il resto, la triste -Ma non disperata- poesia di Chaplin appaiono lontane, come anche il bellissimo neorealismo di "Ladri di biciclette": la padrona è troppo padrona, il personaggio della ragazza poteva essere meglio approfondito, e via discorrendo. Persino il cane, a parte i due momenti citati, sa troppo "Di cane".

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tomdoniphon venerdì 16 maggio 2014
un cinema di emozioni Valutazione 5 stelle su cinque
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Un anziano professore, Umberto D., (Carlo Battisti, straordinario) non riesce a sopravvivere con la misera pensione. Dopo essersi ridotto a chiedere l'elemosina, decide di buttarsi sotto un treno, ma il suo cagnolino lo salva. Forse il più alto risultato del neorealismo; sicuramente, il film che ne riassume il carattere, il valore, l'importanza storica. Il più bel film sulla vecchiaia della Storia del Cinema, animato da un senso della dignità che colpisce al cuore, come solo i capolavori sanno fare. Se Rossellini, con il suo temperamento razionale, ha raccontato i fatti, Vittorio De Sica, con Sciscià, Ladri di biciclette e soprattutto con il film in commento, ha portato sullo schermo, con grande maestria, le emozioni. [+]

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great steven mercoledì 1 gennaio 2014
de sica firma un capolavoro dal sapore d'antico Valutazione 5 stelle su cinque
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UMBERTO D. (IT, 1952) diretto da VITTORIO DE SICA. Interpretato da CARLO BATTISTI – MARIA PIA CASILIO – LINA GENNARI – ILENA SIMOVA – ELENA REA – MEMMO CAROTENUTO – LAMBERTO MAGGIORANI – ALBERTO ALBANI BARBIERI § Storia di un tranquillo e innocente funzionario ministeriale in pensione ridotto in miseria dai casi della vita: la padrona lo scaccia di casa perché non è più in grado di pagare l’affitto, finisce ricoverato in ospedale e smarrisce il proprio cane per poi ritrovarlo ad un canile municipale. Sarà proprio l’amore per il suo fidato animale – l’unico davvero incapace di tradirlo e sbeffeggiarlo – che lo dissuaderà dal tentativo di suicidarsi finendo travolto da un treno: in fondo non vale la pena di togliersi la vita per non pesare più sulle spalle di qualcuno, e l’anziano uomo ritrova finalmente quel remoto barlume di speranza di cui aveva tanto bisogno per sopravvivere, nonostante le rovinosissime ristrettezze fiscali l’avessero messo con le spalle al muro. [+]

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filippo catani venerdì 13 aprile 2012
un anziano solo Valutazione 5 stelle su cinque
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Un ex funzionario del ministero ormai anziano e in pensione deve subire le angherie della padrona di casa che minaccia continuamente di sfrattarlo. L'uomo trova consolazione nel piccolo cane che porta sempre appresso e allo stesso tempo cerca di prendere qualche soldo svendendo libri preziosi e un orologio di valore.
Un vero e proprio capolavoro neorealsita e del grandissimo De Sica che nel giro di un'ora e mezzo circa riesce a tinteggiare un foschissimo ritratto di una povera persona anziana che vorrebbe cercare di vivere il più dignotosamente possibile quanto gli rimane da vivere. L'uomo vive in quella che si può definire una misera stanza infestata da formiche e parassiti e ha come unica amica la povera serva di casa. [+]

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luca scialò martedì 21 settembre 2010
la ricchezza è nelle piccole cose Valutazione 5 stelle su cinque
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Un ex impiegato statale sopravvive con una magra pensione, ed è costretto ad alloggiare in una cameretta di un alberghetto squallido ad ore, nonchè a mangiare nelle mense pubbliche. Per le tante difficoltà e quotidiane umiliazioni, non più sopportabili in tarda età, pensa di farla finta; ma l'unica cosa che gli è rimasta, il suo cagnolino Flag, lo convince che in fondo vale ancora la pena vivere.
Vittorio De Sica è ormai un regista maturo, e questo film, per intensità della storia e messa a nudo delle emozioni, è forse il suo capolavoro. Neorealismo allo stato puro.

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il cinefilo mercoledì 4 agosto 2010
il cinema italiano al suo livello più alto Valutazione 5 stelle su cinque
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TRAMA:Un anziano ex funzionario dei lavori pubblici,ridotto alla misera paga di 18.000 lire al mese,Umberto Domenico(Carlo Battisti)si ritrova a doversi battere per impedire di venire sfrattato dalla sua casa e ad essergli amici sono soltanto una giovane ragazza e il suo cagnolino...RECENSIONE: Vittorio De Sica ha dedicato questo film a suo padre(come afferma anche la didascalia iniziale)e ha realizzato un opera il cui principale "perno tematico" risiede nei grandi temi della vita di ognuno quali la vecchiaia,la solitudine e l'amicizia e che il regista affronta con uno stile assolutamente "realistico" e il tema politico della situazione sociale(la manifestazione iniziale dei pensionati)è,almeno parzialmente,un pretesto che il regista utilizza come"filo conduttore"per unire tra di loro i temi principali del film e amplificarne ulteriormente la forza drammatica. [+]

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vlad tepes mercoledì 10 giugno 2009
noiaaaaa Valutazione 0 stelle su cinque
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Ok col neorealismo, ma questo film è veramente pietoso. Silenzi lunghissimi mai giustificati da un fine ben preciso, attori pessimi, a partire dal protagonista e la co-protagonista e chi più ne ha più ne metta. Non voglio continuare, per non infierire su un grande regista come De Sica Senior, ma in questa pellicola non vi è proprio nulla di buono.

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