Roberto Silvestri
Il Manifesto
Si può dire che «arte concettuale», tendenza dominante e ancora fertile dell'estetica non solo pittorica anni `70 (del secolo scorso) era dare immagine a soggetti e oggetti senza immagine, o non considerati degni di immagine? Il punto non era abbandonare i pennelli, figurativi o astratti (o la melodia nella musica, la narrativa nel cinema o l'ipnosi come unica tecnica scolastico-educativa), ma indicare che solo gli itinerari proibiti, errati, «poveri», o sconosciuti dello sguardo, del corpo sensibile e della mente «expanded», avevano e producevano senso a venire, o «non allineato». [...]
di Roberto Silvestri, articolo completo (7014 caratteri spazi inclusi) su Il Manifesto 18 Novembre 2004