Mario Gromo
La Stampa
È assai difficile che polemiche contingenti, di bassa o di alta politica, giovino alla comprensione di un film che le abbia comunque suscitate. Quella subita da Il corvo fu una ben singolare altalena. Prodotto in Francia nel '42, i nazisti ne incoraggiarono in ogni modo la diffusione, secondo loro il film rivelava tutte le brutture di una Francia incancrenita, che da sole avrebbero ampiamente giustificato la necessità del «novus ordo» hitleriano. Subito dopo la liberazione Il corvo fu dai patrioti rigorosamente bandito, accusato non solo di denigrazione della sana provincia francese, ma addirittura di collaborazionismo, per aver prestato ai nazisti quegli argomenti. [...]
di Mario Gromo, articolo completo (3205 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 1957