Necropolis |
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Un film di Franco Brocani.
Con Tina Aumont, Carmelo Bene, Pierre Clémenti, Paolo Graziosi.
continua»
Drammatico,
durata 94 min.
- Italia 1970.
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Presuntuoso intellettualismo anni '70di Peer GyntFeedback: 23471 | altri commenti e recensioni di Peer Gynt |
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sabato 8 ottobre 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Pesante come un mattone delle piramidi, il film di Brocani è un esempio di teatro (d'avanguardia) filmato che si svolge in un interno mortuario che alterna funebri neri a colori vivissimi. Con sovrascritte alla Godard e una logorrea monologante di alcuni personaggi che al giorno d'oggi risulta francamente insopportabile, il film può risultare di qualche interesse come documento d'epoca, ma è quasi invedibile come film, anche per l'eccessiva lunghezza (quasi due ore). Restano impressi l'Attila interpretato da Pierre Clementi, i bei primi piani di una taciturna Tina Aumont e la breve scena con un giovane Carmelo Bene che dovrebbe fare la parte del diavolo, ma che in realtà riesce a spiccicare solo poche parole (la leggenda vuole che abbia recitato ubriaco fradicio), e fra queste la maggior parte sono nomi propri di icone dell'epoca (Kenneth Anger, Mick Jagger, Sharon Tate). Eppure, malgrado si debba rimproverare al regista di avere girato pochissimi minuti con un attore originale come Bene, è questa la scena che si rivede volentieri, per il sorriso beffardo, la gestualità esibita, la capacità di contrapporre al vuoto sproloquio della sua partner (la warholiana Viva) una recitazione fatta di gesti e di una quasi totale assenza di parole: un grande Bene in un film da evitare.
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