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Una società corrotta sino alle radici. La Diva Crawford torna sotto la direzione del regista che quattro anni prima ne rilanciò la carriera portandola all'Oscar col Romanzo di Mildred. Qui Joan ci viene presentata come un improbabile "ragazza" danzatrice del circo,un odalisca un po' over. A parte questa forzatura,il personaggio di Lane Bellamy manca di spessore e si fa' interessante solo sul finale,alla resa dei conti col cattivissimo sceriffo Semple. Anche David Brian,partner della Crawford nel più riuscito "I dannati non piangono",seppur di caratura superiore allo scialbo co-protagonista Zachary Scott-vice sceriffo Carlisle,poteva esser diretto meglio,dato che le doti di attore non gli fanno difetto.
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