Confezione impeccabile per questo ennesimo “mastino”, che rispetto ai precedenti guadagna in scenografia e qualità della pellicola. Ma rispetto all’impatto emotivo delle prime versioni (il bianco-nero di Rathbone targato 1939 e il piccolo capolavoro Hammer del ‘59) è appena sufficiente. L’abbondante colonna sonora copre il necessario silenzio della suspense, mentre il mostro appare fin troppo e troppo presto, togliendo il fascino misterioso della leggenda. Holmes, inoltre, non si fa vedere per quasi tutto il film, astenendosi dall’azione e facendo capolino solo nelle elucubrazioni cervellotiche dell’inizio e della fine. Resta il fascino della campagna inglese, ben fotografata nelle sue diverse tonalità di verde, per quanto i raggi di sole che filtrano attraverso gli alberi siano piuttosto incongrui per rappresentare il buio della notte!
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