Leprechaun 2

Un Leprecano(Warwick Davis, in ottimo make up) può sposarsi solo ogni mille anni e, dopo aver ucciso nel Medioevo un suo fedele servo, pretende di avere come moglie una sua parente del ventunesimo secolo(Shevonne Durkin) ma non ha fatto i conti con il suo fidanzato(Charlie Heath) e il suo zio strampalato(Sandy Baron). Sequel solo nominale(per via del titolo) del Leprechaun di Mark Jones che qui si limita ad essere produttore esecutivo. La sceneggiatura non cambia(il folletto alla ricerca dell'oro e della sposa) ma il nuovo cambio di regia, Rodman Flender, gestisce abilmente le ambientazioni fantasy e le abbina agli scherzi del Leprecano e allo sfondo della metropoli Americana di inizio anni '90. Può sembrare il capitolo migliore dei sei ma le apparenze ingannano. Ritmo lento(anche peggio del precedente capitolo), zero spaventi(tranne qualche colpo di scena azzeccato), un pò di splatter ad infarcire la narratività della pellicola e nessun personaggio originale; rimpiazzato, ovviamente, dai soliti stereotipi del genere. Si salva solo il Leprechaun Warwick Davis, sempre più bravo ad impersonificare il malvagio mostro leggendario Iralandese, avido di denaro, e furbo nelle sue azioni. Tra i personaggi, il più riuscito può sembrare forse Sandy Baron(lo zio) ma, vista la morte che subisce(a fine film), perde ogni interesse come le altre caratterizzazioni. Tra gli altri, cameo per Clint Howard, fratello di Ron Howard. Molte le scene divertenti tra cui spiccano, come sempre, le rime del Leprecano. Solo per fan.