ashtray_bliss
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venerdě 7 luglio 2017
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gli ebrei dello zoo di varsavia.
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Finalmente inizia ad allungarsi il filone di film ambientati durante la Seconda Guerra Mondiale e l'Olocausto ebraico con storie di speranza e a lieto fine, che piuttosto che indugiare sul dolore e la sofferenza rievocano quel lato umano e umanitario che ha permesso di compiere piccoli miracoli, salvando centinaia di vite innocenti.
Nel caso del nuovo film di Niki Caro, abbiamo un tipico feel-good movie ben costruito e recitato, sorretto da una buona stesura della scenografia basata sull' omonimo libro The Zookeeper's Wife pubblicato nel 2007, che narra le gesta eroiche di due persone realmente esistite; i coniugi Jan e Antonina Zabinski.
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Finalmente inizia ad allungarsi il filone di film ambientati durante la Seconda Guerra Mondiale e l'Olocausto ebraico con storie di speranza e a lieto fine, che piuttosto che indugiare sul dolore e la sofferenza rievocano quel lato umano e umanitario che ha permesso di compiere piccoli miracoli, salvando centinaia di vite innocenti.
Nel caso del nuovo film di Niki Caro, abbiamo un tipico feel-good movie ben costruito e recitato, sorretto da una buona stesura della scenografia basata sull' omonimo libro The Zookeeper's Wife pubblicato nel 2007, che narra le gesta eroiche di due persone realmente esistite; i coniugi Jan e Antonina Zabinski. I due, proprietari dello zoo di Varsavia hanno visto le loro vite e la loro attività cambiare drasticamente durante l'invasione nazista. Lo zoo venne distrutto, la maggior parte dei bellissimi animali venne ucciso e successivamente anche i pochi superstiti dovettero essere abbattuti. La famiglia inoltre vide quel luogo verde e accogliente diventare una postazione per i militari tedeschi e allora deciserò di escogitare un piano per aiutare le famiglie ebraiche che da lì a poco iniziarono ad essere brutalmente perseguitate. In pieno spirito di solidarietà Antonina e Jan decisero di adibire la parte sotterranea dello zoo a rifugio per alcune famiglie ebraiche che riuscirono miracolosamente a salvare dal ghetto e dalla persecuzione. Inizialmente solo poche decine di persone, amici di famiglia in primis ma poi intere famiglie, spesso con bambini piccoli, riuscirono a salvarsi dalla furia nazista trovando rifugio nello zoo.
Quasi 300 persone furono ospitate dai Zabinski e tutte riuscirono a sopravvivere. Il film dunque mette in scena questa staordinaria storia di coraggio e tenacia e si concentra maggiormente sul personaggio di Nina, che viene incarnata da una meravigliosa e sempre più impegnata Jessica Chastain, essendo il libro basato sul diario della donna. Antonina è raffigurata come una persona gentile e dolce ma coraggiosa e determinata, tanto con gli animali dei quali si prende cura personalmente, quanto con le persone. E' infatti colei che non solo incoraggia il marito a dare una mano ai loro concittadini di origine ebraica durante il periodo più nero dell'occupazione tedesca ma riesce a tenere sotto controllo Lutz Heck, ex amico della coppia ma anche generale nazista e biologo che prende sotto controllo il posto immediatamente dopo l'occupazione. Nel ruolo di quest'ultimo troviamo un sempre bravo Daniel Bruhl che recentemente si dedica con successo a ruoli da villain, ambigui e oscuri. Ma qui fortunatamente il suo personaggio non è completamente stereotipato e il finale riesce a riabilitarlo.
Molto belle le ricostruzioni, la scenografia del posto, e ovviamente dello zoo dove si svolge il 90% della pellicola. Adorabilissima la scena d'apertura con i due tenerissimi cuccioli di leone. Da mangiare di baci solo con gli occhi! Molto bella anche la fotografia che non vita mai su tonalità cupe ma anzi ci regala sequenze luminose e brillanti quasi a ricordare il carattere positivo della storia. Naturalmente non mancano momenti di spiccata drammaticità e ferocia, come il bombardamento del parco e la distruzione del Ghetto o la brutale esecuzione di due donne ebraiche messe in salvo dagli Zabinski.
In definitiva, si tratta comunque di una storia straordinariamente positiva e a lieto fine che riesce a ristabilire un senso di fiducia nell'umanità e a ricordarci che anche in uno dei periodo storici più bui la solidarietà e la compassione non si esaurirono, ma anzi, trovarono terreno fertile da coltivare. In questo caso molte famiglie riuscirono a salvarsi grazie alle gesta di Antonina e Jan, mentre grazie alle note sul diario di lei, successivamente adattate in libro, ora anche noi possiamo diventare partecipi di quel coraggioso progetto umanitario.
Un bel film dunque, la Signora dello Zoo di Varsavia, che non si fa pesare le sue due ore di durata, riesce a creare empatia con i protagonisti trattando la storia con rispetto e dignità senza scadere nel banale melodramma. Godibile e scorrevole, e con un messaggio speranzoso di fondo e nobili intenzioni. Da parte mia è un 3,5/5.
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[+] un 9 per "la signora dello zoo di varsavia"
(di no_data)
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flyanto
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lunedě 20 novembre 2017
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il coraggio di una coppia
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Tratto da una storia vera, "La Signora dello Zoo di Varsavia" racconta uno dei tanti episodi avvenuti nel corso della Seconda Guerra Mondiale legati alla persecuzione del popolo ebreo. La vicenda si svolse nel 1939, nella città di Varsavia, e vede come protagonisti la coppia di coniugi alla direzione dello zoo della città. Uno zoo molto bello e pieno di animali esotici che, purtroppo, allo scoppio della guerra vennero per la maggior parte uccisi. In seguito ad un accordo stabilito con il direttore dello zoo di Berlino in istanza a Varsavia nel corso del conflitto mondiale, la donna riesce a mantenere nello zoo alcune specie degli animali ed a farlo un poco rivivere, sebbene per tutta la durata della guerra il luogo fosse diventato in pratica risiedevano alcuni soldati delle SS.
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Tratto da una storia vera, "La Signora dello Zoo di Varsavia" racconta uno dei tanti episodi avvenuti nel corso della Seconda Guerra Mondiale legati alla persecuzione del popolo ebreo. La vicenda si svolse nel 1939, nella città di Varsavia, e vede come protagonisti la coppia di coniugi alla direzione dello zoo della città. Uno zoo molto bello e pieno di animali esotici che, purtroppo, allo scoppio della guerra vennero per la maggior parte uccisi. In seguito ad un accordo stabilito con il direttore dello zoo di Berlino in istanza a Varsavia nel corso del conflitto mondiale, la donna riesce a mantenere nello zoo alcune specie degli animali ed a farlo un poco rivivere, sebbene per tutta la durata della guerra il luogo fosse diventato in pratica risiedevano alcuni soldati delle SS. All'insaputa di tutti e rischiando di correre un grosso pericolo, la coppia si adopererà nel frattempo a salvare una moltitudine di ebrei rinchiusi nel ghetto e pronti a partire per i campi di concentramento, tenendoli nascosti nei locali sotterranei dello zoo e facilitando loro la conseguente fuga dalla Polonia.
Sicuramente romanzata, questa encomiabile vicenda però è molto interessante ai fini storici perchè, innanzitutto, fa conoscere una delle pagine terribili ed ancora poco conosciute del conflitto mondiale e poi perchè in generale, cinematograficamente parlando, essa risulta quanto mai avvincente. Ben riprodotto dal punto di vista dei costumi dell'epoca e ben interpretato dall' attrice Jessica Chastain, il film è sicuramente consigliabile, sia come sguardo sul passato, sia come invito a riflettere sulle pagine oscure della crudele umanità, ma non privo di una certa speranza.
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felicity
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lunedě 3 dicembre 2018
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chi sono le vere bestie?
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Il film funziona, ha ritmo, girato indubbiamente bene, arricchito da una fotografia raffinata, ma è fin troppo classico e piatto.
Gli attori sono tutti convincenti e la Chastain è molto brava, perfetta per la parte.
Tuttavia, il risultato finale è debole, a tratti anche eccessivamente retorico, senza particolari accenti.
Un soggetto molto potente che meritava di più. Pensiamo a cosa sarebbe stato nelle mani, per esempio, di Spielberg.
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samanta
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martedě 19 ottobre 2021
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l''amore silenzioso. recensione
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RECENSIONE
Il film (uscito nel 2017) è tratto da una storia vera raccontata dalla figlia dei protagonisti Teresa in allora infante /nata nel 1944). I coniugi Zabinski, Jan e Antonina, gestiscono lo zoo di Varsavia, fondato e diretto daJan nel 1929 e poi aiutato dalla moglie, si sviluppò sia per ampiezza (collocato in un ampio parco) che per la qualità e ricchezza della fauna, diventando uno dei più grandi e zoo di Europa, divenendo anche un centro culturale e artistico sede di numerosi eventi, a cui partecipa Heck zoologo tedesco e direttore dello zoo di Berlino. Scoppia la guerra lo zoo viene bombardato come la città, Jan viene nominato dai tedeschi direttore dei parchi di Varsavia.
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RECENSIONE
Il film (uscito nel 2017) è tratto da una storia vera raccontata dalla figlia dei protagonisti Teresa in allora infante /nata nel 1944). I coniugi Zabinski, Jan e Antonina, gestiscono lo zoo di Varsavia, fondato e diretto daJan nel 1929 e poi aiutato dalla moglie, si sviluppò sia per ampiezza (collocato in un ampio parco) che per la qualità e ricchezza della fauna, diventando uno dei più grandi e zoo di Europa, divenendo anche un centro culturale e artistico sede di numerosi eventi, a cui partecipa Heck zoologo tedesco e direttore dello zoo di Berlino. Scoppia la guerra lo zoo viene bombardato come la città, Jan viene nominato dai tedeschi direttore dei parchi di Varsavia. Grazie a questo incarico Jan che poteva liberamente circolare riesce a fare fuggire dal ghetto in cui erano stati rinchiusi, circa 300 ebrei, con l'aiuto della moglie li nasconde nei sotterranei e nelle soffittte della villa del parco in cui abitavano. Herz entrato nelle S.S. riesce a impadronirsi di vari animali importanti e portarli a Berlino, inoltre utilizza il parco per allevare bovini e fare rinascere l'Uri un bovino ormai scomparso da 3 secoli (riuscendoci nel dopoguerra). Quanto a Jan partecipò alla rivolta di Varsavia ferito ed arrestato riusci a ritornare nel dopoguerra. Nel 1965 i coniugi vennero dichiarati giusti di Israele.
Il film racconta nelle linee essenziali la storia reale centrando la sua attenzione sulla figura di Antonina (Jessica Chastain) nata a San Pietroburgo nel 1921 a 13 anni aveva avuto i genitori fucilati dai comunisti ed era ritornata in Polonia, sposandosi poi con Jon (Johan Heldenbergh attore belga), insegnante cattolica, musicista e amante degli animali, conosce Hertz che quando diventa di fatto il controllore dello zoo capisce il suo innamoramento per lei e cerca di blandirlo per potere aiutare la sua attività clandestina di aiuto agli ebrei. La storia è un pò romanzata nel senso che lei pur accettando (con schifo ...) alcune attenzioni e fugaci carezze, lo inganna , Hertz proprio quando i tedeschi fuggono da Varsavia dopo avere represso con enormi atrocità la rivolta (basti pensare che venne fucilato un ufficiale S.S. perché aveva esagerato!) si accorge di essere stato raggirato e di non essersi accorto della presenza di tanti ebrei, furioso cerca di violentarla.
La Chastain delinea con notevole bravura Antonina una donna colta ma anche pratica, che cerca non solo di aiutare gli ebrei perseguitati. ma anche donare il suo affetto a coloro che erano nascosti da lei. Commovente anche se crudo l'episodio della ragazzina di 13 anni violentata da 2 soldati tedeschi, salvata da Jan è portata nella villa e Antonina con infinita pazienza riesce a farle superare lo choc grazie al dono di un coniglio. La storia nella prima parte si svolge quasi in un'atmosfera di sogno e di fantasia con Antonina che in bicicletta va in giro nel parco inseguita dai cuccioli dei vari animali, ma la storia inesorabile fa crollare il clima di amicizia e di bellezza e tutto diventa tragedia. Sono protagonisti l'orrore dei bombardamenti, la disperata resistenza del ghetto, la deportazione degli ebrei. Ci sono scene crude girate con attenzione in modo da non essere rivoltanti, esemplare e terrificante la scena di 2 ebree salvate da Jan (le uniche che vennero catturate su 300) uccise con un fulmineo colpo alla nuca, modalità di esecuzione che ricorda quella dei 20.000 polacchi mostrata nel bel film Katyn uccisi dai comunisti sovietici.
Ottima la recitazione complessiva di un cast appropriato, svetta comunque l'interpretazione Di Jessica Chastain nella parte di una donna dalla personalità complessa che riesce a superare il passaggio da una vita tranquilla e appagante ad una realtà tragica e orribile, mostrando una versalità non comune (ebbe la nominatio all'Oscar). La regia accurata e senza fronzoli è di Niki Caro una regista neozelandese (La ragazza delle balene, Storia di Josey) che riesce a creare abilmente una storia in cui si passa da un'atmosfera quasi fantastica ad un orrido quotidiano.
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