Brian Yuzna è un regista-produttore poco noto al grande pubblico ma ben noto agli appassionati del genere horror. Molti dei suoi film sono diventati con il passare degli anni dei veri e propri cult del genere: Society - the horror, Re-Animator 2 e Il ritorno dei morti viventi 3. Questo " The dentist ", realizzato per la TV , risulta davvero interessante e disturbante allo stesso tempo. La storia è davvero semplice ed efficace : il dottor Feinstone è uno stimato dentista, sposato con una donna molto avvenente. La sua sembra una vita apparentemente tranquilla che verrà sconvolta di li a poco a causa di una brutta scoperta; il tradimento della moglie con l'addetto alla manutenzione della loro piscina.
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Brian Yuzna è un regista-produttore poco noto al grande pubblico ma ben noto agli appassionati del genere horror. Molti dei suoi film sono diventati con il passare degli anni dei veri e propri cult del genere: Society - the horror, Re-Animator 2 e Il ritorno dei morti viventi 3. Questo " The dentist ", realizzato per la TV , risulta davvero interessante e disturbante allo stesso tempo. La storia è davvero semplice ed efficace : il dottor Feinstone è uno stimato dentista, sposato con una donna molto avvenente. La sua sembra una vita apparentemente tranquilla che verrà sconvolta di li a poco a causa di una brutta scoperta; il tradimento della moglie con l'addetto alla manutenzione della loro piscina. Accecato dalla rabbia comincia a prevalere su di lui la sua ossessione per la pulizia che gli fa notare sporcizia e marcio ovunque e che lo porterà a sfogarsi sui suoi ignari pazienti. Girato nel 1996 ,con un budget ridotto, questo film si rivela un piccolo gioiellino dell'horror anni '90. Yuzna punta su quella che si può considerare una paura comune che tutti abbiamo provato almeno una volta; la paura del dentista. Grazie ad una regia ispirata e all'ottima fotografia lo spettatore viene catapultato nella mente marcia e malata del protagonista (ottimamente interpretato da Corbin Bensen) che rappresenta in tutto e per tutto la falsità della borghesia americana, la quale nota il marcio ovunque ma non in sè stessa. Gli effetti speciali sono fatti benissimi riuscendo anche a mettere a disagio. Possiamo considerarlo a tutti gli effetti un cult, da vedere.
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