spartacus1952
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venerdì 15 maggio 2015
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ottimo film sul disfacimento dell'impero asburgico
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Ottimo film, abbastanza aderente alla vera storia del Colonnello Redl, effettivamente spia al servizio della Russia alla vigilia della Grande Guerra. Una storia tragica, descritta in modo essenziale, quasi spartano che mostra ad un tempo tutta l'umana debolezza e grandezza. Spicca una contraddizione: il colonnello è un personaggio ambizioso e ambiguo, ma non mente quando si dice fedelissimo al suo Imperatore Francesco Giuseppe per cui non si capisce quali fossero le sue vere intenzioni, forse non lo sapeva neppure lui. Il film è anche storicamente istruttivo perchè mette bene in risalto l'estrema debolezza dell'Impero Austro-Ungarico di quegli anni, non solo dal punto di vista militare ma soprattutto dal punto di vista sociale, un Impero di cartapesta che non avrebbe potuto sopravvivere oltre, guerra o non guerra.
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Ottimo film, abbastanza aderente alla vera storia del Colonnello Redl, effettivamente spia al servizio della Russia alla vigilia della Grande Guerra. Una storia tragica, descritta in modo essenziale, quasi spartano che mostra ad un tempo tutta l'umana debolezza e grandezza. Spicca una contraddizione: il colonnello è un personaggio ambizioso e ambiguo, ma non mente quando si dice fedelissimo al suo Imperatore Francesco Giuseppe per cui non si capisce quali fossero le sue vere intenzioni, forse non lo sapeva neppure lui. Il film è anche storicamente istruttivo perchè mette bene in risalto l'estrema debolezza dell'Impero Austro-Ungarico di quegli anni, non solo dal punto di vista militare ma soprattutto dal punto di vista sociale, un Impero di cartapesta che non avrebbe potuto sopravvivere oltre, guerra o non guerra. Nessuno crede più alla figura dell'Imperatore, unico mastice tra le varie nazionalità dell'Impero Asburgico (e che non compare mai, quasi fosse già nella tomba del passato). Paradossalmente solo Redl mostra, ossessivamente, di crederci ancora (non vorrebbe la guerra sapendo che sarà la fine del suo Imperatore, persona per lui sacra). Alla fine si prova pietà per quest'uomo che ha sacrificato tutto nel nome di un'idea in cui solo lui credeva. Traditore di un''Austria corrotta e allo stesso tempo fedele all'Imperatore. Il film è ambiguo come il personaggio e pone allo spettatore una domanda cui non viene data risposta: chi era davvero il colonnello Redl? Il film è bello anche per questo.
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spartacus1952
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venerdì 15 maggio 2015
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un ottimo film sull'impero asburgico in rovina
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Ottimo film, abbastanza aderente alla vera storia del Colonnello Redl, effettivamente spia al servizio della Russia alla vigilia della Grande Guerra. Una storia tragica, descritta in modo essenziale, quasi spartano che mostra ad un tempo tutta l'umana debolezza e grandezza. Spicca una contraddizione: il colonnello è un personaggio ambizioso e ambiguo, ma non mente quando si dice fedelissimo al suo Imperatore Francesco Giuseppe per cui non si capisce quali fossero le sue vere intenzioni, forse non lo sapeva neppure lui. Il film è anche storicamente istruttivo perchè mette bene in risalto l'estrema debolezza dell'Impero Austro-Ungarico di quegli anni, non solo dal punto di vista militare ma soprattutto dal punto di vista sociale, un Impero di cartapesta che non avrebbe potuto sopravvivere oltre, guerra o non guerra.
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Ottimo film, abbastanza aderente alla vera storia del Colonnello Redl, effettivamente spia al servizio della Russia alla vigilia della Grande Guerra. Una storia tragica, descritta in modo essenziale, quasi spartano che mostra ad un tempo tutta l'umana debolezza e grandezza. Spicca una contraddizione: il colonnello è un personaggio ambizioso e ambiguo, ma non mente quando si dice fedelissimo al suo Imperatore Francesco Giuseppe per cui non si capisce quali fossero le sue vere intenzioni, forse non lo sapeva neppure lui. Il film è anche storicamente istruttivo perchè mette bene in risalto l'estrema debolezza dell'Impero Austro-Ungarico di quegli anni, non solo dal punto di vista militare ma soprattutto dal punto di vista sociale, un Impero di cartapesta che non avrebbe potuto sopravvivere oltre, guerra o non guerra. Nessuno crede più alla figura dell'Imperatore, unico mastice tra le varie nazionalità dell'Impero Asburgico (e che non compare mai, quasi fosse già nella tomba del passato). Paradossalmente solo Redl mostra, ossessivamente, di crederci ancora (non vorrebbe la guerra sapendo che sarà la fine del suo Imperatore, persona per lui sacra). Alla fine si prova pietà per quest'uomo che ha sacrificato tutto nel nome di un'idea in cui solo lui credeva. Traditore di un''Austria corrotta e allo stesso tempo fedele all'Imperatore. Il film è ambiguo come il personaggio e pone allo spettatore una domanda cui non viene data risposta: chi era davvero il colonnello Redl? Il film è bello anche per questo.
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